[RUGBYLIST] R: LIST SILENZIOSA / CHE FARE ?

[tizianotaccola1 a alice.it]

Un tracollo con tonfo senza attenuanti. Quello che è peggio silenzio assoluto di chi ha responsabilità oppure parole balbettate, vedi questa dichiarazione:

Brunel ha comunque cercato di tenere alto il morale del gruppo: “Sono sicuro che si sia trattato solo di una brutta giornata, veniamo da due mesi di ottimo lavoro in raduno: oggi è stata una pessima partita, ma sono convinto sia solo un passo falso, anche se deve farci riflettere in vista del Mondiale”."Complimenti alla Scozia, che si è confermata una squadra di livello - ha concluso il CT - ma oggi abbiamo fatto il possibile per farla sembrare ancora più forte"Purtroppo non si tratta solo di una brutta giornata. Credo che la crisi sia più profonda: le analisi di Giandomenico sono giuste.Spero che non si avveri quello che paventa: sarebbe una vera catastrofe.Quello che non condivido è la negatività espressa su Dondi.Per me Dondi rimane un faro nelle tenebre dei suoi precedessori. Sono un vecchio e modesto giocatore anni 60-70, per intenderci panini con frittate e trasferte in treno, ma ricordo bene le sciagurate presidenze di quegli anni. Non mi considero un tecnico ferrato come la maggioranza che scrive in list, però voglio esprimere il mio pensiero come se fossi ad un tavolino del bar con gli amici rugbysti. Dondi ha rimesso in moto la macchina italiana del rugby riagganciandola alla locomotiva 6N, e non è poco!Una operazione fatta senza quattrini e forse un po' sulla pelle di quel meraviglioso gruppo di giocatori che tutti ricordiamo, dai Cutitta a Vaccaro, da Troncon alpovero Francescato ecc. ecc. Se volete i nomi andate a prendere la formazione mitica che battè la Francia a Grenoble in coppa europa, era la Francia del 6N.Merito anche del corso George, certo! A mio avviso ormai ai mondiali dobbiamo andarci con Brunel, non credo che un "dittatore" possa fare meglio, mancano pochi giorni.La rosa non è a mio avviso la migliore, se potessi qualche cambio lo farei: toglierei qualche giocatore con troppi caps, sintomo di essere stati dei grandissimi campioni,ma che oggi sono in fase calante, non hanno più la freschezza e la tenuta fisica necessaria:nel rugby ci si usura velocemente. Metterei alcuni giovani promettenti che peggio di loronon possono fare.Però occorre lavorare subito sui giovani e metterli in mano a educatori ed allenatori competenti. Abbiamo una discreta U18 e U19, una modesta U20 con discrete potenzialità. Ecco questo lo si può fare da oggi stesso! Io non sono un frequentatore delle stanze romane e non ho nomi da proporre. Se non abbiamo tecnici all'altezza per i giovani,che sono forse più bisognosi degli altri di insegnamenti giusti, scegliamo tecnici stranieri. Penso che questo debba esserel'inizio per poter sperare di salvare il 6N ed il prossimo mondiale.Un caro saluto da 14Cavallopazzo.

----Messaggio originale----

Da: giandoscriba a giandomenicomazzocato.it

Data: 30-ago-2015 13.15

A: <rugbylist a rugbylist.it>

Ogg: [RUGBYLIST] LIST SILENZIOSA / CHE FARE ?









 

 
  
 
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La list tace.

La capisco.

 

Quelli che(tanti, troppi, lasciatemi dire) hanno predicato le
magnifiche sorti e progressive della gestione Gavazzi, quelli che “aspettiamo,
il lavoro paga”, quelli che “abbiamo materiale buono si tratta solo
di sfruttarne il potenziale” sono in un angolo rossi di vergogna, senza
sapere nemmeno dove posare gli occhi.

 

Quelli come me che da anni vedono il disastro e il vicolo cieco
cui ci sta portando la gestione Gavazzi, avvitata in un progressivo
deterioramento e sulla linea della già deludente e perdente strategia Dondi,
hanno paura di fare la figura dell’ “io lo avevo detto”.

 

Resta il disastro. 

Legato alla tragica figura del presidente ma anche a quella di un Brunel che
ormai da un anno sa che non gli sarà rinnovato il contatto.

Siamo all’ossimoro e al paradosso: la progettualità della
scadenza.

Dalla modestissima Scozia abbiamo incassato due ko su due e
quasi 50 punti in una sola partita. Le certezze legate alla mischia (e ai primi
5 uomini), autentico punto di riferimento da sempre del XV azzurro, si sono
dissolte come neve a ferragosto. 

Dissolvimento condito da errori che hanno fruttato calci a ripetizione agli
onesti lavoratori scozzesi. Commessi da gente allenata a non fare quegli
errori, da gente di esperienza pluridecennale, in era di analisi video
sofisticatissima. 

I nostri senatori erano alla fase pre-ABC.

Non basterà riesumare un Parisse alla frutta per risolvere.

 

Allo stato l’Italia non vale ovviamente i calzini di
francesi e irlandesi, ma nemmeno le scarpette di canadesi e romeni.

Finiremo con 4 sconfitte il mondiale.

Altro che passare il turno.

 

CHE FARE?

Credo che Gavazzi si debba dimettere. Ora, entro pochi minuti.

I romani, maestri per ogni cultura moderna in fatto di diritto e
istituzioni, avevano due istituti per le situazioni di emergenza.

L’interrè per i periodi brevissimi (5 giorni) e il dittatore per periodi
sempre limitatissimi ma un po’ più lunghi (6 mesi).





IL DISASTRO E’ GIA’ QUI, NON DOMANI O TRA QUALCHE
GIORNO.

 

CHE FARE?

 

Il rugby si dia un dittatore per l’emergenza. Presidente e
allenatore, con potere decisionale su tutto.

Uno che sa di rugby E SA OTTIMIZZARE IL POCO CHE HA. Io un nome ce l’ho.

Uno che abbia l’obiettivo di non rimetterci il culo oltre che svendere le
mutande: battere Canada e Romania. 

O almeno una delle due.

 

Lo so, è una provocazione.

E pure inutile perché non succederà nulla. Andremo di corsa
verso il precipizio, sprofonderemo nel ranking, ci troveremo fuori del 6N.





Dopo i mondiali ci troveremo anche senza una nazionale.
Rottamati i senatori, la slavina di generazioni buttate grazie alla folle
strategie delle accademie si abbatterà su di noi.

Ci travolgerà.

 

Gian Domenico Mazzocato

 

 

 







 

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