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[RUGBYLIST] Referendum Gazzettino: Castro il migliore

VolpeFast volpe_angelo a fastwebnet.it
Lun 3 Gen 2011 18:15:01 CET


 

 

Castrogiovanni re
Mirco Bergamasco
e Zanni sul podio

 

Lunedì 3 Gennaio 2011,  

Il pilone del Leicester Martin Leandro Castrogiovanni succede a Sergio
Parisse, vittima dell’infortunio, come giocatore dell’anno nel refendum
promosso dal "Gazzettino" fra gli allenatori di Eccellenza e di Celtic
League. Ecco come hanno votato i tecnici.

      FRANCO SMITH (Benetton Treviso): «Primo Martin Castrogiovanni: in gran
forma, campione d'Inghilterra, sarebbe decisivo in ogni squadra. Dopo scelgo
Quintin Geldenhuys, giocatore consistente che ha ben figurato anche con i
Barbarians. Quindi Mirco Bergamasco un esempio per la forza di volontà nel
diventare calciatore: io che calciavo so quanto sia difficile reggere la
pressione. Mi ha sorpreso. Quindi Santiago Dellapè e Andrea Lo Cicero».

      ROWLAND PHILLIPS (Aironi): «Primo Castrogiovanni, forse il miglior
pilone destro al mondo, poi Alessandro Zanni autore di un'ottima stagione in
Nazionale e nel club, quindi Lo Cicero, Mirco Bergamasco e Tommaso Benvenuti
rivelazione del 2010».

      FILIPPO FRATI (Crociati Parma): «Sul gradino più alto Lo Cicero:
grande stagione col Racing e riconquista della maglia azzurra. A Parigi è
maturato come pilone, aggiungendo sostanza all’effervescenza. Secondo,
Antonio Pavanello: giocatore importante, tricolore a Treviso e capitano
perfetto in Celtic senza accusare il salto. Quindi, nell'ordine, Tito
Tebaldi per il rendimento in campionato e Sei Nazioni, Mirco Bergamasco e
Stefan Basson».

      POLLA ROUX (FemiCz Rovigo): «1. Benvenuti, uno dei pochi italiani che
mi hanno impressionato quest’anno. Possiede un veloce cambio di passo,
accelerazione, mi ha stupito il modo in cui ha rotto la linea di difesa
contro il Leicester. 2. Billy Ngawini, apertura del Prato, sa attaccare la
linea e difendere molto bene 3. Tobias Botes, è giocatore che dà ritmo,
attacca le prime guardie, sa mettere la difesa in difficoltà. Poi Edoardo
Gori e Paul Derbyshire».

      PASQUALE PRESUTTI (Petrarca Padova): «Castrogiovanni, è fra i primi
cinque piloni al mondo, può giocare ovunque per le sue qualità. Poi Mauro
Bergamasco, giocatore sulla cresta dell’onda da oltre 11 anni: non è facile
essere così continui ad alto livello. Terzo il fratello Mirco che prosegue
benissimo una carriera ricca di soddisfazioni, è versatile e si è scoperto
nel ruolo di calciatore. Infine Derbyshire e Rima Wakarua, atleta di cui
nessuno parla, ma che segna 250-300 punti e una decina di mete l’anno».

      ANDREA DE ROSSI (Cavalieri Prato): «Castrogiovanni su tutti, come
leader della mischia azzurra dominatrice nel Sei Nazioni e di quella del
Leicester campione inglese. Mirco Bergamasco per il gran lavoro che c’è
dietro alla sua conversione non sporadica a calciatore, compito nel quale ha
raggiunto alti livelli di consapevolezza. Kris Burton, un giocatore
completo, con carattere e tecnica individuale, grazie a lui Treviso ha
centrato le prime vittorie in Celtic. Poi Massimiliano Ravalle e
Geldenhuys».

      ROLAND DE MARIGNY (GranDucato): «Il mio oscar personale va a Zanni,
giocatore di grande qualità che non ha fatto rimpiangere Parisse nel Sei
Nazioni e ha mostrato un ottimo rendimento, anche in touche, in Celtic
League. Alle sue spalle Mirco Bergamasco, che ha lavorato sodo aggiungendo
al suo profilo quello di calciatore decisivo dalle percentuali altissime.
Quindi Luke McLean, Robert Barbieri e Benvenuti».

      DANIE DE VILLIERS (Futura Park Roma): «Benvenuti ha avuto una seconda
parte di stagione magica. Forte con la palla in mano, ha linee di corsa
intelligenti e comprensione del gioco. Gori giocando la prima partita
dell’anno in quel modo con l’Italia ha dimostrato abilità e forza mentale.
Mi hanno impressionato passaggio e capacità decisionale. Poi Claudio
Mannucci della Lazio e Ngawini del Prato».

      UMBERTO CASELLATO (Marchiol Mogliano): «Derbyshire, un giovane a cui
do la palma del migliore, anche come sprone per migliorarsi ulteriormente.
E’ talentuoso e intelligente sotto il profilo tecnico e tattico. Secondo
Zanni, migliorato costantemente negli ultimi anni. Castrogiovanni, fisico e
potenza indiscutibile. Poi Bergamirco e Basson».

      VICTOR JIMENEZ (Mantovani Lazio): «Castrogiovanni è un caposaldo della
mischia azzurra; dimostra grande "spiritualità" sportiva e attaccamento alla
Nazionale. Mirco ha risolto un grosso problema all’Italia riconvertendosi
calciatore con tale rendimento internazionale. Derbyshire capisce di rugby,
lo sa giocare, è presente in tutte le fasi di gioco. Completo la cinquina
con Benvenuti e Basson».

      MASSIMO DI MARCO (L’Aquila): «Zanni su tutti per la continuità e la
qualità dimostrate nell’arco di tutta la stagione. Antonio Pavanello per la
consistenza: pochi fronzoli, quantità e qualità a livelli industriale. Idem
Castrogiovanni, terzo. Poi Ludovico Nitoglia e Mc Lean».

      MAURO MARCUGLIA (Casinò di Venezia): «1. Mirco Bergamasco, giocando
all’estero ha migliorato le proprie capacità ogni stagione 2. Zanni, ha
dimostrato notevole crescita tecnico-tattica, capacità di apprendimento e
duttilità, sapendosi prendere responsabilità sul campo. 3. Lo Cicero per
come ha saputo riproporsi a livello internazionale, nel Racing Parigi e con
l’Italia. Infine Gareth Krause, che sa fare la differenza in campo, e
Ngawini, giocatore completo».

      A cura di

     

      Antonio Liviero,

     

      Ivan Malfatto e Alice Sponton

 

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