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[RUGBYLIST] R: R: I: R: I: R: I: I: I: SECONDO VOI

Giovanni Ciraolo jxcira a tin.it
Ven 13 Feb 2015 00:11:55 CET


A mio avviso la mancanza di alternative di gioco nella nostra nazionale
attuale è il problema centrale. Continuo a pensare che si tratti di un
problema di educazione dei tre quarti. Gli AB hanno sviluppato globalmente
il gioco d’attacco che conosciamo ma all’inizio del novecento il sinonimo di
AB non significava All Blacks ma All Backs (Tutti Trequarti). Senza
raggiungere i loro livelli di velocità d’attacco, c’è bisogno per i nostri
giocatori di un gioco molto più equilibrato tra assiale e laterale e, ancora
più importante, i nostri giocatori devono sapere acquisire una informazione
simultanea sugli avversari e compagni per trasformare il gioco
(destabilizzando l’avversario) su altre parti più favorevoli del terreno.

g. ciraolo   

 

Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]
Per conto di Luca Oliva
Inviato: giovedì 12 febbraio 2015 17:28
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] R: I: R: I: R: I: I: I: SECONDO VOI

 

Io credo che il materiale umano sia quello che sia, ottimo per alcuni, molto
buono per altri, discreto in altri casi ancora, e che manchi profondità
nella alternative.
Certo che, poi, vai a confrontarti contro nazionali in cui il termine
"ottimo" o "eccezionale" lo puoi riferire a tutti i 23 della lista gara, e
non ti fermi nemmeno qui.
Il lavoro senz'altro servirebbe, fatto salvo sempre che stiamo parlando di
"vertice", e un vertice non fa una "base", semmai dovrebbe essere il
viceversa ... :)
La base di praticanti inglesi, ad esempio, rende ovviamente improprio il
confronto fra il nostro e il loro movimento di vertice ...
Sulla distanza di una partita, si sa, 15 vs 15 (23 vs 23) qualcosa può
sempre succedere ...
La ns è una formazione esperta, ruvida, combattiva, dall'autonomia limitata
... :)
Speriamo di reggere 60 minuti, e poi, dati i cambi, sia come sia ... 

Ciao.
Luca 



Il 12/02/2015 15:13, Giovanni Ciraolo ha scritto:

Oltre ad un successo pieno nel Top 14 del 2008/09 e ad una finale l’anno
successivo, Brunel vinse anche due Challenge con Colomiers e Pau (1998-2000)

Non credo che molti allenatori abbiano questo nel proprio curriculum di
club! In più c’è la nazionale francese con Laporte nella quale lo stesso
Brunel non svolgeva certo un ruolo secondario.

Io credo che il problema di Brunel non sia lo scarso curriculum, una accusa
totalmente errata a mio avviso, ma i lacci e lacciuoli che (con il suo
consenso) pongono limiti profondi alla sua azione. Limiti profondi che
assomigliano alla la profondità di gioco mancante nella nostra nazionale.

g.ciraolo   

 

Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]
Per conto di Salvatore Messina
Inviato: giovedì 12 febbraio 2015 13:37
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] I: R: I: R: I: I: I: SECONDO VOI

 

Appunto... ed aver battuto noi come assistant coach non fa curriculum....
Immagine rimossa dal mittente. *=)) risata
pazza

 

Perpignan con lui ha anche cominciato la caduta.

 

Ma la mia domanda è: in cosa è migliorata la nazionale con lui? Non è che
poi l'arrivo di Cavinato dopo Brunel mi entusiasmi molto...

 

Salvatore Messina

 

----- Messaggio inoltrato -----
Da: ilfalco7  <mailto:ilfalco7 a libero.it> <ilfalco7 a libero.it>
A:  <mailto:rugbylist a rugbylist.it> "rugbylist a rugbylist.it"
<mailto:rugbylist a rugbylist.it> <rugbylist a rugbylist.it> 
Inviato: Giovedì 12 Febbraio 2015 12:37
Oggetto: [RUGBYLIST] R: I: R: I: I: I: SECONDO VOI

 

Beh se leggi nel suo curriculum x anni è stato neglu staff tecnici della naz
A e maggiore me lo ricordo ancora la sonata che ci hanno dato a grenoble
intorno al 2004 ul perpignab quando c era lui era fortissimo che c entra
adesso mica allena li.

Si puo dire tutto anche che non ti piace tua legittima idea. Ma che non abbi
curriculum è una cosa che non è vera.

Che J.K. Abbia messo su uno staff suo condivido c ero tra l altro e che
abbia avuto x primo la possibilita di costruire è altrettanto vero portando
i migliori tecnici del momento vedi eddy j. 

Ma molto dipende dalla liberta d azione che si da.

Oggi l idea era anche di affiancare tecnici itsliani per farli crescere e
riversare l esperienza in italia e non è del tutto sbagliato.

Magari dopo k. Ci sono state poche consulenze di specialisti. Di questo se
ne può parlare. Ma dire che questi allenatori non avevano curriculum è del
tutto errato.

 

 

Inviato da Samsung Mobile.

 

-------- Messaggio originale --------

Da: Salvatore Messina 

Data:12/02/2015 11:42 (GMT+01:00) 

A: rugbylist a rugbylist.it 

Oggetto: [RUGBYLIST] I: R: I: I: I: SECONDO VOI 

 

Ah no? Perché?

Stiamo parlando di nazionali, di 6 Nazioni e di rugby degli ultimi 10
anni... Sul suo curriculum cosa può vantare negli ultimi tempi?

Che fine ha fatto Perpignan (da cui proviene pure De Carli)?

 

Sopratutto.... sta scegliendo ed allenando lui i giocatori?

 

Penso che un qualsiasi assistente allenatore di premiership avrebbe più
esperienza del nostro CT...

 

Con il materiale umano limitato a disposizione ed i soldi che comunque ci
sono qua servirebbe minimo Henry (chiamato dagli argentini e poi a fare il
babysitter di Kirwan, che è l'unico allenatore con sentimento italiano e che
ha costruito questa nazionale) ed un intero staff scelto da lui per
combinare qualcosa di buono (forse)....

Anche se sinceramente Henry lo metterei a capo di 4 Centri di Formazione per
giocatori U23 che militano nel campionato di Eccellenza...

 

P.S. Johnston, Berbizier, Mallett.... where are now?

 

Salvatore Messina

 

----- Messaggio inoltrato -----
Da: ilfalco7  <mailto:ilfalco7 a libero.it> <ilfalco7 a libero.it>
A:  <mailto:rugbylist a rugbylist.it> "rugbylist a rugbylist.it"
<mailto:rugbylist a rugbylist.it> <rugbylist a rugbylist.it> 
Inviato: Giovedì 12 Febbraio 2015 7:54
Oggetto: [RUGBYLIST] R: I: I: I: SECONDO VOI

 

 

Beh questo di brunel non puoi dirlo

 

Inviato da Samsung Mobile.

 

-------- Messaggio originale --------

Da: Salvatore Messina 

Data:11/02/2015 17:02 (GMT+01:00) 

A: rugbylist a rugbylist.it 

Oggetto: [RUGBYLIST] I: I: I: SECONDO VOI 

 

In ogni caso questa squadra se la può comunque giocare...

Basterebbe allenarla per questo.

Peccato che tutti i giocatori abbiano più esperienza di tutti gli
allenatori....

 

Salvatore Messina

 

----- Messaggio inoltrato -----
Da: Luca Oliva  <mailto:lucaoliver63 a gmail.com> <lucaoliver63 a gmail.com>
A: rugbylist a rugbylist.it 
Inviato: Mercoledì 11 Febbraio 2015 16:45
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] I: I: SECONDO VOI

 

Il problema è sempre prendere consapevolezza del nostro livello e agire di
conseguenza ...
Una presa di coscienza sarebbe auspicabile ... Anche le brutte sconfitte in
questo modo non fanno paura ... 

Il 11/02/2015 15:26, Salvatore Messina ha scritto:

 

Diciamo che senza un attacco credibile e veloce con le top 10 del ranking
mondiale si perde ai punti (al piede) ma si perde.

 

L'Inghilterra in gioco penetrato è ancora più pericolosa dell'Irlanda perché
possiede giocatori abituati e dal fisico impressionante. Oltre a questi,
come già detto, ha giocatori velocissimi da inserire nei canali aperti.
Senza contare il miglior gioco al piede del 6 Nazioni su tutti i tre livelli
verticali (mediano - apertura - estremo).

Touch e mischia poi sono così avanti che non possiamo nemmeno paragonarci a
loro...

 

Purtroppo temo che lo staff tecnico italiano con loro tornerà anche a
contestare la palla (sbagliando e dando ascolto alle critiche a vanvera) e
verremo infilati negli spazi della linea.

 

Ci salveremo solo se terranno il freno tirato in vista degli impegni di
campionato e delle prossime partite. Teniamo conto che un attacco pericoloso
e veloce come quello gallese non ha fatto un metro. Il nostro poi....

 

Giochiamo con trentenni passati e i giovani sono anagraficamente a metà
carriera.... A parte Parisse (altissimo livello), Ghiraldini e Minto gli
altri non sono adatti a questo livello.

 

Respireremo aria grama fino al 2015 e poi, volenti o nolenti, il giocattolo
sarà rotto e dovremo ricominciare da 10 anni fa. Avendo però perso nel
frattempo tutti i treni possibili...

 

Salvatore Messina

 

----- Messaggio inoltrato -----
Da: Luca Oliva  <mailto:lucaoliver63 a gmail.com> <lucaoliver63 a gmail.com>
A: rugbylist a rugbylist.it 
Inviato: Mercoledì 11 Febbraio 2015 11:19
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] I: SECONDO VOI

 

Quindi secondo te impiegando 2-3 giocatori per fermare il portatore ci era
impossibile contendere il pallone sul break-down perchè avremmo sguarnito la
linea ?
Interessante spiegazione, questo induce a pensare che non sia stata una
scelta tattica ma una necessità ...
Non vedo come risolvibilile contro l'Inghilterra ...

Ciao.
Luca 

Il 11/02/2015 10:42, Salvatore Messina ha scritto:

 

La contesa sul punto d'incontro è una scelta che va fatta solo in alcuni
casi ed a condizione di farla bene e mantenere la copertura della linea. Al
massimo un giocatore ed un eventuale sostegno. Effettivamente implica la
rinuncia ad una o due guardie ma se la palla è contesa, in caso di
mantenimento del possesso da parte dell'avversario, la fase successiva
difficilmente verrà giocata veloce ai lati del raggruppamento.

 

La difesa in piedi italiana è stata da manuale: completa ed in avanzamento.
Nemmeno Francia e Inghilterra sono state così brave (sono dovute ricorrere
al fuorigioco sistematico del centro di linea). Il difetto sta nel fatto che
ad ogni penetrazione si era obbligati a raddoppiare o addirittura triplicare
il placcatore. Questo costringeva ben 2 o 3 difensori a ripiazzarsi in linea
dando la possibilità agli irlandesi di penetrare con mantenimento del
possesso perchè, pur impiegando molti uomini in ruck erano sempre in parità.
In zona due del campo iniziavano a calciare su un triangolo allargato che
aveva un solo giocatore su tre in grado di riguadagnare terreno al piede
(McLean) e gli altri due solo palla portata o al massimo up&under su se
stessi (!!!!!!!!!!!!!!). Manchiamo anche di velocisti, di conseguenza
nessuna freccia su cambio d'angolo.

 

In soldoni: loro giocavano tranquilli perché sapevano di tenere palla e
quando ne perdevano il possesso noi non avremmo creato problemi e nella
maggior parte dei casi gliela riconsegnavamo a loro, nemmeno in red zone.
Per male che fosse andata facevano punti con i calci di punizione perché
dopo 10/15 fasi gli italiani avrebbero messo le mani in ruck per
disperazione.

 

Il gioco moderno richiede fisico e velocità. A parte Parisse, Minto e
Ghiraldini noi giochiamo con la mischia che cammina ed in attacco, su difese
di alto livello ed avanzanti, significa, nel nostro caso specifico, giocare
in 10 contro 15.

 

Però è una bella "ammuina" che serve per gli spot pubblicitari...

Almeno nelle pubblicità la federazione sa che "per giocare nella nostra
squadra bisogna essere forti ma anche VELOCI"...

Magari inserissero un programma di sviluppo della velocità nelle giovanili
fornendo tecnici specializzati alle società di base che fanno minirugby....

 

O finanziassero programmi tipo Rugbytots e similari....

 

Gli inglesi sono pesanti. Sempre che non si riposino per il turno in
Premiership apriranno la nostra difesa in linea per poi lanciare i velocisti
negli intervalli. Masi lo conoscono e lo faranno correre per isolarlo e
recuperare palla. In mischia ordinata faranno sfogare i due argentini nostri
per tenere la loro prima linea mobile ed in fiato per muovere poi palla in
penetrazione.

 

L'unico dubbio rimane sulle dichiarazioni che rilascerà il nostro presidente
(a parte quanti giocatori comprerà per Zebre/Calvisano)....

 

Salvatore Messina

 

----- Messaggio inoltrato -----
Da: Luca Oliva  <mailto:lucaoliver63 a gmail.com> <lucaoliver63 a gmail.com>
A:  <mailto:rugbylist a rugbylist.it> "rugbylist a rugbylist.it"
<mailto:rugbylist a rugbylist.it> <rugbylist a rugbylist.it> 
Inviato: Domenica 8 Febbraio 2015 10:31
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] SECONDO VOI

 

Nello specifico della partita, abbiamo "sgomberato" i punti d'incontro per
avere più difensori nello spazio, in questo modo abbiamo lasciato
l'iniziativa all'Irlanda nel gioco aperto. Non avendo avuto una mischia
preponderante e essendo stati surclassati in touche, questo praticamente ha
voluto dire non avere palloni da giocare per tutta la partita. 

Questa è una scelta precisa dello staff tecnico che può essere cambiata già
dalla prossima partita con l'Inghilterra: mettere uno o due grilli-talpa in
più nei punti di break-down per contestare il possesso e recuperare palloni.
Questo comporta naturalmente di "perdere" 1-2 uomini fuori, ed è una scelta
che è già stata scartata dal ns staff per avere più efficacia difensiva.
Staremo a vedere ...

 

In generale, il ns rimane un movimento in grado di produrre alcuni buoni
giocatori che giocano all'estero, ma non un quantitativo sufficiente per
competere ad alto livello. In questo senso, le sconfitte più gravi non sono
quelle della prima squadra, che possono essere "drogate" dal lavoro su un
gruppo super-professionalizzato, ma quelle delle rappresentative giovanili.
La sconfitta 40-13 della nazionale Under 20 nel pantano di Biella è molto
più indicativa. È lì che meglio si apprezzano le differenze a livello di
costruzione e di formazione dei giocatori.  

 

In sintesi, il livello del ns movimento attuale NON È da top ten mondiale.
Dovremmo prima di tutto rendercene conto, e fare un bagno di umiltà. Dopo di
che, forse, si può ripartire. 

 

Ciao.

Luca Oliva

 

 

Il domenica 8 febbraio 2015, Giovanni Sonego <giovanni a sonego.net> ha
scritto:




Giovanni Ciraolo ha scritto il 07/02/2015 alle 21:50:

Chi potrebbe lavorare sul dettaglio a mio parere è l’ex-superiore di Brunel,
cioè Bernard Laporte. Più si va avanti e più mi convinco che uno come lui
potrebbe riorganizzare il nostro rugby.


E' proprio qui che ti voglio. Un buon allenatore di nazionale può rinnovare
il gioco, portare idee e far ottenere dei risultati alla nazionale, ma non
può riorganizzare il nostro rugby. Io sono sempre piu' convinto che la
nazionale sia rappresentativa del movimento rugbyistico di un determinato
paese. Nazioni che hanno un rugby forte, producono nazionali forti. Nazioni
che hanno un movimento debole, producono nazionali deboli. Il nostro
movimento rugbyistico forte non è di sicuro, se comparato con quello delle
nazionali al vertice mondiale. E infatti le nostre nazionali fanno cagare. 

Cercare l'allenatore risolutore di tutti i problemi, il mago che con un
colpo di bacchetta e uno di culo fa vincere un gruppo di professionisti che
giocano all'estero puo' contribuire a dare un po' di diffusione mediatica.
E' proprio questo il principio su cui mi sembra storicamente ispirata la
gestione della federazione. Cerchiamo di ottenere i risultati della
nazionale e sull'onda dell'entusiasmo arriveranno un sacco di praticanti e
costruiremo un movimento solido. Bella genialata. Sono 15 anni e i risultati
sono quelli che sono. Sarebbe anche ora che qualcuno se ne rendesse conto e
che si cominciasse a rivedere questo approccio fallimentare.

(Ecco cosa intendevo affermare dicendo che anche Brunel è incolpevole)

Ciao
Giovanni Sonego

 

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