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[RUGBYLIST] la paura

Giovanni Ciraolo jxcira a tin.it
Sab 15 Ott 2011 23:28:16 CEST


La paura sicuramente fa giocare male, ed è verosimile, anche nei commenti post-match dei giocatori blu, che questa squadra dei galletti sia scesa veramente in campo con la paura nella pancia. Quando i sostegni non sono tempestivi, generalmente è la paura che fa il suo corso. Il problema, però, aldilà delle affinità elettive, è che sia in paura che in  attacco i francesi riescono a fare di ogni match una cosa sempre piuttosto diversa da quello precedente. Magari più brutta (Lièvremont ha definito la semifinale con il Galles la più brutta della storia del rugby mondiale: peraltro vorrei anche ricordare i francesi defraudati nel mondiale anni novanta in Sudafrica), ma comunque creano qualcosa di diverso, ed anche di molto diverso. Direi grossomodo che questo accade da Villepreux in poi. Ci sono grandi squadre che giocano invece in modo relativamente simile, sia quando vincono che quando perdono. Forse i francesi non meritano di vincere la WRC (però se facessero una grande finale tutti li osannerebbero, come al solito), ma si può dire che loro facciano di tutto per non perdere, persino con una difesa abbastanza rigida ma non per questo meno efficace. Quello che non possono sbagliare, generalmente non lo sbagliano. I francesi di oggi mi sembrano assomigliare al nostro calcio sotto Valcareggi: naturalmente tutti a parole erano contrari al catenaccio, e si stracciavano le vesti di fronte a questa creazione originata da un'Italia povera, ma la maggioranza dei tifosi implorava dentro di sé che Valcareggi continuasse a tempo indeterminato la sua missione! n.b.: a parte la Francia catenacciara, e visto che andiamo a caccia di una brillante apertura come fosse la fata morgana (per le mie lontane origini messinesi, dovrei conoscere questo fenomeno del miraggio sopra l'orizzonte che attraversa lo Stretto!), osserviamo un pò da vicino come è uscito un certo Morgan Parra, e cerchiamo, perdiana, anche noi di fare superare, una dopo l'altra, a qualche nostro giovane, le varie divisioni!
Giov.     
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