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[RUGBYLIST] Gianni Amore, neo candidato alla presidenza Fir: "Rinnovare, innovare e investire sui giovani"marzo 14th, 2012 02:29 PM | by Press.Npr | Redazionale.

LUCA Giarratana lucagiarratana a gmail.com
Mer 14 Mar 2012 16:41:00 CET


Gianni,
ma eri già deciso, o sono state le due mail di ieri che ti chiedevano di
candidarti a farti decidere?

Comunque, un grosso in bocca al lupo da un figlio di un vittoriese.

Luca



Il giorno 14 marzo 2012 16:22, pierofilotico a alice.it <
pierofilotico a alice.it> ha scritto:

> Squadre e aziende di rugby in Italia -
> http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
> __________________________________________
>
> Un cordiale e sentito 'in bocca al lupo' a Gianni Amore!
>
>  ----Messaggio originale----
> Da: claudiozamboni a hotmail.com
> Data: 14-mar-2012 16.03
> A: "rugbylist a rugbylist.it "<rugbylist a rugbylist.it>
> Ogg: [RUGBYLIST]  Gianni Amore, neo candidato alla presidenza Fir:
> &quot;Rinnovare, innovare e investire sui giovani&quot;marzo 14th, 2012
> 02:29 PM | by Press.Npr | Redazionale.
>
> Squadre e aziende di rugby in Italia -
> http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
> __________________________________________
> Dal sito www.nprugby.it una bella intervista al primo candidato listarolo
>
> Di Davide Macor
>
> «In Italia il movimento rugbistico soffre. Per guardare al futuro con
> serenità bisogna innovare e rinnovare» con queste parole Gianni Amore ha
> iniziato la breve intervista che ci ha concesso, in merito alla sua
> candidatura come Presidente della Federazione Italiana Rugby.
>
> Come vede al momento la situazione del rugby in Italia?
>
> Diciamo che la situazione è sotto gli occhi di tutti, il nostro movimento
> non è di certo in una fase positiva. Il lavoro fatto negli anni è stato
> tanto, spesso positivo, ma al momento non sta dando i frutti sperati.
> Abbiamo aumentato la quantità dei partecipanti nel mondo del rugby, ma non
> la qualità ed è in quest'ottica che dobbiamo lavorare: uniti per crescere
> dalla base, dalle fondamenta, dal "Progetto Scuola". Una filosofia che deve
> iniziare con il coinvolgere "futuri rugbisti" già in tenera età, dall'Under
> 6, ad esempio.
>
> Per cui il fulcro di tutto sono i giovani? Però anche la formazione di
> educatori e allenatori deve andare di pari passo, giusto?
>
> Sono due mondi che viaggiano paralleli, lavorando bene sugli educatori,
> sono i bambini a trarne fin da subito i miglioramenti maggiori. Poi il
> rugby piace e i bambini sono sempre più incuriositi da questa disciplina,
> passare una palla è più facile che fare canestro.In più il rugby è
> considerato uno sport "trasgressivo", fatto di contatto fisico, di fango,
> tutte cose che i ragazzini adorano e che possono essere un iniziale veicolo
> "di legame" verso questo sport.
>
> Parliamo ora dell'Eccellenza, l'ex TOP 10: quel campionato che dovrebbe
> essere la vetrina da cui "pescare" talenti per arricchire le franchigie
> della Celtic, ma che in realtà affanna tra organizzazione e figuracce
> europee. Qual è il suo punto di vista?
>
> Torniamo sempre al discorso delle nuove leve. I giovani che prima facevano
> solo panchina e guardavano giocare il Top 10 dagli stranieri o dai
> giocatori maggiormente blasonati, si sono ritrovati ad essere titolari
> fissi. La poca esperienza ha fatto il resto, dobbiamo saper aspettare e
> metterli nella posizione di poter crescere. Mentre ci adoperiamo per
> strutturare un movimento giovanile di livello assoluto.
>
> In che modo possiamo lavorare per questo rinnovamento?
>
> La Federazione ha fatto bene ad investire sulle Accademie, solo lavorando
> così si possono ottenere risultati concreti. Per me, però, è fondamentale
> aumentare il numero dei giocatori U.18 da mettere sotto controllo.  Con la
> formazione di 10 franchigie regionali/interregionali, che fanno un
> campionato proprio e che deve essere ll primo obbiettivo dei giocatori U.18
> che giocano nei campionati regionali. Così avremo il monitoraggio di circa
> 300 atleti, che ogni domenica si scontrano tra di loro ad un livello
> superiore rispetto ai campionati regionali, in quanto trattasi di vere e
> proprie selezioni.
>
> Parliamo anche di lei, è una sfida personale e professionale questa
> candidatura. Come sta vivendo questa decisione?
>
> La vivo con grande positività e curiosità. Lavorare per il rugby è
> fondamentale, una cosa che adoro e che mi piace davvero fare, questo sport
> ha scandito ritmi e tempi di tutta la mia vita. Dai tempi in cui giocavo e
> vivevo a Milano e Torino, fino al mio rientro qui in Sicilia. Aver avuto la
> fortuna di fare il Presidente del Comitato Siciliano mi ha aiutato a capire
> molte cose, abbiamo avuto tanto lavoro per rinnovare e migliorare, ma in
> buona parte siamo riusciti a risolvere gran parte dei problemi che c'erano.
> Dopo tre anni, però, sento il bisogno di cambiare, di provare nuove sfide.
> Questa mia candidatura è una sfida personale, vorrei davvero intervenire
> nel mondo del rugby concretamente e con la passione che ho da sempre per
> questo sport. Portare aria nuova e innovativa penso sia importante per il
> movimento.
> inviato dal BlackBerry® di Claudio Zamboni
>
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