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R: Re: [RUGBYLIST] Commenti sulla partita Italia-All Blacks

antoniomangano1962 a libero.it antoniomangano1962 a libero.it
Mar 20 Nov 2012 18:31:23 CET


Concordo su molte cose. Ma. Ma in campo si va in 30, talvolta purtroppo in 31. 
Tutto quello che vogliamo, ma non crederò neanche per un secondo che un AB, ma 
anche un qualunque rugbyman, possa giocare al risparmio. Non è possibile farlo  
in questo sport e in tutti quelli di combattimento. Poi ognuno può avere il suo 
piano tattico, ma se al 67' per un qualunque scherzo del destino non fosse 
andata così e finiva come con la Francia? Certo la meta nostra mi ha emozionato 
ma concordo pienamente con te che li si doveva andare per i 3 punti. Ma sul 
tabellino ne  sono rimasti 7 . Quanto alle sostituzioni io avrei aspettato Gori 
era in trance agonistica, Bergamauro è ormai improponibile. Io ne avrei fatte 
altre. E forse la partita non si sarebbe rotta in quel modo. Forse sarebbe 
stata un'altra partita. Forse appunto. I se e i ma non fanno la storia 
figuriamoci la cronaca di una partita. Ma il bello dello sport è anche questo 
discuterne ;-)

>----Messaggio originale----
>Da: ruggero1rizzi a gmail.com
>Data: 20/11/2012 16.57
>A: <rugbylist a rugbylist.it>
>Ogg: Re: [RUGBYLIST] Commenti sulla partita Italia-All Blacks
>
>Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.
it/it/aziende/trova/1?q=rugby
>__________________________________________
>Un  mio amico,(leggi sotto)  col quale scambiamo pareri ed opinioni
>anche extra-rugby, e' diventato appassionato di questo sport da  poco
>più di dieci anni:  in pratica da  quando ci siamo conosciuti.
>Come in altre (e parecchie!) materie ha la capacità di arguire con
>spunti interessanti  talvolta non completamente condivisibili ma
>sempre convincenti e, aggiungo di mio, con una scrittura intelligente
>ed arguta....
>Vorrei fosse lui a scrivere direttamente in list, ma ci ho già provato
>e con scarso risultato.....manterrò quindi l'anonimato.
>(un po' lunga rispetto ai nostri soliti post...ma penso valga la pena)
>Buona lettura.
>R.R.
>------------------------------------------------------
>"La musica si sviluppa per linee all'unisono, per linee sovrapposte,
>per linee autonome, per contrappunto e con l'uso sapiente del
>silenzio.
> Il saggio dice che c'è un tempo per ogni tipo di musica,chissà perché
>i saggi diventano così presto noiosi, forse perché hanno ragione?
>      Allora la verità è noiosa?
>Come si vede sono piombato direttamente sull'argomento di questa
>comunicazione:  Italia-Nuova Zelanda giocata ieri.
>     Ho un talento consolidato nell'andare controcorrente, nel trovare
>elementi d'ottimismo nella catastrofe e segnali di preoccupazione nel
>trionfo, ( rivolgersi al mio analista per il significato di tutto
>questo) da parte mia mi consolo pensando a quanti siano più frequenti
>le occasioni di sconforto che nella vita ci vengono proposti, o
>peggio, imposti, rispetto ai momenti di gloria.
>     Dunque cosa dire dei commenti entusiasti, fino ai lucciconi agli
>occhi, sulla partita di ieri?
>Per 67 minuti un'Italia che ha giocato al proprio massimo e questo,
>scusate, è quanto si dovrebbe fare sempre in ogni partita e non solo
>nello sport, cosicché il plauso di ieri diventa, retrospettivamente,
>un appunto grave per il modo in cui è stata affrontata Tonga.
> Le partite, però, vanno giudicate nel loro complesso, è la fine a
>illuminare e a dare significato coerente a quello che è successo
>prima.
>Non voglio fare esempi politici o storici, ne avrei pure tanti, mi
>limito, per esempio, alla vicenda Armstrong: come leggere i 7 Tour de
>France vinti
>dopo la squalifica per doping? E il dopo che mi fa capire il prima, me
>lo possono insegnare gli esperti di tanti giochi che si fanno con le
>carte,
>è sulla base delle carte in mano che si decidono le strategie, magari
>non sempre vincenti, è alla fine che, appunto,si scopre il gioco.
>     Allora, soprattutto l'apertura, Cruden, per tutto il primo tempo
>non ha fatto altro che calciare lunghissimo e sempre in campo, non
>erano errori
> perché non può averli sbagliati tutti e così tanti, ma questo era,
>evidentemente, il piano di gioco che avevano preparato.
>     Sebbene siano gli All Blacks, ieri si può dire che erano, quasi
>del tutto, gli All Blacks 2 (13 cambi rispetto alla partita con la
>Scozia) con molti anziani e molti ventenni, sapevano di giocare contro
>una squadra mentalmente ancora non matura per l'alto livello (poi
>chiarisco la definizione)
>la quale giocava la partita dell'anno di fronte a un pubblico che
>nemmeno il calcio e dotata di una mischia sicuramente  ostica.
>Calci lunghi, grandi, lente, faticose, ripetute risalite a logorare le
>energie, nel primo tempo mi sembrava di vedere un gatto che si
>trastulla con lo sventurato topolino, guardando ogni tanto l'orologio,
>anche un po' distrattamente (raramente si vedono gli All Blacks fare
>così tanti errori
>di trasmissione pur in assenza di adeguata pressione avversaria)
>vedere quanto manca alla fine così da mangiarselo e passare ad altro.
>     Proprio la nostra unica meta mi convince del carattere acerbo di
>questa squadra.
>In quel momento, il gioco corretto, per così dire, era piazzare per i
>tre punti. La Nuova Zelanda, mica bruscolini, ieri ha piazzato ogni
>punizione possibile.
>Noi, sapendo di perdere, sapendo di avere di fronte i campioni del
>mondo, vogliosi di farci vedere forti dalle mamme e dalle fidanzate,
>abbiamo lanciato la sfida anche perché non eravamo certi che avremmo
>avuto molte altre occasioni e ci è andata  anche bene, abbiamo fatto
>meta, ma questo ha tradito, secondo me, in maniera evidente, il senso
>di inferiorità che provavamo nei loro confronti, finendo,
>paradossalmente,per confermare quello che si stava cercando di
>smentire.
>      E' la  paura, o l'incoscienza,che sostiene la maggior parte degli 
eroi.
>Poi, nel secondo tempo, la tragedia greca si è sviluppata secondo i
>disegni del fato.
>Abbiamo cominciato a non passare più la metà campo per lunghi periodi,
>loro hanno fatto una metà di quelle come le sanno fare chi sa giocare,
> e in breve si sono messi il tovagliolo afferrando forchetta e
>coltello.
>     Abbiamo cambiato o dovuto cambiare  quasi tutto il pacchetto di
>mischia e si sono prese tre mete in velocità nel breve volgere di
>tredici minuti
>ma soprattutto con l'impressione di poterne prender ancora. Les jeux
>sont fait rien ne va plus.
>     Poi possiamo riempire un kilometro cubo di universo con le
>valutazioni sui singoli e sulle scelte di Brunel (non è mia intenzione
>anche se vedere ancora Mauro Bergamasco in campo lo trovo deleterio
>per lui e per la Nazionale -a scanso di equivoci per me, per molti
>anni,
> lui è stato "il rugby" ma ora, che senso ha?- ) quello che volevo
>evidenziare era la "lettura" che vedo fare di questa partita, anche da
>parte di molti addetti ai lavori, lettura che secondo me rischia di
>ritardare la presa di coscienza dei limiti del nostro movimento e di
>questa squadra, preferendo crogiolandosi nell'illusione di calore
>proveniente da un sole che noi vediamo grandissimo ma che si trova
>ancora così lontanoche alla fine, qui, fa ancora un po' troppo freddo,
>basta controllare il termometro, pardon il punteggio, per rendersene
>conto e di freddo si può morire senza rendersene conto.
>P
>
>
>Il 20 novembre 2012 13:47, Giovanni Sonego <g.sonego a pianeta.it> ha scritto:
>> Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.
it/it/aziende/trova/1?q=rugby
>> __________________________________________
>>
>> Sono sicuro che molti listaroli l'hanno vista direttamente all'olimpico e 
che magari hanno non hanno avuto tempo di commentare subito la partita, pero' 
mi sembra strano che - a parte il commento di Salvatore Messina - nessun altro 
abbia scritto la propria opinione sulla partita di sabato.
>>
>> Dico la mia. A me è piaciuta e anche molto.
>> Un'ottima disposizione mentale, un'ottima difesa, fantasia e aggressivita'. 
Pochissimi falli contro.
>> Abbiamo saputo mettere in difficolta' gli All Blacks in piu' di 
un'occasione.
>> Con questa squadra possiamo fare la nostra figura nel 6 nazioni, ne sono 
certo.
>>
>> Pero' c'e' una cosa che proprio non mi ha convinto. la gestione dei cambi.
>>
>> Mi pare che alcuni giocatori siano stati sostituiti troppo presto. E poi, 
perche' tutte quelle sostituzioni...  Mi chiedo: ma e' meglio avere un 
giocatore fresco ma "fuori partita" o uno un po' stanchino, ma "carico come uno 
schioppo" in piena trance agonistica?
>>
>> E anche l'alchimia che si crea tra giocatori. Spesso l'inserimento 
/sostituzione di un solo giocatore puo' cambiare il volto della partita. 
Figuriamoci se si sostituisce mezza squadra! Abbiamo praticamente la certezza 
che il volto della partita cambiera'. E quando la partita "sta andando bene", 
un cambiamento puo' solo volgere al peggio.
>>
>> Io personalmente cambierei i giocatori in campo, solo in caso di infortuni 
o di evidenti cali fisici e mentali, non perche' si era stabilito di farlo 
prima del fischio d'inizio.
>>
>> E poi, oggettivamente, i nostri giocatori in panca erano meno "in forma" 
(per non dire meno forti) di quelli in campo.
>> E quindi, le sostituzioni hanno abbassato il livello della squadra.
>>
>> Invece, per gli All Blacks e' successo esattamente il contrario. Quelli in 
panchina era giocatori migliori di quelli in campo. E quando anno fatto le 
sostituzioni, il livello della squadra in maglia nera e' aumentato.
>>
>> A questo punto oltra al nostro "tradizionale" calo fisico del secondo tempo 
abbiamo aumentato ancora divario tecnico tra la nostra Italia e la Nuova 
Zelanda, che e' diventato enorme e incolmabile. E si e' visto.
>>
>> Quindi, per la prossima volta, perche' non sostituire un po' meno o un po' 
dopo?
>>
>> Ciao
>> Giovanni Sonego
>>
>> --
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>> Web: http://www.factotum.it
>> Tel: (+39) 059-341000
>>
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