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[RUGBYLIST] Rugby Seven

Enrico Giorgis egiorgis a hotmail.com
Mer 26 Maggio 2010 02:39:47 CEST


 

Mi permetto anch'io un commento, visto che ero a Londra proprio per questo evento, molto bello sia per l'altissima qualità del gioco espresso da (quasi...) tutte le squadre sia per l'eccezionale cornice di festa e divertimento che ha caratterizzato questa manifestazione. Personalmente seguo il seven da quasi 30 anni, prima da giocatore poi da appassionato, e non posso che concordare con quanto espresso nel precedente post. L'Italia è stata veramente imbarazzante: in un contesto in cui tutte le squadre hanno mostrato predisposizione al gioco a sette, noi a tratti sembravamo ancora cercare di giocare a 15, la peggiore cosa che si possa fare. E' vero che Argentina e Samoa (che se la sta giocando con la Nuova Zelanda per la vittoria finale) sono più forti, le sconfitte ci stanno ma è stato preoccupante non vedere un abbozzo di gioco, con entrambe le partite senza una meta. Il giorno successivo è stato ancora peggio, con il Portogallo che ci ha letteralmente disintegrati: anche qui, si tratta della squadra che sta probabilmente mostrando il miglior sette in assoluto, ma sembrava non volessimo nemmeno giocare. Anche la Francia, che vive polemiche interne per come viene gestito il seven, ci ha battuti (29-7) senza che fossimo mai in partita. In mezzo a questo disastro totale, l'inspiegabile ma liberatoria vittoria 17-14 contro gli USA (validissimi interpreti del seven visti i risultati complessivi), che ci hanno fortemente sottovalutato ma dove abbiamo mostrato qualche idea di gioco, presumo anche grazie a un trainer come Martin che il seven lo conosce bene. Almeno abbiamo potuto esultare sugli spalti, però una rondine non fa primavera e il giudizio rimane negativo.
Il seven è un gioco che richiede tattiche, attitudini e approcci totalmente diversi dal 15, nonchè una preparazione fisico/atletica differente, non a caso le "grandi" nazioni presentano squadre di specialisti (impressionante l'Australia), mentre le "minori" prediligono giocatori con cartteristiche da seven che poi utilizzano anche nel 15 (le Fiji sono l'esempio più eclatante, ma il caso del Portogallo e del Kenya sono davvero degni del massimo rispetto, visto che se la sono entrambi giocata anche contro gli All blacks).
Io ho giocato il mio primo torneo seven nel 1984, agli allora campi di Lancenigo a Treviso. Da allora ho sempre fatto tornei giovanili, campionati universitari, tornei a Rho, ecc. Questo per considerare cme il seven in Italia si giochi da tantissimo tempo ma molto raramente, da quello che ho potuto vedere in tutti questi anni, ci sia stato un chiaro progetto a livello federale. Insomma si è sprecato tempo: si era fatta una nazionale praticamente di soli stranieri e oriundi, poi si è (giustamente) passati agli italiani ma con un criterio di selezione non molto chiaro. Con un rugby a 15 che si sta avvicinando sempre più pericolosamente al XIII il rischio è di rimanere tagliati fuori nel seven, che in futuro diverrà sempre più importante (domenica c'erano quasi 50.000 spettatori a Twickenham) e stabilirà nuove gerarchie. Forse in Italia qualcuno pensa ancora che giocare a sette rappresenti  una specie di degradazione, senza riflettere sul fatto che molti grandissimi campioni (oddio, un certo Campese negli anni 80, persino un Dall'Aglio nei 90) o allenatori (come Wayne Smith, che seguì a suo tempo anche l'Italia) sono stati grandi rappresentanti di questa "variante".
In sostanza, se si vuole per lo meno provare ad arrivare a Rio de Janeiro nel 2016 (a Londra 2012 il seven non ci sarà ancora), c'è moltissima strada da recuperare. Il tempo non è tanto come sembra. Se le politiche federali continueranno ad essere così incerte (il che sembra essere da tempo una costante per tutto il movimento rugbistico italiano), altre nazioni minori che ci ostiniamo a sbeffeggiare (dimenticandoci di quando eravamo come loro) ci passeranno avanti a suon di mete lasciandoci soli con la nostra arroganza e le nostre frustrazioni.
I giocatori adatti li abbiamo anche noi, serve un progetto per dare gioco e, cosa non da poco, una mentalità che sembra mancare.
Spero di non essermi dilungato eccessivamente, ma è un argomento che da anni ho a cuore e che (nonostante 6 nazioni, celtic, super 10) non ritengo di secondo piano. Grazie,
Enrico


Enrico Giorgis - Via Deledda 20/C 31038 Paese (TV) - ITALY Tel. 0422950637 - 3356801031


 
> Date: Tue, 25 May 2010 14:42:58 -0700
> From: rtl_it a yahoo.com
> Subject: Re: [RUGBYLIST] Rugby Seven
> To: rugbylist a rugbylist.it
> 
> Coobiz.it - Gestisci la tua azienda in rete - http://www.coobiz.it
> Era la tappa di Londra dell'IRB Seven. 
> Praticamente il campionato del mondo di rugby a 7. Cioe' il massimo attualmente in giro. Non siamo ancora all'altezza. Peccato. 
> 
> Riporto i commenti che ho fatto su un sito. 
> 
> Commento alla prima giornata: 
> "ho visto il due matches con Argentina e Samoa. Non ho visto quello con gli USA. 
> 
> Beh, con l'argentina siamo stati battuti dalla loro organizzazione e tecnica individuale. Sono bravi e sanno giocare a 7. Ci hanno dato una lezione di gioco. 
> 
> Con Samoa invece...mamma mia. Qui ci hanno fatto veramente a fettine. Sono piu' grossi, piu' atletici e veloci. E su questo purtropo non possiamo fare molto con la squadra attuale. Pero'...non si puo' giocare a 7 se non si ha MAI il pallone in mano. MAI = 2 (due) possessi in tutta la partita. Perche'? Semplice...perche' i samoani andavano a riprendersi la palla sul loro calcio d'invio dopo le mete segnate. Le abbiamo perse tutte le contese aeree ridando sistematicamente la palla a loro. Tutte. E da qui il fatto di subire per tutta la partita. 
> 
> Ora non so se e' stata una partita sfortunata o se loro sono estremamente bravi (direi che comunque lo sono), ma farci fare fare per 6 volte (su altrettanti calci d'invio) la figura dei polli...e' un po' troppo.
> 
> Oggi (adesso) il Portogallo...che si e' battuto ed ha dato filo da torcere alle grandi del suo girone. Non e' banale. Sono bravi."
> 
> Comento alla seconda giornata: 
> 
> "Portogallo (41-0). Come previsto: un massacro. E stavolta non erano piu' grossi, veloci ed esplosivi. Sapevano solo giocare a 7. E bene.
> Poi la Francia, che non e' gran cosa a 7. Ma avevano giocatori migliori dei nostri. 
> 
> Beh, che dire, siamo in ritardo...olimipico :-) Le nazioni, soprattutto quelle piccole, hanno capito che qui possono competere meglio che nel 15 (e che ci sono in ballo soldi ed onori olimipici). E si sono lanciate in blocco. Kenia, Portogallo, USA, etc...per non parlare di Samoa e Fiji, hanno costruito squadre competitive ai massimi livelli. 
> 
> Se la FIR si sveglia ed crea un programma adeguato, magari a Londra 2012 ci potremmo essere anche noi."
> 
> 
> 
> --- On Tue, 5/25/10, allrugby <allrugby a gmail.com> wrote:
> 
> > From: allrugby <allrugby a gmail.com>
> > Subject: [RUGBYLIST] Rugby Seven
> > To: rugbylist a rugbylist.it
> > Date: Tuesday, May 25, 2010, 10:45 PM
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> > Ho letto da qualche parte (Gazzetta, mi sembra) che in un
> > torneo seven
> > abbiamo buscato dal Portogallo un bel 47 - 0 e dalla
> > Francia un altro
> > bel 26 - 7.
> > Non ricordo altri particolari.
> > Ciao.
> > Franco
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