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R: [RUGBYLIST] E il gioco al piede?

Luca Bonisoli qso a libero.it
Lun 20 Giu 2011 13:55:42 CEST


Recupero dall'amico inglese della mia squadra questa informazione:

Lewis Jones 1.73m 73kg Scrumhalf
Matthew Morgan 1.73m 74kg Flyhalf

(Essendo io della dimensione esatta di Jones, ed essendo messo lì a 9, 
non posso che sentirmi in "sintonia" :D :D)

Sono le persone, gli uomini, a fare le cose, ma non attraverso il loro 
"calibro". Sarebbe idiota sostenerlo anche da un punto di vista 
scientifico: se mamma natura avesse creduto nel progetto altezza, ci 
avrebbe fatti tutti grossi come ciriole, e Tonga sarebbe campione del 
mondo di rugby.

Ma minchia, c'è posto per tutti nel rugby: una selezione eugenetica è 
perdente in natura, figuriamoci da noi.

Bah e ribbahh!!!

luca momia bonisoli

Il 20/06/2011 13.20, VolpeFast ha scritto:
> Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
> __________________________________________
>
>
> Aggiungerei anche un'altra considerazione che mi è balzata agli occhi 
> vedendo da vicino i giocatori durante questi mondiali. Se si dovessero 
> applicare i criteri di "dimensioni e peso" che piacciono tanto alla 
> nostra FIR, probabilmente una buona parte dei giocatori di quasi tutte 
> le nazionali presenti dovrebbero restare a casa. Accanto ai "colossi" 
> già ben strutturati e sviluppati c'è infatti una quantità di 
> piccoletti e magrolini che però giocano benissimo. Che ci sia qualcosa 
> di drammaticamente sbagliato nel selezionare i nostri giovani in base 
> alla corporatura piuttosto che al talento e alle capacità?
>
> Mi pare che l'argomento meriti qualche riflessione.
>
> angelo
>
> *Da:*rugbylist-bounces a rugbylist.it 
> [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] *Per conto di 
> *paolo.valbusa a libero.it
> *Inviato:* lunedì 20 giugno 2011 08:41
> *A:* rugbylist a rugbylist.it
> *Oggetto:* [RUGBYLIST] E il gioco al piede?
>
> Ciao a tutti,
>
> non mi addentrerò in una disamina tecnica sul campionato disputato 
> fino a qui dall'Italia, c'è chi l'ha già fatto in list e con grande 
> competenza. Per me resta attuale quanto scritto da Luciano Ravagnani 
> una trentina d'anni fa (considerazioni che fece, se non ricordo 
> male, dopo aver visto una partita di minirugby in Nuova Zelanda): i 
> nostri settori giovanili (Accademie federali comprese) continuano a 
> sfornare più giocatori di rugby che rugbisti; con le conseguenze che 
> sono sotto gli occhi di tutti.
>
> Mi preme, però, sottolineare un fatto che balza subito agli occhi 
> vedendo le prestazioni degli azzurri (in verità , ne balzano agli 
> occhi molti ma io fisso la mia attenzione su questo): avete notato 
> l'assenza totale del gioco al piede nel repertorio tecnico della 
> nostra nazionale? Non parlo solo delle (importantissime) prodezze 
> balistiche dalla piazzola (Goosen, il n. 10 del Sud Africa, ha 
> centrato i pali dell'Inghilterra da 60 metri!) ma anche dei calci 
> tattici per il guadagno di terreno, dei calci a seguire, di quelli ad 
> incrociare, ecc. Niente! Zero assoluto (o quasi). Il calcio di 
> liberazione per noi è l'/extrema ratio/: quando non si sa cosa fare 
> con il pallone in mano, lo si calcia (ma non si bene dove).
>
> Calcio di liberazione: mai termine ha avuto un significato più 
> pregnante. Ci si libera della palla e si tira un gran respito di sollievo.
>
> Buona giornata,
>
> Paolo
>
>
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