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[RUGBYLIST] Notizie del lunedì

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Lun 12 Gen 2009 14:41:08 CET


Dal Gazzettino di Treviso. L'articolo di liviero lo trascriverò entro domani.
Ciao.
Franco (TV)

Roma: Bordon sospeso, panchina a Pratichetti

Lunedì 12 Gennaio 2009,
BORDON – Il tecnico della Futura Park Roma, Stefano Bordon, è stato
momentaneamente sospeso dall'incarico. Sulla panchina romana per il
momento il tecnico della mischia, Carlo Pratichetti.
      SERIE A FEMMINILE – Solo una partita giocata, Red Panthers
Benetton-Red&Blu Roma 79-5, rinviate le altre. Benetton 40, Sitam
Riviera 28, Monza 19, Roma 15, Piacenza 10, Pesaro 4, Biella 0.
      SERIE C – Girone d'Elite: Bassano-Pordenone 29-13, Lemene-Feltre
5-36, Monselice-Belluno 8-29, Alpago-Conegliano 16-14, Lido-Jesolo
n.d.; Bassano 40, Feltre 34, Belluno 33, Alpago 28, Jesolo 20, Lido
14, Monselice 8, Conegliano, Lemene 5, Pordenone 4. Girone CIV "Est":
Montebelluna-Mirano 81-0, Oderzo-Ped. Livenza 10-7,
Venjulia-Spilimbergo 79-7, Montereale-Silea n.d., Valsugana-Cus Udine
n.d.; Montebelluna 45, Oderzo 32, Ped. Livenza 31, Mirano 23, Venjulia
22, Valsugana 14, Silea 10, Udine 8, Spilimbergo 5, Montereale -2.
Girone CIV "Ovest": West Vr-Valeggio 5-14, Cus Vr-Vicenza n.p.,
Altovicentino-SudTirolo n.d., Frassinelle-Monsters n.d.,
Villadose-Trento n.d.; Vicenza 44, Monsters 34, Altovicentino 24, West
23, Frassinelle 22, Cus Vr, Valeggio 14, Valpolicella 12, Trento 4,
SudTirolo 2, Villadose -3.
      UNDER 19 – Carrera-Montepaschi 29-5, Tarvisium-Gran Parma 3-13,
Firenze-Benevento 29-0, rinviate le altre; Carrera 50, Benetton 38,
Montepaschi 32, AlmavivA 31, Gran 30, Cammi 24, Noceto 20, Firenze 12,
Benevento 5, Tarvisium 4. Girone 2: Orved San Donà-MarchiolSanMarco
32-0, rinviate le altre; Orved 48, HBS 30, Overmach 28, Femi CZ 27,
Casinò Ve 25, Amatori Mi 24.
      E. G.
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  Rovigo
      NOSTRA REDAZIONE
      Conquista il 141esimo derby la squadra che ha fatto di più per
vincerlo: la FemiCz vince la prima sfida veneta della stagione e
riesce a sfatare quella stava diventando la "sindrome del recupero"
trovando allo scadere la meta decisiva con l'ex Calanchini poi
trasformata da Bustos.
      Derby importantissimo e delicato per entrambe le formazioni, ma
alla fine sorride Rovigo che torna subito alla vittoria dopo il mezzo
passo falso interno con il Casinò di Venezia; mentre il Carrera
conferma di avere un ottimo potenziale, con un pack potente e
organizzato, ma di essere incapace ad esprimerlo, sia per gli errori
dei trequarti, sia per l'apatia di molti elementi (bene solo Stolzt,
Mercier e pochi altri). Carrera che negli spogliatoi consegna
all'arbitro un reclamo contestando la meta decisiva di Calanchini e
chiedendo la ripetizione del match perchè il giocatore non avrebbe
toccato, in base alle riprese televisive, il pallone oltre la linea.
      Mercier scalda il piede che poi diventerà quasi infallibile e
sparacchia un drop, poi Rovigo sale in cattedra illuminato da Legora
strepitoso. Si rivede la solita FemiCz determinata nei punti
d'incontro, rapida nei rilanci, efficace nel gioco al piede (ottimo
Basson) e la copertura del campo, gritosa e attenta in difesa. Legora
raccoglie un calcio di spostamento di Mercier, lancia Calanchini,
apertura per Mahoney, quindi Basson avvia Cribb (benino, anche se
ancora in evidente ritardo di condizione) che passa lungo a Pizarro,
buco, riciclo per Bacchetti che si mette in moto, punta i pali e
nonostante il placcaggio petrarchino riesce a schiacciare.
      La FemiCz insiste, ma fatica in touche (5 lanci persi nel primo
tempo) e commette delle ingenuità. Supremazia territoriale rodigina,
ma sterile, anche per i drop sbagliati da Bustos e Basson. Il
Petrarca? Resta rintanato, usa il piede di Mercier e Bartolomeusz per
cercare di far pressione, sottovalutando l'efficacia di Basson in
copertura supportato da Legora e Immelman, e trova i punti grazie a
due piazzati-dono dei rodigini. Solo al 42' i bianconeri si affacciano
nei ventidue rodigini.
      Avanti 10-6, ad inizio ripresa la FemiCz incamera i punti che
avrebbe meritato nel primo tempo. Reato batte veloce un piazzato a
cinque metri, rompe un placcaggio e sguscia in meta sorprendendo gli
ospiti. Sotto 17-6 il Carrera inizia a reagire e Mercier riporta sotto
i suoi (due piazzati, con il primo regalato dai rodigini). Rovigo non
riesce a tenere in mano il gioco e al 21' Mercier ruba in volo un
proprio up and under, serve Galatro che imbecca Rosa per la meta. Il
francese trasforma il sorpasso. Iniziano i cambi e il Petrarca è più
tonico. Mercier trova un fantastico drop ben costruito dagli avanti
dopo l'ennesima touche rubata: 17-22. Ultimi 10' palpitanti di un
derby tattico e piacevole. Sale in cattedra il pack rossoblù con le
"seconde linee" in campo, scatenate, trascinate da Immelman e Reato.
Al 33' una lunga azione non produce frutti, quindi al 39' il
sudafricano è bravo a raccogliere l'ovale con la mischia arretrante,
palla a Legora, apertura e quindi delizioso calcetto di Ambrosio
nell'angolino con Calanchini: meta che Bustos trasforma e il
Battaglini esplode. Ma non è finita. Mercier, al 43', può ribaltare,
ma il suo piazzato da metà campo è corto. Il pack rossoblù "nasconde"
l'ovale e dopo il triplice fischio il reclamo petrarchino.
      Paolo Ponzetti
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  Viadana
      Il Casinò di Venezia cede nel finale alla capolista Viadana
incassando un passivo troppo pesante rispetto a quanto si è visto allo
«Zaffanella», passando da una probabile e meritata sconfitta con bonus
ad una eccessiva punizione subita grazie alla quarta meta in
abbondante recupero siglata dal giallonero canavosio. I padroni di
casa hanno probabilmente sottovalutato la forza di questo Casinò che
ieri doveva fare a meno di uomini di spessore in mischia come Penn e
Volschenk. Di fatto Venezia non ha mai rinunciato a giocare,
alternando una buona ed ordinata difesa ad una altrettanto positiva
capacità di riproporsi in fase di costruzione con ogni reparto.
Probabilmente ai lagunari è mancata quel pizzico di convinzione in più
nei propri mezzi che, quanto meno, avrebbe potuto riequilibrare, anche
nel punteggio finale i valori in campo, sfruttando meglio la giornata
non entusiasmante degli uomini di Jim Love, che formano, ad ogni modo
uno dei gruppi più forti attualmente del Super 10.
      L'avvio del match è sostanzialmente equilibrato con Venezia più
intraprendente per possesso e continuità rispetto a Viadana, ma i
locali riescono a gestire al meglio ogni occasione riuscendo a passare
in vantaggio grazie a due piazzati di Hore, il secondo dei quali
arriva dopo un giallo a Krause. L'inferiorità numerica costa a Venezia
anche una segnatura firmata da Santamaria che porta dopo 20'di gioco
Viadana già a distanza di breack. Tuttavia la voglia di giocare del
Casinò non conosce soste ed al 27'arrivano i primi tre punti al piede
firmati da Canale. Viadana si mangia un paio di occasioni da meta ma
non fallisce a dieci minuti dal termine l' opportunità di bissare le
proprie segnature grazie all' opportunismo del capitano Geldenhuys. In
avvio di ripresa Venezia effettua quattro cambi e costringe un Viadana
abulico sulla difensiva. Pilat, entrato a sostituire Canale realizza
due punizioni che consentono alla propria squadra di accorciare le
distanze, e poi al 13', grazie ad una splendida iniziativa di Palmer,
con Viadana sotto pressione di andare in meta portandosi a soli due
punti dai gialloneri.
      La reazione dei padroni di casa è tiepida, tuttavia a metà della
ripresa Hore sfrutta al meglio due piazzati allungando il vantaggio
per Viadana. Venezia non ci stà a continua con grande intensità a fare
pressione su Viadana che perde Law per ammonizione, consentendo ancora
a Pilat di portarsi sotto con un piazzato. Sono i minuti finali a
tradire Venezia, perché Viadana riesce a trovare orgoglio e capacità
di muovere adeguatamente la palla andando in meta prima con Robertson
e poi nel recupero con Canavosio, una meta, quest'ultima costruita dai
ventidue di Viadana dopo che Venezia aveva a lungo cercato di
perforare la difesa di casa alla ricerca di quel bonus che non è
arrivato.
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 Il Benetton dà spettacolo con il Gran Parma: mete e bonus

Lunedì 12 Gennaio 2009,
Treviso
      NOSTRO SERVIZIO
      Alla lunga sosta per le ultime sfide di Coppa Europa e la
disputa del Sei Nazioni, il Benetton ci è arrivato da secondo della
classe alle spalle del Montepaschi Viadana.
      Treviso ha piegato il Plusvalore Gran Parma in quella che può
essere considerata la migliore partita di Campionato vista in questa
stagione a Monigo, ciò grazie anche al Gran Parma che è squadra che
gioca, ma soprattutto lascia giocare l'avversario ed è stata la
compagine che ha destato maggiore impressione tra le italiane viste
finora a Treviso. Un vantaggio anche per Traversi, arbitro rodigino al
debutto in Super Ten, che ha potuto così gestire la partita senza
tanti problemi.
      Il Benetton ci ha messo una ventina di minuti a sbrigare la
pratica parmense e in questo primo quarto di gara si è visto il
Benetton migliore: reattivo, incisivo ed efficace. Un Benetton che ha
saputo giocare di forza, quando c'è stato bisogno, ma ha saputo anche
deliziare: da spellarsi le mani dagli applausi per la meta segnata da
Goosen dopo duetto ed incrocio con Marcato, ma pure per le marcature
di Galon e Horak, arrivate dopo azioni costruite e ben giocate da una
linea d'attacco che, pur rimaneggiata per le numerose assenze, non ha
fatto però rimpiangere chi è rimasto fuori.
      Un Benetton che per una ventina di minuti stava viaggiando al
ritmo di un punto al minuto (24-0 al 23'). Poi, all'improvviso, la
squadra di Smith si è piantata. Forse il divario e le 4 mete segnate
hanno fatto credere che la partita era già decisa e dalla mezz'ora del
primo tempo è iniziata un'altra gara, con il Gran Parma che, piano,
piano, è riuscito a dimezzare il divario a cavallo dei due tempi,
complice anche un'espulsione temporanea comminata a Goosen per
placcaggio alto. Treviso si e così trovato senza uno dei suoi uomini
più importanti in uno dei momenti più delicati e sicuramente ne ha
risentito.
      Parma, come detto, ne ha approfittato per recuperare parte dello
svantaggio, non che la squadra ospite abbia dato la sensazione di
poter azzerare il divario, però un pensiero al punticino di bonus il
XV di Mey l'avrà senz'altro fatto. Oltretutto, per un buon quarto
d'ora gli emiliani hanno prodotto un forcing offensivo che ha messo in
difficoltà Treviso, un assedio tambureggiante nella metà campo
trevigiana che ha fatto temere per la terza marcatura. Stavolta, però,
il XV biancoverde ha saputo tenere bene e a metà tempo ha trovato
anche la forza di tornare in attacco e segnare la quinta meta che ha
di fatto chiuso la contesa.
      Prima dello scadere Treviso avrebbe anche segnato altre due mete
che però Traversi non ha concesso per due "in avanti" molto dubbi.
Probabilmente gli unici due errori dell'esordiente fischietto
rodigino.
      Ennio Grosso
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