[RUGBYLIST] Notizie del venerdì

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Sempre sullo stesso argomento. Dal Gazzettino, come già anticipato da Angelo.
Ciao.
Franco (TV)


Zelarino
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      Mentre l'accesso alla Celtic League dei Pretoriani (Roma) e
Aironi (Viadana) rimane sub judice fino a domani quando i due studi
legali incaricati dal presidente Dondi si esprimeranno sulla
legittimità procedurale della votazione federale del 18 luglio, il
movimento del rugby veneto si ricompatta ieri sera a Zelarino, alle
porte di Mestre, in un assemblea pubblica aperta a tutte le società,
indetta dal Civ (Comitato delle Venezia) chiamato in causa dalla base
per la vergognosa esclusione del Benetton rugby dall'avventura celtica
che partirà nel 2010. C'erano i consiglieri federali veneti Torretti,
Checchinato, Mazzariol, Trevisiol, Bagatin, oltre al presidente del
Civ Bortolato e al vicepresidente della Fir il trevigiano Zanandrea.
C'era anche fra i circa duecento presenti in platea l'ex campione
Stefano Bettarello, che a inizio riunione ha chiesto di parlare, ma
non gli basta essere stato una gloria della Nazionale perchè per avere
il microfono bisogna... avere la tessera, così gli dice il presidente
Bortolato che rimette a sedere l'intruso, senza riuscire a convincerlo
che la sua era solo una battuta fuori luogo, e scusandosi pure per la
plateale gaffe.
      A parlare invece sono stati in tanti altri, presidenti di
società grandi e piccole dai quali si è alzato un vivo allarme per le
sorti della contea rugbistica d'Italia, rimasta senza attività di
vertice e senza rappresentanza politica, visto che sì, è stato detto
chiaro da Torretto e Checchinato, la votazione di Pretoriani e Aironi
è stata soprattutto politica, e non di merito. Nel merito entreranno
ora le due commissioni, una tecnica l'altra finanziaria, che hanno
tempo fino al 30 settembre per valutare (ma non doveva farlo già il
consiglio nazionale Fir?) la consistenza reale delle due elette. Da
una eventuale bocciatura dipende attualmente l'unica possibilità del
Benetton di rientrare in corsa per la Celtic: sarà troppo tardi?
      Michele Salin