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R: [RUGBYLIST] CALVISANO: ADDIO SUPER 10

Giovanni Cardeti gcardeti a yahoo.it
Mer 1 Lug 2009 11:23:33 CEST


Vado controcorrente e dico che era l'ora che il rugby italiano si desse una bella rifdimensionata.
 
Il super 10 così come era (zeppo di stranieri ed oriundi) non serviva a nessuno, tanto meno alla Nazionale.
 
La nuova struttura organizzativa, sicuramente perfezionabile in mille modi, è più consona al nostro movimento.
 
In serie B (che conosco bene) avranno difficoltà le squadre che non hanno mai sviluppato settore giovanile mentre saranno finalmente premiate le società che da anni sacrificano la prima squadra per favorire il settore giovanile cosiccome presumo sarà in serie A.
 
Grossa colpa della Federazione è la mancanza totale di strategia e di pianificazione in questi settore per cui per anni hanno illuso le società di vertice (Top ten simile al top14 o alla Gunniess Premier ship... ma per favore!!!) per poi abbandonarle miseramente al loro destino.
 
Cosiccome la vergognosa gestione delle seconde squadre (a cui non sono mai stato favorevole ma che non puoi fare sparire da un anno all'altro come se niente fosse).
 
Da dieci anni dico che la serie C/1 era una categoria con una sua dignita senza rivestire nessun ruolo nel settore tecnico della Federazione, l'hanno fatta sparire e adesso la fanno ricomparire in altro modo.
 
La realtà è che abbiamo perso 10 anni cercando di inseguire non si sa bene cosa e investendo in maniera vergognosa i soldi derivati dal 6 nazioni.
 
Chi ha sempre lavorato con cognizione di causa (con grandissima difficoltà vista l'opposta politica federale) non avrà grossi problemi se non quelli di ricalarsi in un contesto più a misura e più economico.
 
Notare che molte squadre di Top Ten si stanno dando una bella ridimensionata in previsione della riforma dei campionati del prossimo anno in cui ben 3 squadre passeranno dalla serie A al top 12, per cui cercano di contenere i costi al massimo, ringiovanire la squadra e ripresentarsi fra un anno con una squadra che costa 1/10.
 
Giovanni
 


--- Mer 1/7/09, paolo.valbusa a libero.it <paolo.valbusa a libero.it> ha scritto:


Da: paolo.valbusa a libero.it <paolo.valbusa a libero.it>
Oggetto: R: [RUGBYLIST] CALVISANO: ADDIO SUPER 10
A: rugbylist a rugbylist.it
Data: Mercoledì 1 luglio 2009, 11:08


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Però è anche vero che ci sono dei dilettanti che sono molto più professionali di certi professionisti. Non si tratta solo di budget (anche se gli euro contano, inutile negarlo) ma di idee a cui devono seguire programmi coerenti. Faccio un esempio molto banale: la società che ha disposizione una buona cifra da spendere e la usa per ingaggiare qualche vecchio marpione con l'obiettivo di centrare subito la promozione non fa un buon servizio al movimento in generale ed al proprio in particolare. Fa, cioè, un programma a breve scadenza dimostrandosi molto meno professionale di quella società che spende i soldini, invece, per far crescere il proprio patrimonio tutto insieme (1' squadra e settore giovanile). Poi, credo, che nel ridimensionamento di certi programmi abbia potuto più la crisi economica che la Celtic League. Ma le mie sono solo le considerazioni di un appassionato, non hanno nessuna pretesa di scientificità, ammesso e non concesso che
 tale parola abbia di diritto di residenza nello nostro sport.
Un saluto a tutti.
Paolo

----Messaggio originale----
Da: totorugby a yahoo.it
Data: 01/07/2009 8.54
A: <rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: I: [RUGBYLIST] CALVISANO: ADDIO SUPER 10

-->--> 

Non è una provocazione ma la realtà. Da tempo....
 
O meglio non è l'occasione per il disimpegno ma l'unica possibilità di salvare qualcosa durante il disimpegno.
Sarebbe stato meglio fosse l'opportunità di crescere. In ogni caso è l'unica ancora di salvezza.
Da oggi il rugby italiano è in caduta libera, dal (ex) S10 alla serie C. Soldi buttati via a iosa in play off totalmente inutili; squadre ed arbitri tenuti in ballo fino a giugno per niente (tanto sono tutte promosse alla serie superiore).
La situazione non è solo figlia della crisi ma di decisioni prese in ritardo, quando i buoi sono scappati. A cominciare dall'organizzazione della coppa del mondo.
 
L'unica cosa certa che rimane è la base: il rugby della birra & salamella, del volontariato, del passatempo dopo il lavoro, del tecnico fai da te e del dirigente/accompagnatore/baby sitter. Almeno sarà il rugby dell'amicizia(????). Basta integratori e video-analist e benvenute convocazioni alla domenica mattina. Mi sembra di ringiovanire di 20 anni!!!!!!
 
Sarà un settembre veramente intrigante!
 
Buone vacanze a tutti e
 PEACE & LOVE & PLAY RUGBY 


Salvatore Messina 




----- Messaggio inoltrato -----
Da: "mauri45 a clarence.com" <mauri45 a clarence.com>
A: rugbylist a rugbylist.it
Inviato: Mercoledì 1 luglio 2009, 7:34:03
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] CALVISANO: ADDIO SUPER 10

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Lancio una provocazione: e se la Celtic League fosse l'occasione che alcuni aspettano per un disimpegno, anche se parziale? (Non sto parlando del Calvisano in particolare, sia chiaro)
Maurizio

--- Messaggio originale ---



Fonte: Datasport
 
Super 10: il Calvisano rinuncia all'iscrizione
Mar 30 Giu, 09:38 AM


Clamorosa notizia nel mondo del rugby: il Calvisano non si iscriverà al prossimo Super 10. Una perdita importante per la nostra palla ovale, visto che si tratta di una squadra capace di vincere due volte il titolo (l'ultimo nel 2007/08) e che ha dato tanti giocatori alla nostra Nazionale.
Il problema è economico, come si legge nella nota del club, legato all'impossibilità di partecipare alla Celtic League “ non essendo stata trovata, nemmeno con l'appoggio delle istituzioni, la copertura economica a causa soprattutto della crisi ”. Dalla stagione 2010/11, infatti, due squadre italiane parteciperanno all'importante torneo con formazioni scozzesi, irlandesi e gallesi.
La formazione lombarda, nata nel 1970 nel comune della bassa bresciana, chiederà alla federazione la possibilità di ripartire dalla Serie A2 e non parteciperà nemmeno alla Challenge Cup, la seconda coppa europea per importanza della palla ovale.




 
-----Segue allegato-----


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