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R: I: R: Reply: RI: [RUGBYLIST] rugby ed età

ilfalco7 a libero.it ilfalco7 a libero.it
Mer 25 Maggio 2011 15:24:17 CEST


incredibile per una volta anzi per la seconda mi trovo d accordo con Salvatore.......:-)

ma sarò malato??

hhehehe ovviamente per Salvatore è una battuta !!!

Non essere in accordo è l'essenza della dialettica e della diversità.

Per fortuna che ancora esiste.

IlFalco


----Messaggio originale----
Da: totorugby a yahoo.it
Data: 25/05/2011 12.31
A: <rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: I: I: R: Reply: RI: [RUGBYLIST] rugby ed età

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 PEACE &amp; LOVE &amp; PLAY RUGBY


Salvatore Messina




----- Messaggio inoltrato -----
Da: Salvatore Messina <totorugby a yahoo.it>
A: rugbylist a rugbylist.it
Inviato: Mer 25 maggio 2011, 10:00:18
Oggetto: I: R: Reply: RI: [RUGBYLIST] rugby ed età





Ci sono ‘ragazzi’ degli old che per fermarli gli devi sparare (vedi Umberto Bonaccorsi)
 
La discriminante, secondo me, non è la forma fisica ma la presenza mentale applicata all'atto sportivo.
Questo è il principale motivo per cui ad una certa età è "consigliabile" passare ad una categoria appropriata, sopratutto per quei giocatori con un fisico ancora prestante, con regole che limitano la "irruenza" dei giocatori. Che poi in molti tornei old, sopratutto nel nostro paese, non si applichino le regole old è un altro discorso.
In serie C ci sono prevalentemente neofiti e ragazzi giovani e confrontarli con giocatori "di lungo corso" con il fisico temprato da molte battaglie ma una mente poco elastica non è salutare. Almeno non nel 2011... magari nel medioevo era una forma di addestramento per selezione naturale.... PEACE &amp; LOVE &amp; PLAY RUGBY


Salvatore Messina




----- Messaggio inoltrato -----
Da: Marcello Mica <marcello.mica a gmail.com>
A: rugbylist a rugbylist.it
Inviato: Mer 25 maggio 2011, 09:14:42
Oggetto: R: Reply: RI: [RUGBYLIST] rugby ed età

Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
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XXXL, non ho parlato del gioco degli old, tantomeno usato termini quale dequalificante. 
 
La mia considerazione è orientata per quel pubblico che, come me amerebbe ancora calcare un campo di serie C.
Dove si può ancora dare qualcosa e non farsi troppo male.
 
Condivido ovviamente la tua considerazione sul “c’è un tempo per ogni cosa” e aggiungerei “ognuno ha il suo tempo”, non c’è vena polemica credimi. 
 
Faccio un esempio pratico: il giovedì la squadra degli ‘old’ del San Gregorio rugby si allena con noi.  Beh, dobbiamo chiedere di moderarsi AGLI OLD, oltre che per il timore che qualcuno possa farsi male in allenamento, anche per via della loro (hemm nostra) ‘aggressività’ nel gioco.
Ci sono ‘ragazzi’ degli old che per fermarli gli devi sparare (vedi Umberto Bonaccorsi)
 
Ma le mie sono solo estemporanee considerazioni di un vecchietto rancoroso che si ostina ad avere ragione… 
(però se domenica avessi potuto giocare…)
 
Ciao
Marcello
 
 


Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di VolpeFast
Inviato: martedì 24 maggio 2011 17:18
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: R: Reply: RI: [RUGBYLIST] rugby ed età
 
Non metto in dubbio la tua forma fisica e la voglia di giocare… ma secondo me c’è un tempo per ogni cosa e anche se ci si sente in perfetta salute forse viene comunque il momento di lasciar perdere. Ci si può divertire anche con le regole old, non ci trovo nulla di dequalificante. Nel mio piccolo ho giocato l’ultima partita qualche anno fa al Golden Oldies in Francia con i Petrarchi contro squadre australiane e sudafricane. Grande divertimento e grandissima soddisfazione. Cosa che neppure nel più fantastico dei miei sogni avrei potuto fare considerando le mie modeste capacità rugbystiche (di una volta…).
 
angelo
 
Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di Marcello Mica
Inviato: martedì 24 maggio 2011 15:27
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: Re: Reply: RI: [RUGBYLIST] rugby ed età
 
Tanu san, questa cosa fa molto onore all'Italia e ai suoi metodi di controllo preventivo però devo anch'io associarmi alla considerazione mossa da Marco Santucci aggiungendo la mia considerazione personale. 

Premesso che é importante essere scrupolosi e precisi, specie in quest'ambito, perché non lasciare aperta la porta a chi vuol giocare (e se la sente) rendendo obbligatori degli esami più scrupolosi, magari a carico del giocatore?
Cavoli, io ho 46 anni e nella mia 'scarsezza di giocatore' pagherei oro per calcare ancora il campo. Sono allenato, gioco in allenamento con la mia squadra e gioco seriamente, mica al tocchetto. Come me tanti altri amici che, pur avendo raggiunto persino il 50mo li vedo correre come siluri (e guaire dietro la recinzione del campo per il desiderio di esserci)

meditazioni di un pastor errabondo...
Cordialmente

Il giorno 23 maggio 2011 11:14, Gaetano Palmiotto <gaetano.palmiotto a fastwebnet.it> ha scritto:
Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
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Marco,
pur capendo le tue motivazioni, vorrei solo puntualizzare che all'estero i controlli medici sono praticamente inesistenti. Tre anni fa a Monza arrivò un giocatore scozzese (che all'epoca aveva 26 anni) che non aveva MAI fatto una visita medico-sportiva nonostante giocasse nella Serie B scozzese, tant'è che gli fu trovato un problemino al cuore (di quelli non gravi e gestibili). Nei paesi anglosassoni c'è - purtroppo - un numero molto più alto (in proporzione) di giocatori deceduti sui campi per problemi di salute non rilevati per mancanza di screening preventivi.
Se l'Italia è arretrata in moltissimi campi, nel settore sport, salute e prevenzione è invece all'avanguardia nel mondo e sono molti i paesi che si ispirano all'Italia come esempio.
Detto ciò, concordo che a fronte di un certificato medico sportivo, l'età si può innalzare; ma sul discorso controlli nei paesi stranieri, ti garantisco che non sono poi così bravi.






---------- Messaggio inoltrato ----------
From: marco Santucci <sanmarcorugby a gmail.com>
To: rugbylist a rugbylist.it
Date: Mon, 23 May 2011 10:51:42 +0200
Subject: [RUGBYLIST] rugby ed età
Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
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Ho trovato questo articolo sul Bloggatore : avete risposte in merito ?

In Italia un rugbista smette di essere tale a 42 anni. Già, a quell'età deve appendere gli scarpini al chiodo, che sia in ottima forma o meno. E' una regola decisa dalla Federazione Italiana Rugby. Ed è una regola assurda. Talmente assurda che nel resto dell'Europa ovale non esiste. E, infatti, in Inghilterra c'è un pilone di 70 anni! 

 Dalla Scozia all'Inghilterra, dalla Francia al Galles fino all'Irlanda. In tutto l'Europa ovale non vi sono limiti legali per smettere di giocare. Se c'è il certificato medico che attesta che il giocatore può giocare, allora può continuare. Senza problemi. Senza dover dire addio alla propria passione, potendo dare il suo contributo d'esperienza ai più giovani. E se chiedi a un dirigente scozzese se loro hanno un limite d'età, beh, la risposta sono due occhi sgranati e lo sguardo di chi si chiede se tu sia pazzo.
Da noi, invece, no. La Federazione italiana è l'unica che pone un limite d'età per chi vuole giocare a rugby. Perché? Non vi sono motivazioni mediche reali per questa scelta, visto che annualmente i rugbisti devono avere il nullaosta medico per scendere in campo e, quindi, se non sono idonei vengono fermati, a 20 anni come a 40. Non ci sono motivazioni di alcun genere, tranne la follia burocratica della nostra Federazione. La Fir, con la sua politica sulle categorie giovanili, già allontana tanti ragazzini dal rugby, quando si trovano a dover giocare in categorie con ragazzi troppo più grandi di loro. E allontana tanti rugbisti che a 42 anni devono smettere. E che, invece, potrebbero ancora dare tanto alla palla ovale.
Come dà John Goldman, arzillo settantenne che ancora oggi gioca a rugby. E non in una squadra old, ma in un campionato minore inglese. Gioca nel Mill Hill e la sua storia viene raccontata nel numero attualmente in edicola di World Rugby, il più importante mensile di rugby al mondo (grazie a Stefo per la segnalazione!). Non contento, nonno John non si limita a pascolare sul campo, magari come estremo o all'ala. No, lui fa il pilone e in campo si fa valere. Ma, vabbé, siamo in Inghilterra. Cosa volete che ne capiscano i british di rugby! Meglio da noi, dove a 42 anni si va in pensione! 

Link della notizia : http://rugby1823.blogosfere.it/2011/05/affari-italiani---giocare-a-rugby-a-70-anni.html
-Marco Santucci


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