R: [RUGBYLIST] play off provocazioncina

[VolpeFast]

E come dimenticare, in tema di beffa finale ai play off, la vittoria de
L’Aquila al Plebiscito di Padova sulla corazzata Milan in non ricordo più
quale anno (metà anni 90?).

Personalmente feci un tifo bestiale per gli aquilani… erano i più sfavoriti
nel pronostico contro i dominatori milanesi della regular season.

La storia insegna: mai dare nulla di scontato in una finale secca. A Rovigo
quest’anno non ne hanno tenuto conto per nulla programmando in anticipo
anche i festeggiamenti per lo scudetto e sono rimasti beffati dal Petrarca. 

Non mi dispiace neanche un po’…………………………… ;-)))))

 

angelo

 

 

Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]
Per conto di Gian Domenico Mazzocato
Inviato: mercoledì 1 giugno 2011 17:43
A: RUGBYLIST
Oggetto: [RUGBYLIST] play off provocazioncina

 

 

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GIAN DOMENICO MAZZOCATO
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Questione vecchia. 

Nata coi play off stessi. 

Ricordo bene i tempi di MILANO IMPERANS. 

E ricordo bene quello che mi diceva il buon Maffi: ma sai noi abbiamo paura.
Guidi tutto il campionato senza perdere una partita e poi ti giochi tutto in
una finale secca. E se qualcosa va male? Se troviamo la giornata storta?

Inoppugnabile.

Ma i play off sono la sostanza dello sport moderno, il loro modo di essere. 

Non vince chi offre il rendimento medio migliore durante una stagione. Vince
chi sa arrivare nelle migliori condizioni alla fase fonale.

E sa "usare" il campionato come una strada, un percorso.

Bene o male?

Difficile dire, ma è certo che l'interesse aumenta.

Ricordo una finale veronese tra Milano e Treviso (arbitrò in maniera
straordinaria l'amico Lombardi, al di qua e al di là di ogni pregiudizio e
di ogni sudditanza): Treviso, già battuto nel pronostico (era targato
Villepreux, però!) all'ultimo momento dovette rinunciare a Troncon colpito
da una febbre ammazzacavallo e diede la maglia numero 9 a Ivan Francescato.

Beh, lì si videro le risorse morali costruite in tutto un campionato. Il
grande Pierrot congedò i suoi ragazzi prima che uscissero sul terreno
dicendo semplicemente: fate quello che avete imparato a fare e non abbiate
paura di nulla.

Beh, i play off (o comunque una formula che preveda uno "spariglio" finale
tra prima e seconda) hanno una marcia in più.

Un abbraccio a tutti 

gian domenico

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