[RUGBYLIST] Domande

[qso a libero.it]

Sera a tutti,

pongo qualche domanda a chi mi sa rispondere (prescindendo 
dall'ovvia belinata sullo spostare Bergamauro a MM):

- sicuri che la "base", 
che il "movimento" non sia in grado di esprimere elementi migliori?
- sicuri 
che ci siano validi osservatori di giovani talenti?
- sicuri che il "Progetto 
Altezza" non sia una emerita vaccata? E se sì, chi se ne assume la 
responsabilità?
- sicuri che in Italia ci sia così poco e che sia tutto così 
povero?

No, perchè, se nella nostra misera e scalcinata squadretta amatoriale 
di over 40 e over peso (tranne il sottoscritto, ma tant'è...) fossimo entrati 
in campo in quella maniera, con un flanker a MM, senza uno straccio di piano di 
gioco, con reti che non salivano dopo i calci, con touche ai nostri 20 giocate 
pazzescamente in fondo, ecc ecc Bruno e Andrea ci avrebbero presi allegramente 
a calci nel c..o.

Anche nel nostro svaccato super10 certe cose non si vedono - 
e allora perchè qui sì?

- chi fa le chiamate in touche? Possibile che 
mallettianamente dobbiamo sempre fare quelli imprevedibili, senza saperlo fare 
bene, oltretutto?
- la mischia ha sofferto di brutto, avevamo castro un po' 
fuori forma - e per fortuna che la prima mischia è stata fatta al 20'. Le 
scelte sulle sostituzioni, sono solo di Mallet?
- possibile vedere una mediana 
"di ruolo"?
- possibile vedere due centri "di ruolo"?
- possibile vedere due 
ali "di ruolo"?
- possibile vedere un estremo "di ruolo"?
- possibile che si 
debbano mischiare questi ruoli per esperimenti? Al 6 nazioni? Ma che rispetto 
portiamo al Torneo?

Dalla mediana la palla viene messa in bilico, in 
equilibrio instabile, ma da lì deve passare. Scombinare la mediana è una boiata 
pazzesca.

E voglio ribadire una mia convinzione, che sarà anche ingenua, ma a 
cui credo: i giovani ci sono, eccome! Alzate il c..o cravattine verdi e andate 
per campetti a cercarli, e il progetto altezza mettetevelo nella pipa e 
fumatevelo! Le responsabilità partono dall'alto.

Come in ogni Azienda ci sono 
business plan che vanno e altri che non vanno, a volte sono scommesse, a volte 
sono sfighe. Di fatto, però, quando una dirigenza si trova di fronte a questi 
disastri, ha l' OBBLIGO MORALE di lasciare. Sia per permettere ad altri di dire 
la loro, sia per dare un segnale di discontinuità e di azione.

Con questo, 
badate bene, non voglio dire che debbano essere fucilati, o messi alla porta. 
La loro esperienza è utilissima - e deve essere sfruttata. GLI SI CHIEDE UN 
PASSO INDIETRO.

Vorrei rivedere correre gente alla Shane Williams, alla 
Mezzopenny assieme ai Martin Williams! Ma in Italia, però.

Un saluto,

Luca 
Bonisoli