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[RUGBYLIST] a proposito di Rovigo

Daniele Resini daresini a tin.it
Lun 30 Maggio 2011 15:18:13 CEST


Cari amici,
ogni tanto mi lascio "provocare" e intervengo. Riassumo per punti:
1 - Sabato ci sono state quattro finali(Magners, Premiership,  
Champions di calcio, Scudetto). L'unica finita a pugni è stata la  
nostra.
2 - Non è più tollerabile che un pubblico di una partita di rugby  
offenda sistematicamente gli avversari. Ci può stare anche qualche  
sfottò, qualche fischio o protesta, ma il "tifo" calcistico proprio  
no. La società va multata, o, al peggio, la partita sospesa, come  
persino il calcio impone nel caso di cori razzisti. Un collega  
fotografo è rimasto basito dalla vista di  un gruppo di ragazzi in  
maglia rossoblu che sventolavano da un balcone un cartello "Neri  
merda", slogan poi ritmato alla grande da gran parte della tribuna  
rodigina. Segnale di pessimo gusto, oltre che di coglioneria sportiva.
Ho capito che non siamo a Twickenham, o a Limerick, ma a tutto c'è un  
limite.
E pensare che i Rossoblu, intesi come squadra, mi stanno proprio  
simpatici. E pure a Rovigo ho molti amici. Per questo vi chiedo: a chi  
giova?
3 - Siparietto finale. Ve lo figurate Mercier, al tempo in cui giocava  
col Gloucester, che si infila sotto la tribune che ne so, dei  
supporter dei Saracens, a sventolare la bandiera del club? A parte che  
forse sarebbe stato applaudito, ma sicuramente non gli sarebbe passato  
per la testa. Forse è il clima dei club nostrani a generare  
comportamenti "ruspanti" anche nei più collaudati veterani.
Tanto meno, poi, qualche giocatore l'avrebbe aggredito con un  
comportamento gravisimo e, spero, sanzionabile. Sulle responsabilità  
di giocatori professionisti, avevo scritto cose analoghe dopo le  
sciagurata finale Benetton v Calvisano di qualche anno addietro. Vedo  
che siamo ancora li.
4 - I fischi a Dondi, sottolineati in modo un po' compiaciuto dalla  
stampa veneta. Addirittura, un giornalista li ha motivati sul  
Gazzettino col fatto che il rugby sia "forse troppo cambiato" nel  
lasso di tempo fra i due scudetti di Padova.
Certo, il nostro rugby è cambiato. E' colpa di Dondi? Si, diciamolo  
pure, è sempre colpa di Dondi. Soprattutto lo gridino i supporter  
rodigini, fra un fischio e l'altro, ricordandosi, magari, che se non  
fosse stato per la Fir, con finanziamenti anticipati proprio a Rovigo  
con cronometrica  precisione, la loro Società avrebbe ripetutamente,  
in questi anni, lasciato la scena. Altro che coreografie e fischi di  
contorno. Ricordino che molti club hanno usato il professionismo per  
piantare buchi finanziari senza fondo, pagando spropositi per  
giocatori stranieri spesso di terza scelta e mortificando i vivai. Si  
ricordino che, dopo molti anni di calo, solo quest'anno i tesserati  
della loro zona hanno ricominciato a crescere. Forse, la colpa di  
Dondi è stata quella di non commissariarli. Ricordino anche che furono  
i club all'unanimità a votale la Celtic, senza se e senza ma.
Mi è sempre piaciuto contestare i potenti. Ma ci deve essere qualche  
ragione generale e specifica: quale motivo, quale potere. Ma per i  
rodigini, per quanto riguarda Dondi, motivi non ne vedo proprio.  
Perché, allora, proprio a Rovigo lo fischiano? Per procura?
Per essere precisi, una colpa estrema, comunque, Dondi ce l'ha. Ci ha  
portati nel Sei nazioni, con buona pace di qualche altro giornalista.
Ma si sa: quando si parla di presidenti, gli italiani hanno poca  
memoria.
daniele resini


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