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[RUGBYLIST] Notizie della domenica

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Dom 29 Nov 2009 16:03:35 CET


Dal Gazzettino.
Ciao.
Franco (TV)

Brutta ma vincente

Dopo un anno
siamo tornati
a segnare
due mete

Dopo un anno
siamo tornati
a segnare
due mete

Ivan Malfatto

ASCOLI - Italia brutta ma vincente. E oggi ad Ascoli quest’ultima era
l’unica cosa che contava. L’aveva detto a chiare lettere, e l’ha
ripetuto nel dopo partita, Nick Mallett. E con lui ha convenuto tutto
il popolo che segue la nazionale.
      Dopo diciotto mesi di digiuno e tredici sconfitte consecutive
bisognava cogliere l’unica opportunità di successo concessa prima del
Sei Nazioni. Gli azzurri ci sono riusciti interrompendo la serie nera,
sfatando il tabù Samoa (0-3 finora negli scontri diretti), centrando
un punteggio rotondo (Planet Rugby li dava vincenti solo di +3),
segnando pur con fatica due mete (non succedeva da un anno), scoprendo
un nuovo piazzatore come Mirco Bergamasco, consolidando la speranza di
aver trovato un mediano di mischia in Tito Tebaldi, superando lo choc
del grave infortunio a capitan Sergio Parisse. Per il bilancio dei
test match autunnali, dopo le buone prove con Nuova Zelanda e
Sudafrica, può bastare.
      L’esito del match di fatto non è mai stato in discussione.
Contro le Samoa più sghangherate mai viste («Se non riusciamo a
battere questa Armata Brancaleon...» confessava con affetto alla
vigilia Marzio Zanato, tecnico padovano loro accompagnatore tutta la
settimana) l’Italia è riuscita a fare ciò che doveva. Ovvero tenere i
pericolosi attaccanti isolani lontano dall’area dei 22. In tutta la
partita ci sono entrati solo tre volte palla in mano (nessuna nella
ripresa) non concludendo mai nulla di buono.
      L’unica occasione da meta i samoani l’hanno sprecata al 15’ pt
dopo break di Va’a anche per un involontario velo dell’arbitro. I sei
punti li hanno segnati con calci da quasi metà campo concessi per
troppa indisciplina azzurra, soprattutto in mischia. Per il resto
niente. Neanche quando in 14 dal 20’ st per placcaggio-killer di
Fa’Fili su McLean hanno provato a far girare palla alla mano nella
loro metà campo, dove sono stati inchiodati per 55’ su 80. Sono
arrivati a inanellare fino a sette sterili fasi, ma retrocedendo. Non
prendendo mai la linea del vantaggio nemmeno riconvertendo palle
"rotte", dove dovrebbero essere maestri.
      L’Italia, dal canto suo, dopo aver neutralizzato gli avversari
ha fatto quanto bastava per annientarli. La prima meta con una bella
serpentina di Luke McLean che si è bevuto quattro avversari
finalizzando un calcio di liberazione sbagliato dai samoani nei loro
22. La seconda meta di forza alla fine, concessa dall’arbitro dopo tre
mischie fatte crollare e un tallonaggio con la mano. Qualcuno con
ironia ha detto che è arrivata con 180’ di ritardo, alludendo a quella
negata da Dickinson contro gli All Blacks in sitazione simile.
L’importante è che sia arrivata. Suggellando una supremazia del pack
che però contro i samoani non è parsa indenne da falli e, forse, da
usura per le tre partite.
      Il resto della differenza nel punteggio l’hanno fatta i calci.
Piazzati addirittura con tre uomini diversi (forza o debolezza anche
qui?). Compreso Tebaldi, che ha sparato il primo drop a segno in
carriera da metà campo, dimostrando anche qui, come attorno al pack,
il suo spirito d’iniziativa. Lo spot più bello per chiudere i test
autunnali e lanciare un messaggio di speranza verso il prossimo Sei
Nazioni.
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QUI MALLETT Il citì promuove Mirco Bergamasco: «Calcerà nel Sei Nazioni»

«Contava il risultato, non il gioco»

(im) «Mirco Bergamasco ha la personalità per essere il calciatore
dell’Italia. Lavorerà insieme a Gower, McLean e Tebaldi in vista del
Sei Nazioni». È l’annuncio di Nick Mallett a fine gara. Il citì
chiarisce le motivazioni della scelta di far piazzare per la prima
volta in azzurro il più giovane dei fratelli Bergamasco. «Contro il
Sudafrica siamo andati male nei piazzati - spiega - Perciò lunedì
abbiamo azzerato tutto. Con il preparatore di questo fondamentale,
Philippe Doussy, abbiamo svolto una prova generale fra tutti i
potenziali calciatori. Mirco è risultato il migliore con 21 centri su
25. Così contro Samoa ha calciato. Il ruolo di ala, tra l’altro, lo
favorisce rispetto ad altri nel prendersi questa responsabilità».
      Mallett oggi vola a Londra per fare l’allenatore dei Barbarians
che sabato affronteranno la Nuova Zelanda nell’ultimo match
internazionale dell’autunno. Porterà con sè gli azzurri Totò Perugini
e Carlo Antonio del Fava. «Avrei voluto anche Castrogiovanni, ma i
club per giocatori come lui chiedono 15 mila sterline, quindi ho
preferito lasciarlo al Leicester». Sul match contro i samoani
ribadisce: «Era importante vincere, non giocare bene. L’abbiamo fatto.
Non abbiamo concesso nulla di gratuito, tranne qualche calcio per
indisciplina. Li abbiamo tenuti 55’ nel loro campo. L’Italia nella sua
storia non aveva mai battuto Samoa. Questo perciò è un grande
risultato».
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LE ALTRE SFIDE

L’Irlanda piega il Sudafrica
(g.t.) Cinque piazzati di Sexton mandano ko gli Springboks (meta
Burger) nel nebbione del Croke Park: finisce 15-10 per l’Irlanda. A
Murrayfield la Scozia, avanti 6-0 con 2 piazzati di Godman, viene
superata dai Pumas (2 piazzati ed un drop, al 77’, di Rodriguez).
L’Australia vince 33-12, a Cardiff, col Galles (4 mete con Ioane,
Horwill, Pocock e Polota-Nau). Altri: Romania-Figi 18-29,
Portogallo-Tonga 19-24, Francia-Nuova Zelanda 12-39.
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Mirco: «Volevamo
vincere a ogni costo»

«È una vittoria meritata, una cosa che ci fa crescere, volevamo
vincere a tutti i costi dopo 13 sconfitte consecutive, non ci
importava come. Abbiamo giocato col cuore, usciamo da queste partite
in modo positivo e guardiamo al futuro, al 6 Nazioni». Così Mirco
Bergamasco.
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Si riparte con i derby veneti
Benetton difende il primato

Oggi torna il campionato: testacoda Venezia-Treviso
Tra Padova e Rovigo sfida all’insegna dell’equilibrio

Con l’anticipo di venerdì a L’Aquila tra i locali e la Futura Park
Roma, che si è imposta 6-16, è ripreso il campionato Super Ten. Oggi
il resto delle gare dell’ottavo turno con due derby veneti.
      A Favaro Veneto (inizio ore 14.30, arbitra Castagnoli) saranno
di fronte il Casinò di Venezia, formazione alla disperata ricerca di
punti e i Campioni d’Italia del Benetton, primi in classifica. Una
sfida che ha dato più volte amare sorprese al XV trevigiano, che sulla
carta si presenta come favorito per il successo. In dubbio Manuel
Dallan e Wium, ma al rientro Ziegler (nella foto) sul fronte
veneziano, assenti i 9 Nazionali, otto dei quali tra i 22 che ieri
hanno affrontato le Samoa, su quello trevigiano.
      Altra sfida indecifrabile e che spesso ha sovvertito il
pronostico è quella di Padova (Plebiscito, ore 15, dirige De Santis)
tra Petrarca e Femi CZ Rovigo. Terza contro quinta della graduatoria,
due formazioni distanziate da appena un punto. Il Petrarca recupera
Mercier, dopo il problema alla spalla e Galatro, reduce
dall’infortunio alla mandibola. Nei trequarti si rivedono a pieno
servizio Patrizio e Ricciardi. «È una partita insidiosa – ammette il
tecnico patavino Presutti – ma molto stimolante. Punto molto sulla
concentrazione e spero in un numero minimo di errori. Anche il Rovigo
punta molto, giustamente, su questa occasione, spero sia una gara
all’altezza della tradizione». Sul fronte polesano non sembrano
esserci particolari problemi di formazione. «In settimana ci siamo
allenati bene – ha detto il tecnico rossoblù Casellato – abbiamo
lavorato molto soprattutto davanti perché per vincere dovremo essere
impeccabili in mischia e in touche, il tutto evitando le penalità per
non dare al Petrarca occasioni per incamerare punti preziosi».
      Il resto del programma prevede: Plusvalore Gran
Parma-Montepaschi Viadana e I Cavalieri Prato-Parma. Giocata venerdì:
L’Aquila-Futura Park Roma 6-16.
      Classifica: Benetton 25, Montepaschi 24, Parma, Petrarca 20,
Femi CZ 19, Futura Park 18, I Cavalieri 15, L’Aquila 14, Casinò di
Venezia 8, Plusvalore 7.
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OGGI L’OPERAZIONE A MILANO

Parisse, un giorno da capitano non giocatore

(im) Sergio Parisse, oggi sotto i ferri alla casa di cura "La
Madonnina" di Milano per intervenire sulla rottura del legamento
crociato del ginocchio destro, ad Ascoli ha inventato la figura del
capitano non giocatore. Familiare per chi è appassionato di tennis e
Coppa Davis. Nuova per il rugby. Prima della partita nello spogliatoio
ha distribuito le maglie una ad una ai compagni, trasmettendo loro la
carica agonistica necessaria per affrontare Samoa. Ha seguito poi la
partita sulle stampelle a bordo campo, prodigo di consigli. In due
occasioni ha chiamato a sè altrettanti giocatori. Al 20’ del primo
tempo Alessandro Zanni, per dargli qualche suggerimento sui movimenti
da fare nel ruolo in cui lo sostituiva, il numero otto. Qualche minuto
dopo Tito Tebaldi, per spiegargli come condurre la mischia e le
chiamate di gioco. Una bella immagine. «Parisse è il miglior capitano
e numero otto del rugby internazionale» ha sentenziato Nick Mallett.
Ad Ascoli l’ha dimostrato anche da capitano non giocatore.
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 Il Benetton prova
a sbancare il Casinò

Dopo un mese di assenza per gli impegni della Nazionale, oggi torna il
campionato Super Ten con l’ottava giornata di andata.
      A Favaro (inizio alle 14.30, arbitra Castagnoli di Livorno) il
Benetton affronta il derby col Casinò di Venezia, una sfida che più
volte ha regalato amare sorprese ai trevigiani. “Bisogna dare merito
al Casinò di Venezia di averci sempre messo in difficoltà – concorda
Enrico Pavanello – sarà duro giocare contro il XV lagunare: il campo è
stretto e in più sono previste condizioni climatiche con pioggia,
quindi terreno pesante. Bisognerà giocare davanti e lì la gara si
deciderà. Sarà una battaglia dal primo all'ultimo minuto e solo al
fischio finale si vedrà chi sarà riuscito a prevalere”.
      Un altro fattore che potrebbe influire sarà la presenza di tanti ex.
      “Il Benetton ha molti ex sparsi un po' in tutta Italia. Certo
che a Venezia ce ne sono molti e per loro ci sarà una doppia
motivazione. Tutte le squadre quando ci affrontano sanno di avere
davanti una squadra quotata e che oltretutto è Campione d'Italia,
quindi dobbiamo sempre raddoppiare i nostri sforzi. Se poi aggiungiamo
che possono esserci desideri di rivalsa o voglia di dimostrare
qualcosa da parte degli ex, abbiamo un quadro completo delle
difficoltà che ci attenderanno nella sfida di Favaro”.
      La squadra trevigiana ha rifinito ieri la preparazione e per
Franco Smith non è stato facile comporre il XV con i 9 Nazionali che
non saranno disponibili. Sul fronte veneziano dubbi per Manuel Dallan
e Wium, certo invece il rientro di Ziegler.
      FORMAZIONI. Casinò di Venezia: V. Candiago; Perziano, Pozzebon,
Van Niekerk, Ziegler; Pilat, Daupi; Wium (Ursache), Paschini, Palmer;
Montauriol, Cazzola; Ceglie, Gianesini, Levaggi. A disp. McGovern,
Cafaro, Pipitone, Baldo, Innocenti, Lucchese, Duca e Stodart (M.
Dallan).
      Benetton: Goosen; Mulieri, Galon, Waters, Bortolussi; Botes,
Semenzato; Kingi, Vermaak, Filippucci; Van Zyl, E. Pavanello; Di
Santo, E. Ceccato, Allori. A disp. Intoppa, Muccignat, Orlando, Vidal,
A. Ceccato, Vilk, Benvenuti e Rizzo.

Ennio Grosso
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RUGBY La gara al Plebiscito può riportare i rossoblù in zona
play off ma dovrà essere gestita con la mentalità adeguata

«Vincere a Padova sarebbe davvero importante, non solo per la
classifica, ma sopratutto per lo spirito della squadra». Così
l'allenatore della Femi Cz Rovigo, Umberto Casellato, parla della
sfida che questo pomeriggio alle 15 attende i rossoblù sul terreno del
Plebiscito. Il 142. derby tra Rovigo e Petrarca arriva in un momento
particolare per entrambe le squadre, che riprendono il loro cammino
nel Super 10 dopo una sosta vissuta in maniera diversa, ma con lo
stesso obiettivo, quello di ritrovare un rendimento di gioco migliore
di quello mostrato prima della pausa. Per i due tecnici i problemi di
formazione sono limitati al minimo potendo contare su quasi tutto
l'organico a disposizione. Tra i rossoblù mancano solo i due atleti
impegnati ieri con la nazionale, Bocchino con l'Italia e Abadjè con
l'Argentina, e quindi Casellato manderà in campo la squadra migliore.
      Bustos torna a fare l'apertura e con Travagli preferito a Legora
in un'alternanza che ha caratterizzato il ruolo dietro la mischia
rodigina sin dall'avvio di stagione e potrebbe ripetersi durante il
match. Per tornare da Padova con qualcosa nel carniere, Casellato
pretende dai suoi un comportamento impeccabile nelle fasi statiche di
conquista del pallone e ha raccomandato alla squadra la massima
disciplina per non offrire troppe opportunità di marcatura al piede di
Ludovic Mercier, il mediano di apertura francese che oggi ritorna in
campo dopo l'infortunio alla spalla che lo ha fermato per alcune
settimane. Potrebbe essere proprio il capitano bianconero l'uomo in
grado di incidere sul derby in maniera determinante, specialmente con
il suo gioco al piede. La partita, anche se non decisiva, potrebbe
valere molto in prospettiva play off. «Ho parlato molto con i
giocatori di questo incontro - dice il tecnico rodigino - e mi aspetto
una prestazione di rilievo. Per il nostro modo di giocare mi auguro
che il tempo sia asciutto». L'idea della Femi Cz Rovigo è quella di
far muovere molto il pallone, ma per fare questo servirà un possesso
importante e per gli uomini della mischia ci sarà da lavorare
parecchio. Il pack rodigino, in attesa di schierare la seconda linea
neozelandese Mark Burman, si affida allo schieramento più collaudato
di questa stagione con la speranza che la pausa abbia permesso a più
di un giocatore; soprattutto tra i primi cinque uomini, di tirare il
fiato. Anche se la tradizione non è dalla parte del Rovigo, che in
casa dei bianconeri negli ultimi anni ha vinto con il contagocce, un
successo nel derby darebbe molta più consistenza alle ambizioni da
play off dei rossoblu. Al contrario una sconfitta rischierebbe di
creare un solco già importante tra le prime quattro e le altre.
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