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R: [RUGBYLIST] Storia ovale minore.

ruggero rizzi ruggerorizzi a gmail.com
Gio 8 Gen 2009 17:37:50 CET


Ti aspetto a braccia aperte da tempo.
Ma sii più preciso, Pierluigi.
Se intendi gli Exiles londinesi posso ricordarmi qualcosa.
Se invece alludi a quelli di Dubai.....beh....rivoltando qualche cassetto
della memoria  qualcosa dovrebbe saltare fuori.  Mia nipote Silvye ha
lavorato da quelle parti per un paio di anni e qualcosa mi ha riferito.
Se poi ce n'è un altra di Exiles probabilmente io la ignoro e quindi non
perdere tempo.
Salta sul primo  treno.
La bonarda è già al fresco e stavolta me la racconti tu.
;-)
Ruggero



Il giorno 7 gennaio 2009 23.57, Pier Luigi Maciocia
<plmaciocia a mclink.it>ha scritto:

> Notizie di rugby: http://www.rugbyrugby.it
>
>  *a questo punto se mi fai anche un ministoria degli EXILES,  giuro che
> predo il Freccia Rossa, se parte, e quando arrivo a Milano  attacco la
> slitta ai cani e li metto a bussola sulla B.V.S. – prepara la bonarda…*
>
> *plm*
>
> * *
>
> * *
>
> * *
>
> *Da:* rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:
> rugbylist-bounces a rugbylist.it] *Per conto di *ruggero rizzi
> *Inviato:* mercoledì 7 gennaio 2009 17.43
> *A:* rugbylist a rugbylist.it
> *Oggetto:* [RUGBYLIST] Storia ovale minore.
>
>
>
>
> Se esiste anche una storia "minore" del rugby nostrano, ci può stare
> questo?
> Sono bloccato dalla neve da ieri mattina e ho un sacco di tempo:  sto
> mettendo a posto un po' di file e scartoffie.
> Le foto dell'evento descritto sono a disposizione ed  i nomi, riferimenti a
> fatti e persone NON sono casuali..
> ----------------
> Distaccamento Marina Militare, Roma, Piazza Randaccio,  maggio 1963.
>
> Il Comandante, Capitano di Vascello Oberdan Greco,  chiama a rapporto Capo
> Lavaroni, sottufficiale ex-incursore, un tipo molto sportivo e in servizio
> al Ministero.
>
> "*Arrivano il mese prossimo, faranno le esercitazione NATO in mare a Gaeta
> e poi un gruppo di loro verranno a visitare Roma... e... vogliono pure fare
> una partita di rugby..."*  comunica il Comandante col suo inconfondibile
> accento napoletano Si riferisce ad una prossima visita a Roma
>  dell'equipaggio di un sommergibile della Royal Navy  che sarà ospite al
> distaccamento..
>
> "*... sceglietevi e pigliàteve  una ventina dei ragazzi i  più robbùsti*,
> '*o pullmann dall'Autocentro l'ho già fatto mettere a disposizione... ve
> ne andate all'Acquacetosa e vi allenate... e da domani tutti esenti da
> guardia, servizi eccetera eccetera..."*
>
> Il mattino dopo una dozzina di marcantoni (tutti marinai addetti ai servizi
> rappresentanza, tipo Quirinale, Altare della Patria ) arrivano al Magazzino
> Sportivo di via Azuni, tra lo stupore del magazziniere/furiere da pochi
> giorni in servizio a Roma.
>
> A tutti vengono distribuiti scarpette, calzoncini, tute azzurre (bellissime
> già allora) con tanto di  "Marina Militare" grande e bianca stampata sul
> petto. Per le maglie  viene rimediata  una vecchia muta, nemmeno
> inventariata, e con i colori della Sampdoria Calcio.
>
> Lavaroni  chiede al furiere se è di leva o di "carriera".  Questi è
> appunto  di carriera e, da quel momento,  viene nominato addetto agli
> "sportivi"  dotandosi anche lui di tutto quel corredo.
>
> I primi allenamenti, all'Acquacetosa, quattro pomeriggi alla settimana, con
> un tale Tartaglini Silvano (ex estremo della Nazionale anni '50) che dà una
> mano a Lavaroni ad allenare i militari..
>
> Ma sono dodici: pochi. Chiamano  in campo anche il furiere, visto che ha
> scarpette e corredo, e – sorpresa - questi se la cava e non è male.  Poi
> l'idea di andare a Sabaudia,  dove c'è il Centro Remiero Marina Militare
> con tanto  fior di atleti che – sempre col permesso e per ordine  del
> Comandante - vengono comandati ad allenarsi con i marinai neo-rugbysti a
> Roma. Eccoli diventati ventitrè, più un sottotenente Medico.  Poi, per fare
> le cose in regola, il Comandante li   assegna tutti nella Compagnia Atleti
>  il che vuol anche dire supplemtento viveri sportivi (latte condensato,
> biscotti, cioccolato: perfino 10 cc di cordiale, una specie di imbevibile
> brandy…Finalmente la prima amichevole: a Rieti, combinata da Tartaglini e
> con tanto di  autobus azzurro targato MM.  Si pranza in una caserma
> dell'Esercito.Finisce 55-3 per il Rieti, e la meta valeva tre punti e su un
> campo con alcune zone ricoperte di carbonella nera  tanto che alla fine  si
> esce tutti impolverati  neri come minatori gallesi.Anche il furiere, che ha
> giocato per la prima volta  una vera partita di rugby   è contagiato dal
> virus ovale.Arrivarono, dopo la festa del 2 giugno, gli attesi
> sommergibilisti inglesi e  is giocò al campo tre dell'Acquacetosa, presente
> anche tal Contrammiraglio Eugenio Henke      (della Marina Italiana
>  nonostante il cognome, e    molto chiacchierato sui giornalii  l'anno dopo,
>  per via di una storia di golpe…. Junio Valerio,  gen. Delorenzo... ma
> questo non c'entra)
>
> Arbitrò un seminarista scozzese, anche lui di "stanza" a Roma e che sovente
> veniva con i suoi confratelli a fare allenamento in quegli impianti.  Verso
> la fine del primo tempo i Marinai italiani erano sotto di una quindicina di
> mete ed il buon seminarista, l'unico a capire la lingua di tutti, prese la
> più cristiana e fraterna decisione: sette inglesi passano con gli italiani e
> sette italiani con gli inglesi. Cosa che fu fatta rapidamente con relativo
> scambio di magliette.
>
> Per non sballare le statistiche storiche, anche quelle a venire,  anche
> questi rugbisti Italiani persero contro l'Inghilterra ma – per la storia -
>  gli Italiani segnarono (nel secondo tempo,  of course) ben tre mete, forse,
> questo sì,  un record  contro l'Inghilterra. Venne preparato un terzo tempo
> sul campo, con  il supporto della Sussistenza della Marina, digiuna di
> queste  usanze  e di queste ritualità post partita.
>
> Succhi di frutta, limoni, aranci,  acqua e bibite gassate. Tutte
> rigorosamente analcoliche. Per fortuna la Sussistenza inglese di usanze ne
> aveva di diverse:  infatti  un loro graduato, andò sul pullman dei suoi
> compagni e scese con alcune casse di birra. Di quelle di legno e con le
> bottiglie di vetro da un litro come si costumava allora. Le lattine
> arriveranno anni dopo.
>
> Ah... dimenticavo. Il furiere che si cita  era tale Ruggero Rizzi,
> matricola 025371/VO62, tuttora conclamatamene infetto del virus ovale.
>
> (marzo 2007)
>
> ------------------------
>
> Saluti dalla bassa Valle Scrivia
>
> Ruggero Rizzi
>
>
>
>
>
> No virus found in this incoming message.
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> Version: 8.0.176 / Virus Database: 270.10.4/1880 - Release Date: 07/01/2009
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>
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