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[RUGBYLIST] Gianni x Gianni

Giancarlo Bruzzolo giancarlob58 a libero.it
Mar 18 Set 2012 00:03:57 CEST


Caro Gianni, apprezzo la correttezza con cui hai gestito i tempi del tuo intervento questo dimostra cio che d'altronde ho gia affermato nei tuoi riuguardi nella mia prima @mail sull'argomento.
Con grande serenità e senza alcuna polemica ti rispondo che semplicemente non concordo con te.
Non penso come te che la Benetton abbandonerà, non mi sembra (con tutta l'umilta che viene dal mio inesistente ruolo dentro il movimento) che siano soldi mal spesi (spenderli per fare le zebre così come oggi sicuramente si! e spero che si rifletta e si corregga il tiro) e credo che le "fredde" percentuali di spesa siano poca cosa se non relazionate al tipo e alla "consistenza" dei settori e/o dei progetti su cui investire.
Mi spiego meglio e solo a mo' di esempio: chi lo dice a me che il "rimanente percentuale" non possa, essendo gestito in maniera oculata, essere sufficiente ad affrontare problemi (piccole società, promozione, settore giovanile o altro) che concordo con te, essere molto importanti.
Io per esempio da semplice appassionato (ma che è abituato a documentarsi prima di parlare) ritengo che la gestione delle accademie sia sbagliata oltre che "politicamente" e organizzativamente anche economicamente...anche li si potrebbero recuperare dei soldi..o spenderli meglio.
Ritengo (sempre con grande umiltà) che sia sbagliato come approccio prima di tutto mentale l'operazione di considerare semplicemente tre squadre le franchigie e la nazionale ..trovo sbagliato il ragionamento in se.
Se poi esistono elementi (e probabilmente ci sono) che  fanno delle franchige qualcosa che ancora non è patrimonio del movimento allora che si cambino, che si avvi un processo che le renda un investimento di  e per tutto il movimento.
Che si incoraggino (e si sostengano) le società a crearsi le accademie, come succede all'estero, magari utilizzando i fondi oggi usati per queste accademie che ritengo improduttive.
Non penso queste cose in maniera assoluta e sono disponibile a discutere su tutto ma continuo a ribadire che la soluzione drastica non mi trova e non mi troverà mai concorde e la considererò sempre un male per il rugby Italiano.
Io vivo a Treviso e vedo in diretta cosa vuol dire oggi (cosa ha voluto dire dall'inizio) l'entrata in Celtic.
Tu sei persona competente e uomo di rugby e credo che non serva sottolineare come a treviso si viva questa esperienza, come sia la gestione e lo sfruttamento delle "risorse locali" da parte della società. Attorno questo mondo vive un movimento (da prima della Celtic) una grande realtà rugbystica.
Io quel poco che ho provato a giocare l'ho fatto in una piccola ma gloriosa e serissima società Trevigiana, mio figlio gioca in una piccola "storica" socità trevigiana. queste due società (come altre nell'articolato e ricco mondo rugbystico trevigiano) hanno sempre dato ottimi giocatori e ancora oggi forniscono giovani Italiani che giocano con la Benetton in Celtic e che si fanno apprezzare e si fanno un nome a livello internazionale.
Oltre a loro altri ragazzi di altre parti d'italia sono arrivati per cogliere l'opportunità di giocare ad alto livello e crescere.
Contiamo quanti Italiani hanno giocato nel Treviso in queste tre giornate?  quanti trevigiani o provenienti dal vivaio di altre storiche società venete, contiamo quanti di questi oramai hanno continue richieste di collocazione in  campionati prestigiosi?
E non per ultimo, ritengo apprezzabile che davanti all'opportunita della Rabodirect questi rimangano in Casa rifiutanto le suddette proposte.
E' finanziare semplicemente una squadra o è un fenomeno di crescita dei nostri atleti?
E poi..tutti quei ragazzini che arrivano coi pulman a Treviso e che vedono un certo livello di gioco saranno delusi o stimolati e divertiti e forse uno o due in più continueranno a giocare a rugby anche fra qualche anno?
Io penso che buona cosa sarebbe cercare di portare in giro per l'italia questo fenomeno.
Ci sono piazze storiche e prestigiose(lasciamo perdere il Veneto) in tante parti d'Italia (magari alcune di quelle che giustamente tu dici hanno dovuto accorparsi)dove con l'aiuto di qualche appassionato e il patrocino della federazione si potrebbe avviare qualcosa di simile ...dove magari fra 30 anni si potrebbe parlare di nuovi " Galles d'Italia".
Mi scuso per la lunghezza ma concludo ponendomi e ponendoti/vi una domanda: questa esperienza sta fruttando al rugby Italiano in termini di crescita generale e di prestigio o no? Se no spiegatemelo e cercherò di capire, se si..continuiamo a investire e (sia chiaro) non certo solo a Treviso e non nella maniera con cui si è speso(in tutte le accezioni) per fare le zebre.

Grazie per la tua/vostra attenzione!!

Lascio anche io il mio cell 345 6216228

Giancarlo
----- Original Message ----- 
  From: solorugby a libero.it 
  To: giancarlob58 a libero.it 
  Cc: rugbylist rugbylist 
  Sent: Monday, September 17, 2012 7:37 AM
  Subject: R: Re: [RUGBYLIST] Gianni x Gianni


  Per deontologia non ho voluto scrivere sulla list per fare campagna elettorale ma ora a 48 ore dalle elezioni voglio rispondere a chi non ha capito i motivi della mia "SPARATA" sulla Celtic.

  Oggi le Zebre costano alla FIR 8MIL di € e forse più . La Benetton 2 Mil di € , sempre alla FIR. Più 2 Mil. per l'iscrizione alla Celtic. Su 40 Mil dil €  (pare essere il bilancio FIR) ci troviamo a spendere 12 MIL di € per due squadre (30%) del bilancio. Se, quanto pare accadrà, la Benetton dovesse lasciare la FIR dovrebbe mantenere due franchigie per un totale di 18 MIL ed arriveremmo al 45% del bilancio FIR. Se poi ci mettiamo circa 10 MIL per la Nazionale (le uniche risorse intoccabili) arriviamo a circa il 70% del bilancio FIR. 70% per 3 squadre. Sapete quante sono ogni anno le soicetà che si uniscono per mancanza di fondi? tante vi assicuro.

  Questi sono i motivi per cui, se non si trovassero  altre entità tipo  "AIRONI" , che io avrei comunque mantenuto, io avrei eliminato ,ed avrei investito quasi tutto sul movimento e su 6 franchigie (pagati a gettone e quindi molto più elastiche) che avrebbero avrebbero partecipato alle coppe europee. Sei franchigie che sarebbero
  state l'espressione del movimento, principalmente ricavate dalle 12 società d'eccellenza ma che avrebbero potuto pescare anche da qualsiasi società italiana . Con una ricaduta di crescita su tutto il movimento. Sono certo che in 3/4 anni tutto il movimento potrebbe crescere.

  Se vuoi per un ulteriore confronto e a chiunque voglia chiamarmi il mio cell. è 335 5847602.

  Ciao a tutti 

  Gianni Amore


    ----Messaggio originale----
    Da: giancarlob58 a libero.it
    Data: 15/09/2012 15.44
    A: "RUGBYLIST"<rugbylist a rugbylist.it>
    Ogg: Re: [RUGBYLIST] Gianni x Gianni


    Hai ragione Ruggero forse dovevo scriverla prima ma io sono sganciato da ogni logica di appartenenza sono solo un ex (tanto ex) giocatore e appassionato (ruolo quest'ultimo che svolgerò probabilmente finchè sarò in grado di intendere e volere) non ho il potere di fare propaganda (e non la voglio fare) io sono il popolo che commenta le "gesta" dei suoi politici..magari tutti lo facessero.
    Soprattutto non parlo per mandato di nessuno ..anche volendo non sarei attrezzato per farlo.

    Sulla questione delle "maglie da comprare" sottolineo che ho gia affermato che nel Rugby oggi vi sono anche questioni e problemi forse più importanti e ti dirò che vivo come genitore direttamente le difficoltà delle piccole società ( che fanno poi la fortuna delle società più grosse come ad esempio proprio il Benetton nella mia terra) nel gestire il quotidiano e che le storture della gestione Dondi si vedono anche e soprattutto li.

    Un caro saluto!!

    Giancarlo

      ----- Original Message ----- 
      From: Ruggero Rizzi 
      To: rugbylist a rugbylist.it 
      Sent: Friday, September 14, 2012 11:55 PM
      Subject: Re: [RUGBYLIST] Gianni x Gianni


      Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
      __________________________________________



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      Chapeau Giancarlo,........ma    non .potevi scriverla cinque, dieci, venti giorni fa.....?
      invece la scrivi a poche ore della votazione.....?
      ......dio mio.....cosa non si fa per  far propaganda.....positiva o "come..... elemento di negatività"
      Senza polemica, vi prego  e domattina auguro a tutti buon lavoro.......
      Penserete  e deciderete  successivamente  alle vostre tre,quattro, cinque franchigie.....   
      ------
      Domani, invece,  i giocatori di una neonata società (....il "movimento di base"....si dice così?....) si troveranno per una colletta da farsi  per  acquistare le maglie necessarie al loro primo campionato ....sperano di farcela.
      Fateci sapere com'è andata da voi..
      Ruggero Rizzi, quello della bassa Valle Scrivia


      Il giorno 14 settembre 2012 20:32, Giancarlo Bruzzolo <giancarlob58 a libero.it> ha scritto:

        Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
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        Premesso che è (affermazione banalmente ovvia) legittimo schierarsi e che questo anzi, in un paese dove moltissimi stanno spesso un po' con tutti, è un segno distintivo. Voglio entrare nel merito della posizione di Gianni a favore di Amore senza schierarmi a mia volta, (perchè ho un idea ma non una profonda convinzione) ma di ribattere alle motivazioni portate nel suo scritto aggiungendo qualcosa che secondo me sfugge (magari nel frattempo è anche cambiato ed io non lo so) e invece è determinante a mio avviso per dire Amore si o Amore no.
        Ho sostanzialmente grande rispetto (in misure diverse) per tutti tre i candidati come persone e non credo che chiunque venga eletto si possa presentare il male assoluto pe ril nostro Rugby.
        Certo il mio giudizio su Dondi non è positivo e di questo ne risente sicuramente Gavazzi, ma vorrei concentrarmi su Gianni Amore candidato di Zanasi per dire che all'inizio avevo una certa predilizione per la sua candidatura ma mi ha letteralmente sconvolto la sua affermazione sul futuro abbandono della Celtic e questo determina in me la maggiore preoccupazione tra tutte le proposte scritte nei tre programmi.
        Se il Rugby Italiano è cresciuto (tanto poco...giudicate voi) è grazie alle "frequentazioni" internazionali (giocare in altri campionati e la Celtic)dei nostri giocatori. Togliere questa esperienza significa fare un salto all'indietro e relegare definitivamente il rugby italiano ad una mediocrità inaccettabile, che oltretutto non potrà mai andare a favore di un rafforzamento del nostro campionato, perchè i giocatori riprenderebbero ad emigrare in massa, a meno che qualcuno non abbia qualche ricetta per far venire in massa gente di qualità (giocatori e tecnici) a giocare e lavorare nel nostro campionato.Siccome non vedo nulla di simile all'orizzonte rischieremmo di vedere in italia solo partite di basso livello giocate da chi non riesce a collocarsi in altre più ambite sedi.
        I nostri ragazzi all'estero hanno imparato tanto ed ora hanno la possibilità di crescere rimanendo in Italia (magari allargando il fronte alla terza franchigia, come dice appunto Gavazzi, che chiarisco, non è il mio "primo" candidato ma che su questo mi trova concorde) 
        Qualcuno potrebbe obiettare che già la seconda franchigia fa fatica ad emergere e che la terza prenderebbe sonore batoste.
        Io penso che all'inizio potrebbe essere anche così, ma ricordo a tutti voi 
        A) che vi sono ancora tanti nostri giocatori che giocano (e ci sono andati anche di recente) all'estero e che davanti ad un progetto serio potrebbero rientrare. 
        B)Che il progetto Zebre così come è stato progettato  è raffazzonato e poco credibile, ma se si facesse un operazione diversa e fatta bene si potrebbe pensare ad  una "signora"  seconda franchigia.
        Ci sono i Giocatori e anche le capacità in giro per l'italia per fare questo ..anzi forse già erano costituite ma nessuno ha fatto nulla per aiutarle a restare in piedi (chissà a cosa alludo?!) 
        C)Che anche gli Aironi erano partiti prendendo solo sberle ma già l'anno scorso si sono fatti rispettare crescendo molto ed acquisendo il rispetto e il credito di tutte le altre società, di conseguenza, contribuendo ad accrescere il credito verso il Rugby Italiano.
        Questa esperienza è stata lasciata andare a p......
        D) Che Treviso ha fatto benissimo fin da subito  e quest'anno è attrezzata (speriamo) per fare il salto di qualità, tra l' altro, (faccio notare), è piena di giocatori Italiani (molti veneti e Trevigiani anche come formazione rugbystica) e alcuni degli stranieri sono espressione da anni del campionato  Italiano.
        Io credo che spot migliore per rimanere e rilanciare la presenza delle squadre italiane in un contesto come la Celtic non vi possa essere.
        Faccio chiarezza affermando che il problema Celtic non è certo l'unico problema da affrontare e che vi sono questioni che hanno un peso oggi forse anche maggiore.
        Ma questo della Celtic, venuto come sia venuto (ricordiamo per esempio la tentata esclusione di Treviso che oggi vediamo bene cosa avrebbe significato) è un evento nuovo che si è rivelato positivo (nonostante qualcuno) ed oggi è uno strumento di traino per il nostro rugby sarebbe da pazzi uscirne.
        La proposta di Amore non è un errore grave è madornale!!!
        E' una bravissima persona ma se non cambia idea per me diventa l'unico vero elemento di negatività.

        Ciao a tutti!!

        Giancarlo
          ----- Original Message ----- 
          From: gianni zanasi 
          To: Rugbylist 
          Sent: Thursday, September 13, 2012 10:43 AM
          Subject: [RUGBYLIST] Gianni x Gianni


          Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
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          Tra due giorni si scioglierà il dilemma, di chi guiderà la FIR nei prossimi quattro anni, Gianni Amore in tutti gli scritti viene sempre messo dopo Gavazzi e Zatta, bene io sono per l'ordine alfabetico e comunque vada è Gianni Amore che io sostengo, indipendentemente dal risultato di dopodomani a Roma.  Gianni Amore a vissuto di rugby in tutta la vita, in tutti i ruoli e non dipende da nessuno. Ha per primo presentato un valido programma, puntando su quello, per raccogliere consensi e non ha cercato voti con promesse di poltrone.
          La salute non mi consente per la prima volta di essere a Roma, come le altre volte ed immagino la bolgia che succederà, mi auguro che i dirigenti delle società di rugby italiane, siano più maturi e consapevole del passato, cercando una soluzione a favore del rugby italiano e non del proprio orticello, come purtroppo è successo in passato.
          Un grande "in bocca al lupo" per Gianni Amore, il numero dei voti che riceverà, potranno portarlo alla presidenza o se saranno comunque molti anche se insufficenti, daranno la base per continuare a maturare per le prossime elezioni del 1916.
          Io mi sono schierato, chi non è d'accordo è naturalmente libero di sostenere chi crede più idoneo.
          Gianni  Zanasi



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