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R: Re: I: I: R: [RUGBYLIST] E il gioco al piede?

tonotto a libero.it tonotto a libero.it
Mar 21 Giu 2011 11:02:30 CEST


e cmq anche adesso il primo criterio è fisico, poi c'è valutazione sui principi (avanza o no sull'1vs1) e poi la comprensione nell'essenza.questo è certo. mi piacerebbe sapere poi chi erano i 100 e poi i 70 e quanti sono sopravvissuti, io ne conosco uno personalmente, e (1,92) nel corso degli anni è stato trasformato da 2à-3à bella a vedersi nel correre, a orso inquartato e pilone, poi pessima prestazione nelle 2 partite del VI naz e addio nazionale.saluti ovaliRM


----Messaggio originale----

Da: qso a libero.it

Data: 21/06/2011 10.54

A: <rugbylist a rugbylist.it>

Ogg: Re: I: I: R: [RUGBYLIST] E il gioco al piede?





  
  
    Gli effetti si, sono in vigore......

    

    

    Il 21/06/2011 10.52, Salvatore Messina ha scritto:
    
      Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
__________________________________________

      

      
      

      -->
      
        Ma è del 2006!!!!
        Un progetto triennale che è scaduto 2 anni fa. Siamo sicuri
          che sia ancora in vigore?

           
        PEACE &amp; LOVE &amp; PLAY RUGBY

        

        Salvatore Messina
          

          
          

            ----- Messaggio inoltrato -----

                Da: Luca
                Bonisoli <qso a libero.it>

                A:
                rugbylist a rugbylist.it

                Inviato:
                Mar 21 giugno 2011, 10:17:15

                Oggetto:
                Re: I: R: [RUGBYLIST] E il gioco al piede?

              

              Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby

              __________________________________________

              
              Riporto qui:

              

              http://www.comunicati.net/comunicati/sport/rugby/19191.html

              

              

              RUGBY NOTIZIE a cura dell'Ufficio Stampa FIR

              

              Roma, 19 gennaio 2006

              

              AVVIATO IL PROGETTO ‘’STATURA’’ (2a - 3a linee)

              OLTRE 100 I GIOVANISSIMI OVER 1,85cm

              Roma - E’ partito ufficialmente oggi a Roma il progetto
              “Statura”,

              un’operazione destinata alla formazione ad alto livello di
              seconde e

              terze linee, ruoli specialistici del Rugby per i quali è
              richiesta una

              statura elevata.

              Sono già stati identificati oltre 100 giovani fra i 14 ed
              i 16 anni

              alti più di 1,85 su cui impostare il lavoro di formazione
              triennale.

              Il progetto è stato definito in ogni particolare stamani
              nel corso di

              una riunione tecnico scientifica alla quale hanno preso
              parte da una

              lato le autorità scientifiche universitarie rappresentate
              dai docenti

              universitari Franco Merni (Dipartimento Valutazione
              Funzionale

              Università di Bologna), Renato Manno (Dipartimento di
              Valutazione

              Funzionale Università de L’Aquila) e Marco Valenti
              (Dipartimento

              Statistico Università de L’Aquila), dall’altro lo staff
              tecnico

              federale formato dal Prof. Luigi Donatiello, Coordinatore
              delle

              Nazionali Giovanili, dal Prof. Ivo Mazzucchelli
              (Responsabile

              Nutrizione Squadre Nazionali) e dal Prof. Pascal
              Valentini,

              Responsabile della Preparazione Fisica e fitness trainer
              della

              Nazionale Maggiore. A coordinare i lavori il Consigliere
              Federale

              Vincenzo De Masi, responsabile dei rapporti con le
              Università.

              Il Progetto Statura è diretto dal Prof. Pino Lusi,
              Coordinatore Tecnico

              Federale, con la collaborazione del Prof. Giampiero
              Granatelli

              dell’Università di Tor Vergata.

              Gli atleti selezionati verranno seguiti per tre anni sul
              piano

              dell’evoluzione morfologica, muscolare e metabolica da uno
              staff

              formato da membri delle Facoltà (dipartimento di
              valutazione motoria ed

              antropologica) e della Federazione.

              L’elenco dei 100 elementi forniti dei giusti requisiti è
              stato fornito

              dai tecnici provinciali e regionali della FIR. Il gruppo
              di lavoro al

              progetto farà un ulteriore selezione di 70 ragazzi che
              saranno

              sottoposti a test particolari. Si tratta delle prove messe
              a punto dal

              preparatore atletico azzurro Pascal Valentini con il
              supporto

              scientifico del Dipartimento Valutazione Funzionale
              dell’Università di

              Bologna.

              L’esito di questi test scremeranno ulteriormente il gruppo
              dei giovani

              a 30/35 elementi. A tutti questi giovani (classi
              ’89-’90-’91) verrà

              consigliato un programma di allenamento progressivo da
              effettuarsi in

              collaborazione con i tecnici delle relative società. Ogni
              3-4 mesi i

              ragazzi verranno di nuovo testati per verificare il lavoro
              svolto. Nel

              contempo i ragazzi saranno seguiti a livello
              motivazionale,

              nutrizionale ed attraverso contatti con le rispettive
              famiglie e club.

              Il progetto terminerà quando i ragazzi avranno raggiunto i
              17-19 anni.

              Coloro che fossero rimasti fuori dal progetto perché non
              superati i

              test o perché non selezionati in partenza potranno
              inserirsi nel

              progetto per il triennio successivo.

              Tutta l’attività allenante ed i test saranno monitorati

              scientificamente a livello universitario.

              

              

              __________________________________________

              Ufficio Stampa e Comunicazione

              Federazione Italiana Rugby

              Tel.             +39.06.45.21.31.12      

              Fax +39.06.45.21.31.87

              stampa a federugby.it

              www.federugby.it

              

              Stadio Olimpico - Curva Nord

              Foro Italico - 00194 Roma

              

              

              Il 21/06/2011 9.36, Salvatore Messina ha scritto:
              
                Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
__________________________________________

                

                
                

                
                  Ma questo famoso progetto "peso &amp; altezza"
                    dove si può rintracciare?
                  Grazie

                     
                  PEACE &amp; LOVE &amp; PLAY RUGBY

                  

                  Salvatore Messina
                    

                    
                    

                      ----- Messaggio
                          inoltrato -----

                          Da:
                          "ievoli a alice.it"
                          <ievoli a alice.it>

                          A:
                          rugbylist a rugbylist.it

                          Inviato:
                          Mar 21 giugno 2011, 09:22:16

                          Oggetto:
                          R: [RUGBYLIST] E il gioco al piede?

                        

                        Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby

                        __________________________________________

                        

                        Giustissima riflessione !! 

                        E' da un pò che ripeto che per fare il gioco che
                        la F.I.R. sta imponendo dalla base, attraverso i
                        nuovi allenatori, che sta creando, occorrono dei
                        giocatori preparati attleticamente in modo
                        diverso con capacità coordinative e con tanta
                        esperienza di gioco, che gli permetta di essere
                        veloci nella corsa, nelle scelte e nella capità
                        di sopportare la fatica fisica. Pertanto mi
                        sembra sciocco voler selezionare dei giocatori
                        secondo parametri di altezza e corporatura,
                        magari dotati anche di buona tecnica
                        individuale, che però non hanno le capacità
                        attletiche di sviluppare un gioco così detto
                        moderno. A mio avviso, pertanto, sarebbe
                        opportuno far giocare chi è in grado di
                        sviluppare un gioco veloce e dinamico,
                        indipendentemente dalla loro morfologia,
                        nell'attesa di allargare la base di ragazzi
                        praticanti e di poter ottenere in futuro dei
                        giocatori che rientrano nei parametri nazionali.

                        Con affetto

                        Antonio Ievoli

                        Fortitudo Euritmica rugby

                        Marigliano (NA)

                         ----Messaggio originale----

                          Da: volpe_angelo a fastwebnet.it

                          Data: 20-giu-2011 13.20

                          A: <rugbylist a rugbylist.it>

                          Ogg: R: [RUGBYLIST] E il gioco al piede?

                          

                          -->
                          
                            Aggiungerei
                                anche un’altra considerazione che mi è
                                balzata agli occhi vedendo da vicino i
                                giocatori durante questi mondiali. Se si
                                dovessero applicare i criteri di
                                “dimensioni e peso” che piacciono tanto
                                alla nostra FIR, probabilmente una buona
                                parte dei giocatori di quasi tutte le
                                nazionali presenti dovrebbero restare a
                                casa. Accanto ai “colossi” già ben
                                strutturati e sviluppati c’è infatti una
                                quantità di piccoletti e magrolini che
                                però giocano benissimo. Che ci sia
                                qualcosa di drammaticamente sbagliato
                                nel selezionare i nostri giovani in base
                                alla corporatura piuttosto che al
                                talento e alle capacità? 
                            Mi pare
                                che l’argomento meriti qualche
                                riflessione.
                              
                            angelo
                              
                            Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it
                                [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]
                                Per conto di paolo.valbusa a libero.it

                                Inviato: lunedì 20 giugno 2011
                                08:41

                                A: rugbylist a rugbylist.it

                                Oggetto: [RUGBYLIST] E il gioco
                                al piede?
                            

                            Ciao a
                              tutti,
                            non mi
                              addentrerò in una disamina tecnica sul
                              campionato disputato fino a qui
                              dall'Italia, c'è chi l'ha già fatto in
                              list e con grande competenza. Per me resta
                              attuale quanto scritto da Luciano
                              Ravagnani una trentina d'anni fa
                              (considerazioni che fece, se non ricordo
                              male, dopo aver visto una partita di
                              minirugby in Nuova Zelanda): i nostri
                              settori giovanili (Accademie federali
                              comprese) continuano a sfornare più
                              giocatori di rugby che rugbisti; con le
                              conseguenze che sono sotto gli occhi di
                              tutti.
                            Mi
                              preme, però, sottolineare un fatto che
                              balza subito agli occhi vedendo le
                              prestazioni degli azzurri (in verità , ne
                              balzano agli occhi molti ma io fisso la
                              mia attenzione su questo): avete notato
                              l'assenza totale del gioco al piede nel
                              repertorio tecnico della nostra nazionale?
                              Non parlo solo delle (importantissime)
                              prodezze balistiche dalla piazzola
                              (Goosen, il n. 10 del Sud Africa, ha
                              centrato i pali dell'Inghilterra da 60
                              metri!) ma anche dei calci tattici per il
                              guadagno di terreno, dei calci a seguire,
                              di quelli ad incrociare, ecc. Niente! Zero
                              assoluto (o quasi). Il calcio di
                              liberazione per noi è l'extrema ratio:
                              quando non si sa cosa fare con il pallone
                              in mano, lo si calcia (ma non si bene
                              dove). 
                            Calcio
                              di liberazione: mai termine ha avuto un
                              significato più pregnante. Ci si libera
                              della palla e si tira un gran respito di
                              sollievo.
                            Buona
                              giornata,
                            Paolo
                          
                          

                        
                        

                      
                    
                  
                
                
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