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Re: Reply: RI: [RUGBYLIST] rugby ed età

Marcello Mica marcello.mica a gmail.com
Mar 24 Maggio 2011 15:26:54 CEST


Tanu san, questa cosa fa molto onore all'Italia e ai suoi metodi di
controllo preventivo però devo anch'io associarmi alla considerazione mossa
da Marco Santucci aggiungendo la mia considerazione personale.

Premesso che é importante essere scrupolosi e precisi, specie in
quest'ambito, perché non lasciare aperta la porta a chi vuol giocare (e se
la sente) rendendo obbligatori degli esami più scrupolosi, magari a carico
del giocatore?
Cavoli, io ho 46 anni e nella mia 'scarsezza di giocatore' pagherei oro per
calcare ancora il campo. Sono allenato, gioco in allenamento con la mia
squadra e gioco seriamente, mica al tocchetto. Come me tanti altri amici
che, pur avendo raggiunto persino il 50mo li vedo correre come siluri (e
guaire dietro la recinzione del campo per il desiderio di esserci)

meditazioni di un pastor errabondo...
Cordialmente


Il giorno 23 maggio 2011 11:14, Gaetano Palmiotto <
gaetano.palmiotto a fastwebnet.it> ha scritto:

> Squadre e aziende di rugby in Italia -
> http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
> __________________________________________
>
> Marco,
> pur capendo le tue motivazioni, vorrei solo puntualizzare che all'estero i
> controlli medici sono praticamente inesistenti. Tre anni fa a Monza arrivò
> un giocatore scozzese (che all'epoca aveva 26 anni) che non aveva MAI fatto
> una visita medico-sportiva nonostante giocasse nella Serie B scozzese,
> tant'è che gli fu trovato un problemino al cuore (di quelli non gravi e
> gestibili). Nei paesi anglosassoni c'è - purtroppo - un numero molto più
> alto (in proporzione) di giocatori deceduti sui campi per problemi di salute
> non rilevati per mancanza di screening preventivi.
> Se l'Italia è arretrata in moltissimi campi, nel settore sport, salute e
> prevenzione è invece all'avanguardia nel mondo e sono molti i paesi che si
> ispirano all'Italia come esempio.
> Detto ciò, concordo che a fronte di un certificato medico sportivo, l'età
> si può innalzare; ma sul discorso controlli nei paesi stranieri, ti
> garantisco che non sono poi così bravi.
>
>
>
>
>
>
> ---------- Messaggio inoltrato ----------
> From: marco Santucci <sanmarcorugby a gmail.com>
> To: rugbylist a rugbylist.it
> Date: Mon, 23 May 2011 10:51:42 +0200
> Subject: [RUGBYLIST] rugby ed età
> Squadre e aziende di rugby in Italia -
> http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
> __________________________________________
>
>
> Ho trovato questo articolo sul Bloggatore : avete risposte in merito ?
> In Italia un *rugbista smette di essere tale a 42 anni*. Già, a quell'età
> deve *appendere gli scarpini al chiodo*, che sia in ottima forma o meno.
> E' una *regola* decisa dalla *Federazione Italiana Rugby*. Ed è una *regola
> assurda*. Talmente assurda che *nel resto dell'Europa ovale non esiste*.
> E, infatti, in *Inghilterra *c'è un *pilone di 70 anni*!
>
> <http://rugby1823.blogosfere.it/images/rugby_world_01.jpg> Dalla Scozia
> all'Inghilterra, dalla Francia al Galles fino all'Irlanda. In tutto l'Europa
> ovale non vi sono limiti legali per smettere di giocare. Se c'è il
> certificato medico che attesta che il giocatore può giocare, allora può
> continuare. Senza problemi. Senza dover dire addio alla propria passione,
> potendo dare il suo contributo d'esperienza ai più giovani. E se chiedi a un
> dirigente scozzese se loro hanno un limite d'età, beh, la risposta sono due
> occhi sgranati e lo sguardo di chi si chiede se tu sia pazzo.
> Da noi, invece, no. La Federazione italiana è l'unica che pone un limite
> d'età per chi vuole giocare a rugby. Perché? Non vi sono motivazioni mediche
> reali per questa scelta, visto che annualmente i rugbisti devono avere il
> nullaosta medico per scendere in campo e, quindi, se non sono idonei vengono
> fermati, a 20 anni come a 40. Non ci sono motivazioni di alcun genere,
> tranne la follia burocratica della nostra Federazione. La Fir, con la sua
> politica sulle categorie giovanili, già allontana tanti ragazzini dal rugby,
> quando si trovano a dover giocare in categorie con ragazzi troppo più grandi
> di loro. E allontana tanti rugbisti che a 42 anni devono smettere. E che,
> invece, potrebbero ancora dare tanto alla palla ovale.
> Come dà John Goldman, arzillo settantenne che ancora oggi gioca a rugby. E
> non in una squadra old, ma in un campionato minore inglese. Gioca nel Mill
> Hill e la sua storia viene raccontata nel numero attualmente in edicola di
> *World Rugby <http://www.rugbyworld.com/>*, il più importante mensile di
> rugby al mondo (grazie a Stefo per la segnalazione!). Non contento, nonno
> John non si limita a pascolare sul campo, magari come estremo o all'ala. No,
> lui fa il pilone e in campo si fa valere. Ma, vabbé, siamo in Inghilterra.
> Cosa volete che ne capiscano i british di rugby! Meglio da noi, dove a 42
> anni si va in pensione!
>
> Link della notizia :
> http://rugby1823.blogosfere.it/2011/05/affari-italiani---giocare-a-rugby-a-70-anni.html
> -M*arco Santucci*
>
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