[RUGBYLIST] tu quoque Scotia, soror mea!

[Giovanni Ciraolo]

Capisco il pronostico largamente sfavorevole all'Italia di molti listaroli. Parlare bene di noi stessi è quasi impossibile. Ci provò Alessandro Dumas seguendo Garibaldi e Sanfelice, ma senza troppo successo. Salvo poi che il grande cuore italiano ci esalti oltre ogni misura se le cose vanno per il giusto verso!
Ma io dico: perché porre sempre con sicurezza nel fondo classifica del 6 Nazioni, oltre all'Italia, anche la Scozia? L'unica unanimità in list è proprio quella della Scozia largamente all'ultimo posto o giù di lì. Ma perché?
Oltre al comportamenyo in Calcutta Cup, nulla di recente sembra presagire un match facile per l'Inghilterra la settimana prossima a Murrayfield. Sono le due più antiche compagini del rugby storico mondiale. La storia può forse essere dimenticata? E più di una volta l'Inghilterra ci ha rimesso le penne, specie giocando in un acquitrino! E' succexxo anche alla gtande rosa di Wilkinson nel suo massimo fulgore!
Comunque, date le relazioni storiche tra Scozia ed Italia, e considerando le ulteriori affinità (anche sportive) tra la gente di Edimburgo e quella di Genova, porre la Scozia in fondo alla classifica mi sembra un atto perlomeno scortese. 
Ma tant'è, siamo in uno dei momenti della nostra storia nei quali non ci va bene nulla e cerchiamo delle certezze quasi impossibili che ci conservino a costo zero un pò di lustro. Adesso c'è anche la certezza della Scozia! Ci collochiamo male salvo poi rimanere stupefatti se in un liceo Fermi (credo) del nord Italia qualche nostro studente vince un difficilissimo premio messo in palio dalla NASA, sbaragliando la concorrenza europea ed anche quella del Nord America. Mi piacerebbe proporre a quei ragazzi un contatto con il rugby. Per vincere hanno certamente dovuto tenere in alta considerazione i loro competitors. Hanno dovuto fare squadra. Sono andati avanti ma non hanno mollato nessuno. Ed al momerto opportuno, quando nei momenti di dubbio serviva una buona idea, qualcuno ha dato un calcetto astuto nel posto esatto cambiando il modo di pensare sul tema in concorso (n.b. anche la Scozia sa fare bene queste cose; ma del resto non è forse stato Sant'Agostino a dire che occorre fare il contrario di ciò che tutti pensano?).
giov.                       
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