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[RUGBYLIST] Re: Spunti di discussione

Maci maci a maidiremeta.it
Mer 18 Feb 2009 09:42:04 CET


Punto 1 (gioco)
In base al materiale umano occorre proporre il gioco: vero.
Ma e' anche vero che non hai una squadra sola a disposizione in questo caso.

Non saranno uguali a quelle francesi ma ce ne sono tante di squadre in
Italia, vuoi che non ci sia qualcuno da poter crescere (e sottolineo
crescere, non selezionare) in vista di impegni futuri in nazionale?
La mischia non va piu' e nessuno e' riuscito a darci una raddrizzata in
tempo, ma i tre quarti? quando c'era la mischia buona andava tutto bene
perche' il gioco lo facevano loro (Castro metamen!) ma nel frattempo?
Interrogazioni a Mallet... spero che qualcuno gli abbia chiesto qualcosa in
merito alle sue scelte per il passato (Masi e BergaMauro) ma a quanto pare
senza risultato evidente, mah.

Punto 2 (formazione)
Qui sono perfettamente d'accordo con te, aggiungo una nota cattiva a margine
riservata alla situazione della Nazionale: con un allenatore non italiano e
"famoso" secondo me e' comunque facile che alla domanda "quali sono i suoi
piani tecnici per la nazionale?" o simili lui risponda "so cosa sto facendo
perche' sono Tizio, fidatevi di me" piuttosto che dire esattamente cosa sta
facendo?
In quest'ottica per sapere cosa avviene nel gruppo sarebbe meglio avere un
allenatore piu' "scarsino" magari ma che dica esattamente cosa vuole....

Punto 3 (giocatori)
Riunire giocatori simili a quelli che abbiamo e' difficile, si, ma non e'
impossibile. Uno dei compiti fondamentali di chi gestisce il movimento e'
garantire un ricambio continuo di giocatori sia all'alto che al basso
livello.
Non so se la Celtic League sia la soluzione, personalmente non mi piace
molto come idea, ma e' un passo in avanti verso l'intenzione di offrire piu'
giocatori di alto livello come ricambio generazionale a quelli della
nazionale attuale. Giusto o sbagliato che sia e' comunque un passo.

Punto 4 (regole)
Siamo evidentemente tornati indietro nella disciplina, anche l'Inghilterra
ha mancato l'appuntamento con il gioco corretto contro il Galles ed ha
giustamente perso. Noi siamo andati ancora piu' indietro in questo. Eravamo
arrivati ad un livello tale che molti ci lodavano per i pochi calci che
prendevamo e quindi per l'alto livello di disciplina che avevamo raggiunto.
Che e' successo nel frattempo?
L'Italia di domenica scorsa al Flaminio era irriconoscibile da quel punto di
vista.

Punto 5 (sanzioni)
Qui sono completamente d'accordo. Tutti meritano una seconda chance, ma
devono poi dimostrare di aver capito dove hanno sbagliato, assumersene la
responsabilita' e rimediare.

I punti precedenti esprimono solo un punto di vista molto limitato (il mio)
sugli argomenti di discussione e non c'e' polemica in quello che ho scritto.
Domenica al Flaminio l'Italia che ha difeso per piu' della meta' del match
mi e' piaciuta (escludendo le pazzie che hanno portato alle mete) ma sono
convinto che si possa fare di piu' e soprattutto che si possa lavorare per
il futuro con piu' decisione.

Ciao, Maci



Date: Tue, 17 Feb 2009 23:12:32 +0100
From: allrugby <allrugby a gmail.com>
Subject: [RUGBYLIST] rugbylist a rugbylist.it
To: rugbylist a rugbylist.it
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Mi faccio trainare dalle argomentazioni di Giovanni Ciravolo per dare un mio
modesto parere.
Al punto 1) (gioco che si vuole dare) bisognerebbe aggiungere che il
gioco che si dà varia in funzione del materiale umano a dsisposizione:
avevamo una tra le più forti mischie al mondo che si sta però
dissolvendo come neve al sole. Colpa delle nuove regole? Anche. Ma
qualcuno ha pensato a sterzare al momento opportuno? L'Irlanda, con
noi ha adoperato molto bene la mischia, facendo anche qualche maul.
Con Bergamasco a mediano, nè Troncon, nè Checchinato, nè nessun altro
dello staff tecnico ha osato fare qualche interrogazione a Mallet?
Tutti incantati?
Il punto 2) (strumenti formativi) non necessita di alcun commento:
sono anni che si va a chiedere trasparenza sui programmi e sulle
scelte tecniche. Ma si sa, non divulgando nulla, alla fin fine se le
cose vanno bene il merito sarà della federazione, se vanno male la
colpa sarà degli altri, di chiunque altro sia a tiro in quel momento.
Punto 3) (ricambio di giocatori). Sono d'accordo che oggi abbiamo
alcuni giocatori che si considerano, anche giustamente, punti fermi e
che quindi sono portati, magari inconsapevolmente, a non dare il
massimo, vuoi perchè sono abbastanza spremuti, vuoi anche per il fatto
che i loro club di appartenenza li pagano profumatamente. Tuttavia,
lasciando anche stare dove siamo desolatamente scoperti, penso che
riunire un nuovo manipolo di giocatori, simile a quello che qualche
soddisfazione comunque ci ha dato, sarà problematico.
Punto 4) regole. Come ai bambini che crescono, così anche ai giocatori
vanno riservate tutte le attenzioni possibili affinchè si sentano
sempre responsabili e motivati.
Punto 5) sanzioni. Il castigo e la rieducazione devono essere dosati
nel migliore dei modi: come per i bambini (ancora!), i giocatori
devono essere aiutati a capire gli errori, a pagarli, ma debbono avere
anche la possibilità di riscattarsi.
Ciao.
Franco (TV)
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