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[RUGBYLIST] guardiamoci allo specchio

Giovanni Cardeti gcardeti a yahoo.it
Lun 16 Feb 2009 15:43:37 CET


Nessuno di voi pensa che l'Italia ha perso 38-9 semplicemente perchè è nettamente più debole rispetto all'Irlanda? Probabilmente il punteggio finale è troppo pesante rispetto al reale divario tra le due squadre, ma se fosse finita per 9-24 avreste sempre pensato ad una sconfitta scandalosa? In sede di pronostico Planet-Rugby ci dava perdenti di 20 punti, quindi non sono andati molto lontani, non è che qualcuno di noi sopravaluta la forza della nostra Nazionale?
 
Alcune considerazioni:
1) Abbiamo giocato con 10/22 di giocatori che giocano nel campionato Italiano, cioè a distanza fotonica rispetto ad un Munster che gioca regolarmente e talora vince la Heineken Cup e un Leinster che non ci va molto lontano. Tra quelli che giocano all'estero molti non lo fanno regolarmente (Mirco Bergamasco, Mauro Bergamasco, Perugini, Canale, Masi sono spesso in panchina se non in tribuna) e siamo costretti a schierare giocatori palesemente fuori condizione (Castrogiovanni, Ongaro). Non si dica che Lo Cicero ci avrebbe risolto i problemi perchè sono considerazioni risibili. Quelli che giocano in Italia quando si trovano davanti gli stessi giocatori irlandesi con le loro squadre di club prendono 60 punti. 
2) Abbiamo la coperta così corta che spesso siamo costretti a schierare giocatori fuori ruolo: McLean (estremo che gioca apertura), Masi (centro ad estremo), per non parlare della scellerata scelta di Mauro Bergamasco in Inghilterra.
3) Hanno cambiato le regole del gioco (ELVs) cosicchè l'unica forza di questa squadra, la maul avanzante, è stata completamente annientata. Non per niente anno scorso il miglior marcatore della NAzionale è stato Castrogiovanni. Adesso quali contromisure possiamo adottare? Ci hanno tolto le armi per combattere quindi o accettiamo di cambiare il nostro modo di giocare o siamo fritti.
4) La squadra rispetto al passato cerca di muovere molto di più la palla (cosa che fino a qualche anno fa era assolutamente impensabile), anche se i nostri attacchi non riescono quasi mai ad essere efficaci. Colpa di una mediana, che seppur lodevole, è distante anni luce da quella delle nostre avversarie e di una linea di trequarti che parte spesso da ferma e raramente cerca l'off-load. Non penso che questo possa essere attribuito a Mallet (suggerimenti del tipo bisogna far prendere la palla in corsa alle nostre linee arretrate fanno sorridere.... bella scoperta!!!) ma a giocatori che non sono abituati a farlo.
5) Dare la colpa a Mallet della scarsa preparazione fisica mi lascia perplesso. Non penso che un selezionatore come il sudafricano, che si ritrova la squadra una settimana prima di scendere in campo, possa incidere più di tanto mentre diventa fondamentale quello che viene svolto a livello di clubs, cosa che in Irlanda è direttamente o indirettamente gestito dalla Federazione ed in Italia, forse lo sarà se mai saranno approntate le selezioni.
6) La squadra mi sembra che abbia messo un impegno encomiabile ed abbia dato il 110%, purtroppo la cosa che mi preoccupa è il senso di smarrimento che sembrano mostrare alcuni giocatori, che diventa frustrazione davanti alle nuove problematiche che il rugby moderno ti impone. Nel rugby la fiducia in quello che si fa è una cosa fondamentale, mi sembra che molti giocatori non siano più sicuri di quello che stanno facendo o di quello che gli viene richiesto di fare.
7) Dare la colpa a Mallet, come prima a Berbizier o Kirwan mi sembra un atteggiamento sbagliato. Probabilmente il nostro CT non ha brillato nelle scelte effettuate nelle ultime due partite, ma qualcuno pensa che cambiando qualcosa i risultati sarebbero cambiati? Schierando Toniolatti dall'inizio in Inghilterra l'Italia avrebbe potuto vincere? Suvvia....
8) Il problema fondamentale è cercare di innalzare il livello della nostra nazionale agendo sulla BASE del nostro rugby, cercando nel contempo di aumentare le esperienze ad alto livello di un maggior numero possibile di giocatori. Il varo delle selezioni è improcrastinabile ma il lavoro fatto oggi potrà essere visto e raccolto solo fra qualche anno. Nel frattempo dovremo pazientare di giocarci il cucchiaio di legno contro la Scozia. Questo sia che rimanga Mallet, che venga Cavinato o chiunque altro, onde creare false aspettative che ogni volta vengono puntualmente deluse.
 
Scusate la lunghezza.
 
Giovanni
 
 


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