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[RUGBYLIST] R: I: (senza oggetto)

Gian Domenico Mazzocato giandoscriba a giandomenicomazzocato.it
Mer 14 Gen 2015 08:41:05 CET


Mio padre venne una volta.

Vide la mia partita più “fangosa”, giocata all’Aurora, campetto della periferia sud di Treviso. 

Non aveva nemmeno le porte ad H.
Disse: “go fato fadiga a riconassar Gian Do. El iera tuto smerdà de fango”.

Tutta altra cosa rispetto al lindo e asettico basket giocato da mio fratello.

Fanculo.

 

(Ma le parole/racconto della mamma sono state un dolce balsamo per il mio cuore)

Un abbraccio a tutti

Gian Do Mazzocato 

 

 

 

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Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di tizianotaccola1 a alice.it
Inviato: mercoledì 14 gennaio 2015 08.28
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] I: (senza oggetto)

 

Mia mamma non è mai venuta a vedere le partite, ed il babbo neppure.

Altri tempi!

Un caro saluto da 14Cavallopazzo

----Messaggio originale----
Da: ilfalco7 a libero.it
Data: 13-gen-2015 21.25
A: <rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: [RUGBYLIST] (senza oggetto)

Una deliziosa lettera dei genitori di un ragazzo che mi hanno inviato.

 

Il rugby non è uno sport per mamme.


Se c'è uno sport che va di moda ultimamente, quello e' il rugby.
Gioco di squadra, attitudine mentale, sostegno, lealtà e FairPlay, amicizia, spirito di sacrificio sono le qualità innate di questo sport.
Terzo tempo e pastasciutta pure.
Lo consigliano ai bambini anche gli psicologi. 
Il sei nazioni fino a poco tempo fa sconosciuto ora e' seguitissimo, tanto che ormai si gioca all'Olimpico e non più al Flaminio.
Oggi i giocatori di rugby fanno calendari, scrivono libri, fanno programmi tv e spot!
Insomma il rugby e' un fenomeno in crescita, antagonista del calcio e portavoce di beltà sportiva tout court.

Tutto vero, tranne essere madre di un giocatore di rugby.
In questo caso tutto diventa molto meno figo.
Partendo da sciocche considerazioni: al ritorno dall'allenamento ci si ritrova a togliere quintali di fango da scarpini, calzettoni, maglie e perfino mutande.
Che non si può buttare tutto in lavatrice, noooo bisogna spazzolare ore ed ore prima. Ed il risultato non è mai certo, il nostro club per esempio ha i pantaloncini della divisa bianchi! 
Nel rugby inoltre a voglia a dirti che non ci si fa male, perché è un gioco corretto! La verità e' che il contatto fisico e' il pane quotidiano, e quei 70 minuti di gioco sembrano una guerra senza esclusioni di colpi. Non a caso è obbligatorio il paradenti.
Io quando li vedo tutti ammucchiati per terra e non vedo mio figlio cerco gli scarpini fosforescenti per capire se e' al sicuro o sotto una montagna di energumeni in cerca della palla.
I giocatori di rugby in campo sembrano treni in corsa, pendolini che travolgono tutti i mal capitati possessori di palla ovale.
I placcaggi sono degli attentati alla vita materna, si rifiata solo quando si rialzano, poi se esce un po' di sangue dal naso, se si sono beccati una tacchettata in testa, se si sono spaccati il labbro superiore, se sembra uscita una spalla, beh quello non importa...

E che dire della mischia, delle possibili orecchie a cavolfiore e quelle rincriccate pazzesche alla schiena?
E le touche? Belle da vedere, ma dico se fai un tonfo da quell'altezza, ti fai male sul serio.
Impossibile si possa cadere da una touche penserà qualcuno, invece no ho le fondamenta alle mie paranoie.
La partita di domenica, per esempio: in foto si vede chiaramente un giocatore ( mio figlio, appunto ) salire e quello dietro che stava raccogliendo funghi invece di tirarlo su. Per fortuna non c'ero, nella foto successiva per dire, c'era lui con il ghiaccio sul costato per una botta. Effettivamente la tuoche rimane il problema minore..!

Quindi veniamo ad altre robe che tediano le mamme: le mamme di altri rugbysti, quelle che confondono questo spot con altro. Che non si adeguano "alla moda" del FairPlay e della correttezza sugli spalti.
Le sottoscritte fanno venire un agitazione pazzesca. E pure un certo imbarazzo devo dire.
Bordo campo strillano come delle aquile, e a volte inveiscono pure sull'avversario ( bambini o ragazzi non fa differenza ).
Raggiungono il top quando contestano l'arbitro! 
Cioè tu adesso mi vuoi dire perché adesso ha fischiato fallo? Mi vuoi dire che lo sai, e che lo sai anche meglio dell'arbitro?
Ora premesso che io non ne capisco nulla nonostante segua mio figlio da quando è bambino ( all'inizio pensavo si potesse far metà in tutti i lati del campo ) ma il rugby, sport non nel nostro dna sportivo, ha mille e più regole ed è difficilissimo da seguire e capire a fondo.
Quindi non mi capacito perché queste mamme invasate contribuiscono ad imbruttite questo sport e tolgono l'entusiasmo la domenica, quando andare a vedere la partita e' già difficile di suo!

 

 

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