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RE: [RUGBYLIST] Fw: diario sudafricano -14- (martedì 16 giugno 2009)

ANNA CINZIA MATTEI annacinzia8 a hotmail.com
Mer 17 Giu 2009 15:20:34 CEST


Udite Udite...
La sede del TM di novembre sarà L'Aquila, (ahahahah) nella caserma scuola della guardia di finanza di Coppito (la stessa del G8 già!) e i poveri Cristi che decideranno di andare a vedere la partita, oltre a sborsare un esoso prezzo per l'acquisto del ticket,  per accedere al campo all'interno della struttura fortificata dovranno prioritariamente esibire documenti di identità, il certificato del casellario penale, il reautorato certificato di buona condotta a firma del Sindaco del Comune di appartenenza, e dichiarazione antimafia e antiterrorismo, nonché subiranno perquisizione anale e radiografia toracica!!!

 

mac
 




From: volpe_angelo a fastwebnet.it
To: rugbylist a rugbylist.it
Date: Tue, 16 Jun 2009 20:59:29 +0200
Subject: [RUGBYLIST] Fw: diario sudafricano -14- (martedì 16 giugno 2009)




 
----- Original Message ----- 
From: Giampaolo Tassinari 
To: gtassinari15 a email.it 
Sent: Tuesday, June 16, 2009 5:50 PM
Subject: diario sudafricano -14- (martedì 16 giugno 2009)

SOUTHERN KINGS-BRITISH & IRISH LIONS 8-20 (P.T. 3-3)
A Port Elizabeth sesta vittoria, in altrettante uscite, dei British Lions
nel tour sudafricano 2009. I britannici infatti oggi pomeriggio hanno
superato i Southern Kings per 20-8. Il primo tempo era terminato sul 3-3 e
solo nella seconda frazione di gioco gli ospiti sono riusciti, comunque
abbastanza a fatica, a mettere al sicuro il risultato. Grande soddisfazione,
nonostante la sconfitta, per giocatori e management dei Southern Kings che
hanno avuto a disposizione solo cinque giorni per allenarsi assieme. Molto
soddisfatto anche il flanker Mpho Mzukisi Mbiyozo, autore dell'unica meta
della squadra ospitante a pochi minuti dal termine, che a fine gara ha
dichiarato: "Se un mese fa mi avessero detto che avrei giocato contro i
Leoni Britannici mi sarei messo a ridere di brutto. Mi sono gustato ogni
singolo attimo di questa partita".
Il tabellino: martedì 16 giugno a Port Elizabeth (arbitro: Nigel
Owens -Galles-)
Southern Kings 8 (m= Mpho Mzukisi Mbiyozo; p= Jaco van der Westhuyzen)
British & Irish Lions 3 (m= Ugo Monye, Meta Tecnica; t= Ronan O'Gara 2; p=
Ronan O'Gara 2)

ANNUNCIATI I 22 BOKKE PER IL TEST DI DURBAN
Come anticipato nell'edizione di ieri del nostro Diario, la maglia numero 6
dei Bokke tocca a Heinrich Brüssow dei Cheetahs. Pierre Spies viene
preferito a Ryan Kankowski in terza centro con quest'ultimo che siederà in
tribuna. Ecco i 22 prescelti con tra parentesi il numero dei caps fino ad
oggi conquistati. Il solo Morné Steyn, in caso di suo utilizzo, sarà
all'esordio:
Frans Steyn (27); JP Pietersen (24), Adi Jacobs (21), Jean de Villiers (46),
Bryan Habana (46); Ruan Pienaar (27), Fourie du Preez (43); Pierre Spies
(19),  Juan Smith (54), Heinrich Brüssow (1); Victor Matfield (80), Bakkies
Botha (55); John Smit (81, capitano), Bismarck du Plessis (21), Tendai
Mtawarira (10).
Riserve: Gurthrö Steenkamp (20), Deon Carstens (7), Andries Bekker (13),
Danie Rossouw (36), Ricky Januarie (34), Jaque Fourie (42), Morné Steyn
(nessun cap).

LA TERNA ARBITRALE, E GLI ASSISTENTI PER IL PRIMO TEST DI SABATO PROSSIMO A
DURBAN
Per le tre sfide tra Bokke e British & Irish Lions l'IRB ha nominato i
fischietti neozelandesi Bryce Lawrence e Vinny Munro, l'australiano Stuart
Dickinson ed il francese Christophe Berdos. Tranne Munro, i restanti tre
arbitri dirigeranno a turno un test ciascuno. In tutti e tre gli
appuntamenti l'Osservatore sarà sempre il noto ex-arbitro sudafricano Tappe
Henning. Ed il cronometrista nel secondo e terzo test sarà Gabriel Pappas,
sudafricano pure lui. Ecco i ruoli dettagliati previsti per sabato prossimo,
20 giugno, a Durban con calcio d'inizio alle ore 15.00 locali:
Arbitro: Bryce Lawrence (Nuova Zelanda);
Giudici di linea: Stuart Dickinson (Australia), Vinny Munro (Nuova Zelanda);
Arbitro video: Christophe Berdos (Francia);
Osservatore: Tappe Henning (Sud Africa);
Cronometrista: Paul Ackermann (Sud Africa).

SAULS RENDE NOTI I NOMI DEI 22 BABY BOKS ANTI-INGHILTERRA
Il CT Eric Sauls ha reso noto i nomi dei 22 Baby Boks che domattina ora
sudafricana, ma pomeriggio a Tokyo, affronteranno i pari età inglesi nella
semifinale del Mondiale IRB Under 20. Anche un anno fa le due squadre si
trovarono a questo stadio della manifestazione con gli inglesi che vinsero
per 26-18. Nei Baby Boks assenti l'estremo Sias Ebersohn, squalificato, ed
il terza ala Tendayi Chikukwa, che si è infortunato nel corso della gara
vinta contro la Francia. François Brummer viene schierato ad estremo per
l'arrivo da titolare di Nicolaas Hanekom con la maglia numero 13 mentre
capitan Robert Ebersohn viene spostato a primo centro. Il sostituto di
Chikukwa è Marnus Schoeman. Ecco le 22 Baby Gazzelle: François Brummer;
Gerhard van den Heever, Nicolaas Hanekom, Robert Ebersohn (capitano), Sampie
Mastriet; Lionel Cronjé, Ross Cronjé; Christiaan Stander, Rynhardt Elstadt,
Marnus Schoeman; David Bulbring, Jandre Marais; Coenie Oosthuizen, Kyle
Cooper, Morne Mellett.
Riserve: Zane Botha, Julian Redelinghuys, Caylib Oosthuizen, Keny Okafor,
Yaasir Hartzenberg, Rudy Page, Johann Sadie.
Un grande in bocca al lupo ai giovani e valorosi giocatori sudafricani. Op
die Baby Bokke!

SIAS EBERSOHN GIUDICATO COLPEVOLE E SQUALIFICATO TRE SETTIMANE
Sias Ebersohn, una delle stelle di prima grandezza del Mondiale IRB Under 20
in corso di svolgimento in Giappone, è stato sospeso per tre settimane. Il
giovane estremo dei Baby Boks è infatti stato giudicato reo di un placcaggio
pericoloso nei confronti del centro francese Geoffrey Doumayrou al minuto 33
del secondo tempo. Willem Olphant, manager dei Baby Boks ha preso atto che
il giocatore termina così prematuramente il Mondiale proprio mentre stanno
per disputarsi le fasi decisive. "L'incidente probabilmente è sembrato più
pericoloso di quello che in realtà è stato. La sua sospensione per noi
corrisponde ad un'enorme perdita. Meno male che abbiamo diveri giocatori che
possono giocare nel ruolo di estremo con grande qualità" ha ammesso Oiphant.
Un possibile rimpiazzo potrebbe essere François Brummer così che Nicolaas
Hanekom indosserebbe la casacca numero 13 obbligando capitan Robert Ebersohn
a spostasi a primo centro. Anche quest'ultimo al termine della semifinale
vinta con la Francia è stato citato per gioco scorretto ma è stato
scagionato.

PAROLA DI NICK CAIN
Sull'edizione di ieri, lunedì 15 giugno, del Times londinese tra i vari
interessantissimi articoli di rugby union spicca quello del sempre
verbalmente rissoso Nick Cain. Qualche anno fa ho avuto l'immenso privilegio
di conoscerlo: ex-pilone dei Wasps di Londra, uomo dalle convinzioni ben
decise e certo che il proprio punto di vista sia sempre quello giusto.
Ricordo che parlai con lui anche di Oliver Cromwell e della storica
carneficina che fece in tutta l'Irlanda ammazzando e devastando di regola
senza alcuna necessità. Cain, da buon suddito della corona inglese,
giustificò l'operato dell'assassino-criminale inglese (e del suo esercito)
sostenendo che lo fece per tutelare i protestanti contro la morsa cattolica
che si andava chiudendo verso l'isola britannica...Ad ogni modo, tornando al
pezzo di ieri sul Times, Cain sostiene che i Bokke siano una squadra sì
forte ma niente più e che immeritatamente abbiano vinto il mondiale.
Traspare evidentemente la rabbia che ancora lui prova, da buon inglese, per
avere perso la finale contro i Bokke nell'ottobre del 2007. Riporto qui di
seguito alcuni dei passaggi più significativi del suo articolo. Il lettore
potrà farsi una personale idea di quanto ha scritto Cain. "Da quando sono
qua in Sud Africa mi hanno detto all'infinito che questa squadra dei Boks è
fortissima. Piena di giocatori di classe internazionale. Mi sembra di vedere
invece una grande incertezza che deriva ancora dall'avere vinto per inerzia
il mondiale nel 2007. E questo perché la squadra universalmente riconosciuta
come la migliore, i loro arcirivali della Nuova Zelanda, furono eliminati a
sorpesa nel quarto di finale di Cardiff dalla Francia cosicché non poterono
mai incontrare i Boks. Questi ultimi per un nonnulla non si fecero eliminare
nel quarto di finale di Marsiglia dalle Figi. Universalmente riconosciuta fu
invece la superiorità dell'Inghilterra quando vinse il mondiale del 2003.
Nessuno ebbe dubbi. L'ultimo posto dei Boks nel Tri-Nations dell'anno scorso
e il loro tour meno che esaltante dello scorso autunno confermano che i
Lions non affronteranno i migliori del mondo al top della loro forma. I
supporter sudafricani non devono dimenticare che dodici anni fa il coach dei
Boks nella serie contro i Lions era Carel du Plessis, un tecnico inesperto e
che non aveva un cecchino in squadra da potersi paragonare al nostro Nigel
Jenkins. Adesso nei Boks c'è l'inesperto coach Peter de Villiers che fino ad
ora è stato incapace di trovare il migliore calciatore per la nazionale
affidandosi a Ruan Pienaar o ai due Steyn, Morné o François. Di contro i
Lions hanno O'Gara, Stephen Jones e Hook. Quest'ultimo è anche un grande
calciatore dalla lunga distanza come dimostrato sabato contro Western
Province. Pienaar recentemente ha subito alcuni minori infortuni e non gioca
da cinque settimane. Suo padre Gysie, che giocò estremo nei Boks nel tour
dei Lions del 1980, in settimana ha dichiarato che suo figlio 'è il genere
di giocatore che migliora man mano che aumentano le pressioni e le
responsabilità'. Mi immagino che il giocatore abbia detto 'Grazie tante,
papà'. Nella mischia Bismarck du Plessis, Matfield, Botha, Smith e Burger
sono di classe mondiale ma altri tre-quattro avanti debbono provarlo ancora.
Nei backs du Preez, Jean de Villiers e Habana sono molto veloci ma niente di
cui paragonarli con la magia dei British Lions del 1974. Inoltre il problema
dell'estremo è evidente: nessuna ha raccolto l'eredità di Montgomery. Nei
giocatori fuori dalla mischia i Lions hanno giocatori di risalto mondiale:
Bowe è stato la rivelazione del tour, Roberts ha la stazza e la forza per
guadagnare i metri decisivi nelle azioni, Byrne è un estremo eccezionale nel
contrattacco, Brian O'Driscoll non c'è bisogno di presentarlo e Phillips ha
la forza, la velocità e l'ambizione di impossessarsi della corona di Fourie
du Preez quale migliore mediano di mischia al mondo". Per la cronaca il
titolo dell'articolo è: "I Leoni Britannici ed Irlandesi non hanno nulla da
temere dal Sud Africa". Naturalmente chi avesse voglia di leggere
l'articolo, sempre di ieri, del giornalista sudafricano Mark Keohane sul
quotidiano Business Day troverà l'opposto pronostico per la serie
concludendo il pezzo con "i Boks, anche se Peter de Villiers sbagliasse la
scelta dei giocatori, vinceranno 3-0 la serie per il solo fatto che sono la
migliore squadra".

BREVE STORIA DEI TOUR IN SUD AFRICA DEI BRITISH LIONS (10)
Durante il tour catastrofico dei British Lions nel 1966 in Nuova Zelanda, il
provocatore per eccellenza di nome Colin Meads guardando negli occhi Willie
John McBride durante una pausa di gioco gli disse: "Voi europei credete
ancora nelle favole". La serie si chiuse con un umiliante whitewash, 4-0 per
gli All Blacks, ma la lezione rimase ben impressa nella mente del seconda
linea nordirlandese. Tanto che nel 1971 i Lions di Carwyn James e Doug Smith
vinsero la serie in Nuova Zelanda (e McBride guastò nel migliore dei modi
l'addio internazionale di Meads...). Il capitano di quell'escursione era il
centro dei London Welsh, il divino John Dawes. Ma tre anni dopo, nel 1974,
per il decimo tour britannico in terra sudafricana il capitanato toccò
proprio a Willie John McBride che godette dell'assoluta fiducia del coach, e
suo ex-compagno in mischia nel Ballymena RFC, Syd Millar (recentemente anche
presidente dell'IRB prima di venire sostituito da Lapasset). E la spedizione
organizzata in Sud Africa ebbe un solo scopo: vincere la serie contro i
Bokke. Era infatti dal 1896 che una squadra britannica non riportava la
meglio sulla nazionale sudafricana. In tutto i britannici disputarono 22
parite vincendone 21 e pareggiando solo l'ultima gara che coincise col
quarto test. La serie fu quindi vinta per 3-0 con un pareggio in quella che
fu per i poveri Boks un'umiliazione gigantesca anche perché completamente
dominati nel loro storico gioco: quello degli avanti. Diciotto vittorie su
altrettante partte si ebbero contro le selezioni e le province. Di queste
due partite furono vinte con un qualche problema: con Vrystaat finì 11-9
mentre con Noord Transvaal lo score fu di 16-12. Di contro si ebbe un 59-13
con Western Transvaal, un 97-0 con South Western Districts, un 42-6 con la
Rhodesia ed un 69-16 con Griqualand West senza contare il 56-10 contro il
South Africa African XV, quest'ultima la selezione dei neri nativi del Sud
Africa. Il primo test si svolse sabato 8 giugno a Newlands e i britannici lo
vinsero per 12-3 con 3 piazzati di Phil Bennett ed un drop di Gareth Edwards
a cui rispose solo Dawie Snyman con un drop. Due settimane dopo, 22 giugno,
al Loftus Versfeld di Pretoria deflagrò il XV britannico vincendo il secondo
test 28-9. Due mete di John Williams, una a testa di Milliken, Brown e
Bennett nonché un piazzato ed una trasformazione di quest'ultimo ed un drop
di McGeechan giustiziarono le Gazzelle capaci solo di andare a segno con due
punizioni ed un drop di Gerald Bosch. Il panico e la girandola di cambi si
impossessarono dei tecnici dei Boks che nel terzo test del 23 luglio a Port
Elizabeth arrivarono addirittura a schierare mediano di mischia Gerrie
Sonnekus il ben noto terza linea centro di Vrystaat. Robe da non credersi.
La conseguente quanto meritatissima punizione dei britannici gunse puntuale:
26-9 e serie vinta con un test di anticipo. In quel terzo test giunsero
nuovamente 2 mete di John Williams ed una di Brown. Bennett aggiunse 2 drop
mentre Andy Irvine, schierato all'ala perché chiuso nel suo ruolo naturale
di estremo dall'immortale JPR Williams, mise a segno una trasformazione e
due piazzati. Tre punizioni di Dawie Snyman furono il magrissimo bottino dei
sudafricani. Il quarto ed ultimo test si giocò all'Ellis Park di
Johannesburg sabato 27 luglio e la conduzione di gara di Max Baise (arbitro
di Città del Capo) lasciò parecchio a desiderare secondo la sponda
britannica. Tre piazzati di Snyman e la meta di Cronjé portarono avanti i
Boks 13-10 ma sul finire di gara il piazzato di Irvine li agguantò sul 13-13
finale. In precedenza lo stesso Irvine aveva segnato una meta che si era
andata da aggiungere a quella del compagno Roger Uttley, quest'ultima
trasformata da Bennett. Si chiuse così in maniera trionfale l'escursione
britannica in Sud Africa nel 1974. Fu anche il trionfo personale di Willie
John McBride che nel corso di cinque tour consecutivi con i British & Irish
Lions aveva potuto compenetrare alla perfezione lo spirito turistico delle
gite Down Under. McBride rimarrà famoso per alcune sue brillanti massime
quali "Take no prisoners" oppure "Get your retaliation in first". Ma forse
la più famosa risale, secondo la leggenda, a prima del quarto test del 1971
contro gli All Blacks quando guardando implacabilmente i compagni per
esortarli a vincere la serie disse: "There will be no excuses". Ed anche nel
1974 non ci fu alcuna scusa: perché i Lions bastonarono tutto e tutti...

IL DIARIO SUI SITI
Ringraziamo Claudio Da Ponte (www.rugbyclub.it) e Giovanni Sonego
(www.rugbylist.it) che pubblicano questo Diario Sudafricano sui loro siti.

LA F.I.R. NON DECIDE ANCORA LA SEDE
Come oramai noto, il prossimo 21 novembre sul suolo italiano si disputerà il
test tra Italia e Sud Africa. Ma a soli cinque mesi dal suo svolgimento,
ancora non è dato sapere dove sarà giocato questo test contro gli attuali
campioni del mondo. Come sappiamo in ballo ci sono le città di Udine e
Firenze. La Federazione Italiana Rugby, splendidamente gestita dal geometra
parmense Giancarlo Dondi, continua però a ritardare la scelta della
località.

Anche per oggi ho terminato. Ciao a tutti...

Tot siens
Giampaolo Tassinari

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