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[RUGBYLIST] Notizie del lunedì (pochine)

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Lun 10 Ago 2009 14:31:49 CEST


Dal Gazzettino.
Ciao.
Franco (TV)


IL PERSONAGGIO

Ghiraldini: «Rosa forte e grande organizzazione
Questo club merita di rappresentare il vertice»

      Dopo Padova e Calvisano, con uno scudetto conquistato due
stagioni or sono, per Leonardo Ghiraldini, padovano di 24 anni, di
ruolo tallonatore, è iniziata una nuova avventura a Treviso. Chiuso il
raduno con la Nazionale, Ghiraldini e gli altri giocatori trevigiani
impegnati in azzurro si sono aggregati da qualche giorno al resto
della squadra biancoverde per la gioia di Franco Smith che finalmente
può disporre della rosa al completo, con i soli Costanzo e Marcato che
stanno svolgendo una preparazione differenziata a causa di problemi
fisici: guai muscolari per il pilone, in ripresa dopo l’operazione
alla spalla il regista.
      «Io e gli altri nazionali ci siamo aggregati al resto della
squadra solamente mercoledì - attacca Ghiraldini - quindi non è che le
opportunità di stare assieme al nuovi compagni siano state poi molte,
tuttavia c’è già stato il modo di toccare con mano certi aspetti, come
ad esempio l’organizzazione di questo club; Treviso, oltretutto,
dispone di una rosa molto competitiva, penso quindi che ci si possa
divertire».
      Una rosa in cui non mancherà la concorrenza.
      «Una rosa ampia e fatta di nomi importanti, come tale quindi è
naturale che ci sia una certa rivalità, ma questa farà solo bene: io
l’ho vissuta in Nazionale e la vivrò anche a Treviso, essere
costantemente stimolati è comunque un fattore positivo».
      Cosa ti aspetti da questa nuova esperienza?
      «La società ha fatto degli sforzi notevoli soprattutto in
prospettiva Celtic League, un traguardo che non è ancora perduto
completamente. La mia intenzione è quella di dare sempre qualcosa,
contribuire a portare in alto questa squadra, migliorarmi ancora,
giorno dopo giorno, per poter avere un ruolo importante nel club e,
non lo nascondo, anche in Nazionale».
      Hai parlato di Celtic League: tu hai accettato di restare a
Treviso pur sapendo che il Benetton potrebbe non entrare nel torneo
europeo.
      «Intanto le speranze non sono del tutto svanite e poi non sono
abituato a cambiare squadra tanto spesso. In questa stagione,
oltretutto, la situazione non cambierà e gli obiettivi saranno sempre
gli stessi: vincere in campionato e fare bella figura in Heineken Cup.
Tra un anno si vedrà. Nel frattempo speriamo che la situazione sia
cambiata perché Treviso e il Veneto meritano in maniera indiscutibile
di restare al vertice e far parte delle squadre della Celtic».
      Tre giorni d’allenamento e venerdì scorso l’avventura del rafting.
      «Non è stata un’esperienza nuova, avevo già provato questa
avventura con la Nazionale ad Aosta. Venerdì è stato un modo anche per
conoscere meglio i nuovi compagni, un modo per fare gruppo, perché
oltre al rafting abbiamo concluso la giornata con una grigliata. A
Treviso ci sono tanti giocatori nuovi e l’importante è fare gruppo
subito».
      Ennio Grosso
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 RUGBY Una lettera del consigliere Rinaldo solleva dubbi sull’esito
del voto Fir che ha escluso il Benetton: non sarebbe stata raggiunta
la maggioranza prevista dal regolamento

Celtic, si apre uno spiraglio per il Treviso

Articolo 18 del regolamento organico della federazione rugby. Comma 6:
«Le deliberazioni del consiglio federale sono valide se partecipa la
metà più uno dei componenti e sono assunte a maggioranza dei
componenti presenti: in caso di parità prevale il voto di chi lo
presiede».
      Bologna, sabato 18 luglio. Il consiglio della Fir vota a
scrutinio segreto per scegliere le due franchigie che a partire dalla
stagione 2010-11 rappresenteranno l’Italia in Celtic League.
Consiglieri presenti 20. Assente solo Cesare Maia. Ogni consigliere
può esprimere due preferenze. Maggioranza: 11 voti. Risultato del
voto: Aironi Viadana 12, Pretoriani Roma 10, Benetton Treviso e Duchi
9. Ottengono più voti gli Aironi e i Pretoriani. Ma la franchigia
romana non raggiunge la maggioranza semplice: cioè gli 11 voti. Non
solo: trattandosi di una consultazione su 4 candidati espressa sulla
base di una doppia preferenza, sarebbe stata necessaria, secondo
alcuni, una seconda votazione per deliberare a maggioranza semplice
sul ticket prescelto. Cosa che a Bologna non è avvenuta.
      LA LETTERA - È la mancata ottemperanza dell’articolo 18 del
regolamento lo spiraglio che si è aperto in queste ore in federazione
per riesaminare la scelta delle squadre italiane ammesse alla Celtic e
tornare a votare. Un’ipotesi che rimetterebbe in corsa il Benetton
Treviso la cui esclusione ha sollevato una bufera nel mondo sportivo e
politico ed è stata criticata dallo stesso presidente federale
Giancarlo Dondi messo clamorosamente in minoranza dal suo consiglio. A
sollevare la questione è stato il consigliere padovano Andrea Rinaldo
che all’inizio della settimana ha inviato una lettera a Dondi e per
conoscenza agli altri consiglieri, nella quale chiede chiarimenti
sull’ottemperanza dell’articolo 18. Dondi, che non ha nascosto di aver
votato per Treviso, e che si è espresso pesantemente sull’esito del
voto, ha preso tempo e mantiene il massimo riserbo. La sua prima mossa
è stata quella di incaricare di una valutazione sul merito i legali
della federazione. Serviva, come da prassi, la maggioranza semplice o
può essere considerata sufficiente quella relativa? Nessun commento
neppure da Rinaldo. Ma tra i consiglieri veneti c’è un cauto ottimismo
sulla possibilità di aver individuato la chiave per riaprire il caso.
      LE ALTRE VERIFICHE - Per capire se si potrà rivotare sulla
Celtic si attende anche l’esito dell’incarico affidato a uno studio di
legali romano per verificare la correttezze formale della delibera e
del lavoro della commissione che deve verificare le credenziali delle
franchigie. I risultati sono attesi in questi giorni. Secondo
indiscrezioni non vi sarebbero novità sulle credenziali, in attesa
delle delibere dei consigli degli enti locali laziali sull’impegno
economico annunciato a favore dei Pretoriani. I termini scadranno a
fine settembre. E all’inizio di ottobre dovrebbe essere convocato il
consiglio federale per decidere sul riesame del caso. Consiglio che si
annuncia tra i più bollenti della storia.
      Antonio Liviero
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 Non c’è stata pietà nemmeno per i Wallabies sabato a Newlands. Il Sud
Africa ha inanellato la terza vittoria, in altrettante gare, in questo
Tri-Nations 2009 superando 29-17 un XV australiano apparso impotente
davanti allo strapotere degli avanti di casa la cui mole di gioco è
stata concretizzata sistematicamente dal piede fatato di Morné Steyn.
      Potere assoluto quindi alla mischia verdeoro e, come da medesimo
copione nei due test vinti sugli All Blacks, ospiti obbligati ad
indietreggiare non riuscendo a contenere l’avanzata di Smit e soci se
non con ripetuti falli tattici che sono costati sette piazzati e ben
tre cartellini gialli. Statistiche che parlano chiaro della difficoltà
d’organizzazione difensiva dei Wallabies spesso invece decantata da
quando Deans ha preso in mano la nazionale.
      La prima linea australiana ha sofferto la maggiore fisicità ed
esperienza del trio degli Sharks. Nelle rimesse laterali Botha e
Matfield sono risultati inarrivabili mentre nei punti di incontro
persino un celebrato maestro come Greg Smith si è dovuto inchinare di
fronte all’imperterrita azione di un Heinrich Brüssow immenso e che
ora se la dovrà vedere per la casacca di titolare, per le tre gare
esterne, con il rientro di Schalk Burger.
      I Wallabies erano partiti molto bene andando in meta dopo soli
2’ con l’estremo Ashley-Cooper che aveva creato l’uomo in più in una
velocissima azione a seguito di una rimessa laterale. La doccia fredda
però non forniva agli ospiti l’effetto desiderato: il Sud Africa
incominciava un lento ma graduale disassamento della difesa Wallaby.
Piazzato su piazzato Morné Steyn ha costruito il sorpasso Springbok e
la meta di Matfield alla mezz’ora, in seguito ad un grubber di capitan
Smit, ha di fatto chiuso la contesa. Nella ripresa la stanchezza
verdeoro è apparsa comunque evidente ed addirittura i Wallabies sono
riusciti a rapinare una seconda meta quando Giteau ha trovato il
guizzo in seguito ad una mischia ai 5 metri. Ma i giochi erano già
fatti da tempo. Tri-Nations 2009: a Newlands (Città del Capo) Sud
Africa-Australia 29-17. Classifica: 12 Sud Africa (3), 4 Nuova Zelanda
(3), 1 Australia (2). Prossima partita il 22.8.2009 Australia-Nuova
Zelanda a Sydney.
      Giampaolo Tassinari


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