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[RUGBYLIST] Notizie della domenica

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Dom 20 Giu 2010 14:40:02 CEST


Dal Gazzettino.
Ciao.
Franco

RUGBY Gli azzurri terminano la gara in attacco, mettendo in difficoltà
i temuti Springboks

Italia a testa alta, Parisse in meta

Contro il Sudafrica campione del mondo è la sconfitta meno pesante
nelle nove sfide dirette

Ennio GROSSO

Italia a testa alta nel primo dei due test col Sudafrica. Quattro mete
a una e 16 punti di scarto a favore degli Springboks, per gli azzurri
è stata comunque la sconfitta meno pesante nelle 9 sfide dirette. Un
29-13 certamente migliore del 42-17 subìto dalla Francia appena 8
giorni prima. Complice anche un avversario che, chiusi i primi 40’
avanti 22-3, nella ripresa ha tirato un po’ i remi in barca, l’Italia
ha recuperato parte del divario, vincendo i secondi 40’ per 10-7.
      Gli azzurri iniziano in maniera spavalda e col possesso limitano
il ritmo che cerca di imporre il Sudafrica; un’Italia che soffre però
in chiusa, in particolare Castrogiovanni, costretto ad uscire dopo 20’
per un guaio alla schiena causa 3 mischie nelle quali ha subìto la
spinta, ma soprattutto l’entrata, di Steenkamp, pilone sinistro
sudafricano, suo avversario diretto. L’ingresso di Cittadini darà poi
maggior staticità al pack azzurro.
      L’Italia complica un po’ la vita ai sudafricani nei primi 15’,
ha un buon possesso e gli Springboks sono costretti sulla difensiva. È
però un possesso un po’ sterile e in un quarto d’ora di offensiva e
una meta mancata da Tebaldi, arrivano i primi punti con un piazzato di
Mirko Bergamasco. Ma è questione di attimi: il Sudafrica prima
pareggia e poi trova il vantaggio segnando la prima delle 4 mete con
Habana, abile a sfruttare un calcetto di Kirchner. Adesso è un
Sudafrica diverso da quello iniziale e nella seconda metà del parziale
fa quello che vuole. Alla mezz’ora arriva la seconda meta di Louw,
dopo maul avanzante e prima dello scadere la terza con Steyn, abile a
bucare la difesa. Il parziale si chiude sul 22-3.
      L’inizio della ripresa rispecchia la seconda metà del primo
tempo, Sudafrica arrembante e Italia che cerca di arginare ma con
poche speranze. Dopo 8’ arriva il massimo vantaggio dei padroni di
casa con la quarta meta di Kirchner (29-3). Ma a quel punto i
sudafricani pensano probabilmente di aver svolto il loro compito e
lasciano l’iniziativa all’Italia che in 5’ quasi dimezza il divario. A
metà tempo Zanni conquista una touche nei 10 metri sudafricani,
Tebaldi finta il passaggio e penetra prima di servire Parisse - al
rientro dopo sette mesi dall’infortunio al ginocchio destro - che vola
in meta. Bergamasco trasforma e poco dopo porta altri 3 punti con un
piazzato. Sul 29-13, l’Italia acquisisce ancor più fiducia e termina
la gara in attacco sfiorando almeno due volte la seconda meta. Sabato,
ad East London, secondo test con i sudafricani.
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Dondi: «Noi coraggiosi, il punteggio ci penalizza»

«Sono contento del coraggio con cui la squadra ha affrontato i
campioni del mondo». Il presidente della Fir, Giancarlo Dondi, è
soddisfatto per la sconfitta onorevole dell'Italrugby. «Questo è il
rugby che piace alla gente, ho avuto un'impressione molto positiva
della partita e credo che il punteggio penalizzi più noi che il
Sudafrica: 29-20 sarebbe stato un risultato più giusto, peccato per
non aver marcato alla fine una meta che era fatta. Adesso è importante
non montarsi la testa perché la partita di East London sarà ancora più
difficile».


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