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I: R: [RUGBYLIST] crisi aironi (ma non solo)

Salvatore Messina totorugby a yahoo.it
Mar 17 Gen 2012 13:19:44 CET


Non ho potuto vedere la partita ne allo stadio e nemmeno in TV ed aspettavo a fare un minimo commento dopo aver visto la registrazione. Il punteggio non necessita di analisi tecniche.....

Parlare degli Aironi e di Viadana senza conoscere bene la realtà della società fa solo del male al nostro sport.
Purtroppo Viadana non esiste più da tempo e gli Aironi sono il risultato della competenza tecnico dirigenziale FIR. Qualsiasi cosa non venga gestita direttamente dal presidente finisce in questo modo.

La partita in questione non fa testo perché è ovvio, tenendo conto dei risultati positivi precedenti, che i francesi avevano bisogno di vincere e fare punti pesanti e gli italiani solo di mantenere allenati i giocatori. E' evidente che, quando lo stipendio di giocatori, allenatori e dirigenti non dipende dai risultati, le partite inutili non si giochino. E' la differenza tra professionismo e dilettantismo, nel bene e nel male. Onestamente, se io fossi stato il tecnico della squadra, avrei messo in formazione addirittura l'U20. Certe storture vanno risolte a monte....

Gli Aironi pagano la politica federale della "poltrona" per cui a tecnici e giocatori deve essere sempre garantito un posto. Con la scusa che si è investito molto in formazione. Un po' come tenere una macchina decrepita solo perché "gli ho appena cambiato le gomme ed il carburatore". Manca il merito! Se posso accettarlo dal punto di vista tecnico, non lo accetto dal punto di vista economico. Se una attività non fa soldi devo cambiare. A meno che questa attività non faccia soldi lo stesso senza passare per il mercato (leggasi contributi federali).

E noi, popolo ovino del rugby, andiamo a riempire gli stadi. Contenti con questo di contribuire al mantenimento dello status quo.
Peccato che la mentalità vista con gli Aironi sia la stessa che vedremo con la nazionale. Treviso è la cattiva.... da punire perché ci dice che il "re è nudo"......
 
PEACE & LOVE & PLAY RUGBY


Salvatore Messina

----- Messaggio inoltrato -----
Da: Giorgio Betteto <giorgioxt a email.it>
A: 
Cc: RUGBYLIST <rugbylist a rugbylist.it> 
Inviato: Lunedì 16 Gennaio 2012 22:28
Oggetto: Re: R: [RUGBYLIST] crisi aironi (ma non solo)
 
Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
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Ciao da Giorgio

Gian Domenico Mazzocato wrote: 

>
>Non
dimentichiamo che il problema Viadana (perchè di problema si tratta) va
inserito nel più generale quadro della politica federale.
>La
quale manda nella terza coppa europea la quattro migliori squadre dopo
le due franchigie e fa 
>20
sconfitte su 20 incontri.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (con la sola
Rovigo che colleziona un punto di bonus).
Hai ragione a parlare di politica federale , specie per quanto riguarda
la Challenge Cup. C'è poco da fare, questi risultati non sono una
sorpresa, per esempio due stagioni fa il Petrarca perse a Newcastle
20-3 e rischiò di batterli al Plebiscito, ma due stagioni fa il
Petrarca aveva un budget superiore del 50% e giocatori -specie
stranieri- più forti. 

Abbiamo perso competitività, a livello GENERALE ; la riprova è che
giocatori in evidenza nel nostro campionato , Ged Fraser, Treloar ,
Purll, Sisa Koyamaibole sono costantemente titolari in quello francese,
e non si sono trasferiti per il clima, ma perchè da noi non avevano più
nemmeno lo stipendio precedente (Fraser è sposato con una ragazza
bresciana e viveva lì..)

Nel frattempo in questi 2 anni Newcastle si è rinforzato, anzi *tutto
il campionato inglese è cresciuto in competitività*, come pure quello
francese e quelli celtici, nel nostro invece si è spinto -specie
dall'alto- per una riduzione ed un passaggio verso il
semiprofessionismo , nell'idea che questo garantisse in migliore
sviluppo della nazionale; altrove invece si è investito nella
formazione, nelle accademie di club o centre de formation... ed i
frutti sono arrivati...

Oltretutto, oltre ad avere un budget di molto superiore, tutte le altre
di Challenge, a parte i Romeni, non hanno limiti sui stranieri.

finirà che verremo esclusi dalla Challenge, perdendone i soldi che
produce , e questo comporterà una ulteriore riduzione e restringimento
delle società, la perdita di un obbiettivo importante che portava a
lottare fino alla fine (una volta anche il *sesto* posto contava
eccome...)
Quando il maggior campionato italiano arriverà ad essere giocato da
atleti che si allenano alla sera e part-time, che livello di gioco si
potrà ragionevolmente pensare di avere? , ma tanto c'è chi è convinto
che bastino le accademie e le franchigie a formare i futuri nazionali


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