Questo sito è dedicato alla rugbylist, un ritrovo "virtuale" dove si incontrano centinaia di appassionati di rugby.
 

R: [RUGBYLIST] Mah!?!

antoniomangano1962 a libero.it antoniomangano1962 a libero.it
Ven 2 Set 2011 11:53:22 CEST


Sottoscrivo pienamente. 


----Messaggio originale----
Da: totorugby a yahoo.it
Data: 02/09/2011 11.13
A: "rugbylist a rugbylist.it"<rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: I: [RUGBYLIST] Mah!?!




La risposta/spiegazione la si può trovare in una lettera alla redazione del settimanale lameta e ivi pubblicata.


Il sacrosanto obbligo alle categorie giovanili ha evidenziato il male endemico del nostro sport, solo da noi però: il disinteresse pressoché totale verso i giovani. 
Giovanili raffazzonate per permettere alla prima squadra di non avere penalità, gestite da incompetenti dotati solo di buona volontà (ma non sempre e spesso lo fanno per senso di rivalsa personale), che pensano di essere dei nuovi messia di chissà quale religione/morale.


Tranne poche eccezioni (non sempre nemmeno nei club più quotati) manca capacità, programmazione e competenza.


I dati gonfiati dai tesserati degli enti scolastici, che parlano di ragazzi che non giocano nei campionati di categoria, sono veri (esperienza pluriennale personale) ma vanno anche letti come numeri e giocatori persi, sia dalla F.I.R. sia sopratutto dai club.


I premi e gli incentivi ci sono e per chi lavora con un programma finalizzato a risultati di sviluppo sono anche interessanti. Probabilmente qualcuno vorrebbe che la federazione contribuisse a fondo perduto con 10/15000 euro per ogni società che iscrive una giovanile. Costituire una società sportiva significa partecipare ad una competizione non solo tecnica ma anche di capacità gestionale. Se vinci in entrambi i casi sali di categoria, altrimenti arranchi a fondo classifica.


Insegnare il rugby non è un dovere morale. Se nel nostrol paesino si gioca solo a calcio pazienza. L'importante è che TUTTI i ragazzi di quel paese possano fare sport, anche se solo giocando a calcio. I valori del rugby (????) si possono anche insegnare facendo una passeggiata in bicicletta perché, se sono veri valori, sono universali e prescindono dalla pratica di uno sport.
 
PEACE &amp; LOVE &amp; PLAY RUGBY


Salvatore Messina


----- Messaggio inoltrato -----
Da: Alberto Soave <alberto.soave a gmail.com>
A: RUGBYLIST <rugbylist a rugbylist.it>
Inviato: Venerdì 2 Settembre 2011 10:31
Oggetto: [RUGBYLIST] Mah!?!

Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
__________________________________________


Trovo questo articolo online e, francamente, non capisco (vabbé, sono pilone...)
Alberto





Rovigo, 1 settembre 2011 - SONO STATI resi noti i dati relativi alle penalizzazioni che l’ufficio del Giudice Sportivo della Fir ha comminato alle società iscritte ai vari campionati. I numeri che scaturiscono dai comunicati riflettono il malessere del settore giovanile, particolarmente per under 14 e 16, e presentano un panorama poco rassicurante per il futuro del rugby italiano. Una situazione che ciecamente i più tendono a non vedere, o mascherare con continue manovre di cambiamenti che non fanno altro che creare problemi a chi, alla base, cerca di lavorare in maniera costruttiva.
L’ufficio del Giudice Sportivo ha irrogato complessivamente 920 punti di penalizzazione, da scontare nella stagione 2011/12, a 142 società. Così suddivisi: 844 punti a 128 sodalizi di serie C, 32 a 6 di B, 24 a 4 di A, 4 ad una squadra dell’Eccellenza (Prato) e pure 16 a 4 formazioni della serie A femminile. Numeri che lasciano alquanto perplessi, non fosse altro per lo stridente contrasto con le cifre fornite dalla Fir in merito al numero di tesserati. Si parla di 89837 iscritti, 71595 dei quali giocatori, con un incremento stratosferico del 40% nell’ultimo quinquennio. Ma se realmente questi sono i numeri, come si spiega l’oramai cronica difficoltà da parte dei club a rispettare le varie obbligatorietà previste dai regolamenti federali? Al termine della stagione è stato operato un taglio importante, che si è tentato di mascherare riesumando l’under 23. In realtà non ci sono numeri per fare l’under 20, ed ecco che si è pensato bene di vestire con tale nome una under 17 e mezzo, fatto questo che chi scrive aveva già previsto alla fine degli anni 90.
Non sarebbe forse meglio dare una lettura diversa alle cifre, tagliando il numero degli iscritti agli enti scolastici, atleti che durano il tempo dei campionati studenteschi? E che sia così lo dimostra il fatto che l’under 20 del Rovigo dovrà giocare il barrage per l’Eccelenza, diritto che aveva già conquistato al termine della scorsa stagione. Non sarebbe forse ora di smetterla con la scure del giudice sportivo, che ogni estate cala impietosa sulla testa di chi ha provato a mettere assieme 20 ragazzini, sfidando il disagio economico e la concorrenza degli altri sport, a volte più attrezzati nel reclutamento? Non sarebbe più costruttivo cercare di premiare chi riesce a mettere in campo le varie categorie, in modo concreto e non con ingressi gratuiti al Flaminio? Sarebbe sostanzialmente ora che si pensasse ad un concreto piano di sostegno economico per dare vigore al settore mini rugby e giovanile, fornendo alle società i mezzi necessari per portare avanti un serio progetto. Pare che il prossimo obiettivo della Federazione è quello del tetto dei centomila tesserati. Ma come si pensa di concretizzare tali numeri. Forse con il nuovo progetto che prevede il coinvolgimento degli oratori?
_______________________________________________
Gestisci la tua iscrizione
http://www.rugbylist.it/mailman/options/rugbylist    


Trovo questo articolo online e, francamente, non capisco (vabbé, sono pilone...)
Alberto





Rovigo, 1 settembre 2011 - SONO STATI resi noti i dati relativi alle penalizzazioni che l’ufficio del Giudice Sportivo della Fir ha comminato alle società iscritte ai vari campionati. I numeri che scaturiscono dai comunicati riflettono il malessere del settore giovanile, particolarmente per under 14 e 16, e presentano un panorama poco rassicurante per il futuro del rugby italiano. Una situazione che ciecamente i più tendono a non vedere, o mascherare con continue manovre di cambiamenti che non fanno altro che creare problemi a chi, alla base, cerca di lavorare in maniera costruttiva.
L’ufficio del Giudice Sportivo ha irrogato complessivamente 920 punti di penalizzazione, da scontare nella stagione 2011/12, a 142 società. Così suddivisi: 844 punti a 128 sodalizi di serie C, 32 a 6 di B, 24 a 4 di A, 4 ad una squadra dell’Eccellenza (Prato) e pure 16 a 4 formazioni della serie A femminile. Numeri che lasciano alquanto perplessi, non fosse altro per lo stridente contrasto con le cifre fornite dalla Fir in merito al numero di tesserati. Si parla di 89837 iscritti, 71595 dei quali giocatori, con un incremento stratosferico del 40% nell’ultimo quinquennio. Ma se realmente questi sono i numeri, come si spiega l’oramai cronica difficoltà da parte dei club a rispettare le varie obbligatorietà previste dai regolamenti federali? Al termine della stagione è stato operato un taglio importante, che si è tentato di mascherare riesumando l’under 23. In realtà non ci sono numeri per fare l’under 20, ed ecco che si è pensato bene di vestire con tale nome una under 17 e mezzo, fatto questo che chi scrive aveva già previsto alla fine degli anni 90.
Non sarebbe forse meglio dare una lettura diversa alle cifre, tagliando il numero degli iscritti agli enti scolastici, atleti che durano il tempo dei campionati studenteschi? E che sia così lo dimostra il fatto che l’under 20 del Rovigo dovrà giocare il barrage per l’Eccelenza, diritto che aveva già conquistato al termine della scorsa stagione. Non sarebbe forse ora di smetterla con la scure del giudice sportivo, che ogni estate cala impietosa sulla testa di chi ha provato a mettere assieme 20 ragazzini, sfidando il disagio economico e la concorrenza degli altri sport, a volte più attrezzati nel reclutamento? Non sarebbe più costruttivo cercare di premiare chi riesce a mettere in campo le varie categorie, in modo concreto e non con ingressi gratuiti al Flaminio? Sarebbe sostanzialmente ora che si pensasse ad un concreto piano di sostegno economico per dare vigore al settore mini rugby e giovanile, fornendo alle società i mezzi necessari per portare avanti un serio progetto. Pare che il prossimo obiettivo della Federazione è quello del tetto dei centomila tesserati. Ma come si pensa di concretizzare tali numeri. Forse con il nuovo progetto che prevede il coinvolgimento degli oratori?



-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: http://www.rugbylist.it/pipermail/rugbylist/attachments/20110902/214a1276/attachment.html


Maggiori informazioni sulla lista Rugbylist