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R: Re: [RUGBYLIST] la "cultura" italiana ed il caso Aironi

Luigi Bocchino giggibocchino a yahoo.it
Ven 13 Apr 2012 13:08:46 CEST


Onestamente non capisco perchè gli atleti professionisti, di qualsiasi sport, siano pagati così tanto.
Voglio dire: se una società incassa 100 dai biglietti, 100 dai vari sponsor, 100 dai diritti tv, al massimo può spendere 300 in totale. Punto. 
Se il giro d'affari è limitato, perchè le persone non vanno allo stadio, non sottoscrivono i contratti tv, gli sponsor non hanno ritorni di immagine, vuol dire che i giocatori devono essere pagati in proporzione.
Se gli sta bene, bene, sennò se ne facciano una ragione.
Anche perchè ogni volta che una società si indebita, e poi in qualche maniera non rimborsa la banca, l'onere ricade su tutta la comunità.
Questo vale per il rugby, ma soprattutto per il calcio, per il quale si arrivò a parlare di "decreto salvacalcio". Se fosse passato, tutti quanti, indistintamente, avremmo indirettamente finanziato gli stipendi fuorimercato dei vari calciatori.
Non credete che la crisi debba valere per tutti?
Scusate la contorsione del ragionamento.


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Da: Claudio Zamboni <claudiozamboni a hotmail.com>
A: rugbylist a rugbylist.it 
Inviato: Venerdì 13 Aprile 2012 12:49
Oggetto: RE: R: Re: [RUGBYLIST] la "cultura" italiana ed il caso Aironi

Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
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Peccato che una parte consistente del buco sia originata dalla scelta di riportare in Italia i "senatori" con contratti onerosi, come ricordato di recente dal vicepresidente Barzoni il quale dice: Ho passato due anni a cercare di far tenere agli Aironi determinati atteggiamenti in linea con quanto chiesto dalla Fir [...] è indubbio invece che Treviso ha ricevuto un trattamento diverso rispetto agli Aironi nel passaggio a 2 milioni di contributo per i giocatori"  
In pratica gli Aironi si aspettavano un aiuto economico come compensazione per aver seguito le scelte federali, così come Treviso è stata "premiata" con l'equiparazione di Botes e VanZyl che consente di tesserare altri due stranieri, in deroga alle stesse regole imposte dai Soloni federali.

Se i problemi economici della franchigia erano noti da settembre, con l'abbandono dello sponsor MPS, perché nessuno ha posto obiezioni per esempio al momento della firma di BergaMauro che venne invece resa nota in anticipo proprio sul sito FIR?
http://www.federugby.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3504%3Amauro-bergamasco-agli-aironi-qla-mia-esperienza-a-disposizione-della-squadraq&catid=109%3Aitalia&Itemid=415&lang= 




Date: Fri, 13 Apr 2012 12:08:41 +0200
From: ilfalco7 a libero.it
To: rugbylist a rugbylist.it
Subject: R: Re: [RUGBYLIST] la "cultura" italiana ed il caso Aironi


Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
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Non conosco fino in fondo tutti i risvolti della vicenda, ma rispetto moltissimo il gruppo Aironi Viadana per l'amicizia che mi lega e la professionalità che gli va riconosciuta, ma nel caso specifico credo non sia accettabile trovarsi con un buco di oltre un milione di euro. Sicuramente difficoltà non previste e non prevedibili ma che già a settembre erano evidenti, ed allora era necessario fare un passo indietro fino a ridurre la rosa o a limitare forzatamente alcune spese. Non trovo corretto arrivare in fondo e chiedere al babbo (la fir) di pagare i debiti. La fir gestisce i soldi di tutti e non sarebbe ne corretto tantomeno etico. Dispiace per la decisione presa ma trovo fosse inevitabile. IlFalco >----Messaggio originale---- >Da: qso a libero.it >Data: 11/04/2012 12.15 >A: >Ogg: Re: [RUGBYLIST] la "cultura" italiana ed il caso Aironi > >Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz. it/it/aziende/trova/1?q=rugby
 >__________________________________________ >Basterebbe questo che hai scritto: se una nazione fa vanto e sfoggio, e >mena orgoglio di un patrimonio che non capisce, di un territorio che >umilia, allora questa nazione è giustamente derisa. > >E' grottesco. > >Ma è così. > >Luca > > >Il 11/04/2012 12.08, Luqa ha scritto: >> >> Si, condivido il fatto che l'italia è un paese che per la cultura ha un >> tratta,mento ridicolo: >> fa vanto e sfoggio, e mena orgoglio del proprio patrimonio, ma a >> domanda su cosa realmente ha e cosa rappresenta, il più delle volte la >> risposta è solo un 'espressione beota , un sorriso stupito. >> > >_______________________________________________ >Gestisci la tua iscrizione >http://www.rugbylist.it/mailman/options/rugbylist >
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