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R: [RUGBYLIST] E il gioco al piede?

VolpeFast volpe_angelo a fastwebnet.it
Lun 20 Giu 2011 13:20:04 CEST


Aggiungerei anche un’altra considerazione che mi è balzata agli occhi
vedendo da vicino i giocatori durante questi mondiali. Se si dovessero
applicare i criteri di “dimensioni e peso” che piacciono tanto alla nostra
FIR, probabilmente una buona parte dei giocatori di quasi tutte le nazionali
presenti dovrebbero restare a casa. Accanto ai “colossi” già ben strutturati
e sviluppati c’è infatti una quantità di piccoletti e magrolini che però
giocano benissimo. Che ci sia qualcosa di drammaticamente sbagliato nel
selezionare i nostri giovani in base alla corporatura piuttosto che al
talento e alle capacità? 

Mi pare che l’argomento meriti qualche riflessione.

 

angelo

 

Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]
Per conto di paolo.valbusa a libero.it
Inviato: lunedì 20 giugno 2011 08:41
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] E il gioco al piede?

 

Ciao a tutti,

non mi addentrerò in una disamina tecnica sul campionato disputato fino a
qui dall'Italia, c'è chi l'ha già fatto in list e con grande competenza.
Per me resta attuale quanto scritto da Luciano Ravagnani una trentina d'anni
fa (considerazioni che fece, se non ricordo male, dopo aver visto una
partita di minirugby in Nuova Zelanda): i nostri settori giovanili
(Accademie federali comprese) continuano a sfornare più giocatori di rugby
che rugbisti; con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.

Mi preme, però, sottolineare un fatto che balza subito agli occhi vedendo
le prestazioni degli azzurri (in verità , ne balzano agli occhi molti ma io
fisso la mia attenzione su questo): avete notato l'assenza totale del gioco
al piede nel repertorio tecnico della nostra nazionale? Non parlo solo delle
(importantissime) prodezze balistiche dalla piazzola (Goosen, il n. 10 del
Sud Africa, ha centrato i pali dell'Inghilterra da 60 metri!) ma anche dei
calci tattici per il guadagno di terreno, dei calci a seguire, di quelli ad
incrociare, ecc. Niente! Zero assoluto (o quasi). Il calcio di liberazione
per noi è l'extrema ratio: quando non si sa cosa fare con il pallone in
mano, lo si calcia (ma non si bene dove). 

Calcio di liberazione: mai termine ha avuto un significato più pregnante.
Ci si libera della palla e si tira un gran respito di sollievo.

Buona giornata,

Paolo

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