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[RUGBYLIST] dico la mia

Gian Domenico Mazzocato giandoscriba a giandomenicomazzocato.it
Lun 22 Nov 2010 11:26:01 CET


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GIAN DOMENICO MAZZOCATO
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Dico la mia, sul momento che viviamo.
Lo faccio riportando la prima parte del mio pezzo che apparirà nel prossimo numero di SPORT TREVIGIANO (la seconda parte - che tralascio- riguarda l'appuntamento di venerdì a Monigo che tra l'altro ha un motivo di interesse non secondario visto che sia Ulster che Benetton devono rinunciare ai loro nazionali).
Se posso dire in sintesi: anch'io sono tra quelli che non ne possono più (l'immagine: zebedei = eliche rotanti non sarà un esempio di bon ton, ma è proprio quello che ci vuole).
Un abbraccio a tutti.
gian domenico

Contro l'Argentina (che peraltro a Montpellier ha lasciato senza mete la Francia) l'Italia di Nick Mallet ha perso faccia e partita. Contro l'Australia ha perso la partita e trovato un po' di dignità. Se ci accontentiamo. Anche perché ci sono già gli isolani di Fiji a bussare alle porte. Mallet aveva detto che voleva due vittorie su tre partite. Non manterrà le previsioni, ovvio, ma la paura è che possa fare tre sconfitte su tre partite. La sua gestione salirebbe a 31 sconfitte (su 35 incontri!). Proprio il clima giusto per andare ai mondiali. Il fatto è che Fiji ha fatto pari col Galles al Millennium e può perfino recriminare qualcosa sul risultato. Rugby semplice e talora un po' confusionario ma di enorme fisicità e altissimo ritmo. Rischio duro per l'Italia che contro l'Australia ha almeno messo a fuoco un barlume di identità. Basterà? Sia come sia, la gestione di Mallet e dei suoi resta del tutto fallimentare. Con enormi (quali il rugby italiano mai ha avuto) mezzi a disposizione hanno perso tutto quello che si poteva perdere e magari anche qualcosa di più. Mai un risultato di prestigio: penso alla Scozia, umile e proletaria che riesce a battere il SudAfrica con un impegno assoluto e una mentalità comunque vincente che sembra essere quello che davvero manca agli Italiani. È vero che con l'Australia abbiamo fatto il nostro bel compitino, ma forse la domanda vera dovrebbe essere pronunciata e bruciare: c'è stato un solo istante in cui abbiamo pensato di poter battere i Wallabies? In campo per limitare i danni, come sempre. Veramente difficile pensare che ci sia qualcosa da salvare nell'operato di Mallet e del suo team. La squadra azzurra resta senza identità, senza mentalità. Il mattoncino messo su sabato a Firenze dovrebbe essere lì da mesi e mesi. E trovarsi anche in compagnia di altri mattoncini. E invece la sensazione è che ogni volta si ricominci da zero. Perfino che si debba partire da un po' più lontano dell'ultima volta. Una strategia del gambero francamente imbarazzante. Dunque non sarà una mezza partita, una partita di riserva quella che andrà in scena tra Italia e Fiji. C'è molto in gioco, anche se attendersi responsi definitivi è mera utopia. Bisogna aggiungere che c'è perfino l'impressione che qualcuno gufi contro perché Mallet e i suoi o li cacci ora a 10 mesi dai mondiali o te li devi tenere fino ad allora. Siamo ridotti proprio con i tacconi sul culo.
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