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[RUGBYLIST] R: Re: R: Bilancio azzurro 6nazioni2015

ilfalco7 ilfalco7 a libero.it
Mar 24 Mar 2015 07:43:32 CET


Semplice domanda.
Ma orquera è migliore di benetti? Che compie 30 anni e che da 3 si dice che è vecchio?



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<div>-------- Messaggio originale --------</div><div>Da: Luca Oliva <lucaoliver63 a gmail.com> </div><div>Data:23/03/2015  21:29  (GMT+01:00) </div><div>A: rugbylist a rugbylist.it </div><div>Oggetto: Re: [RUGBYLIST] R:  Bilancio azzurro 6nazioni2015 </div><div>
</div>Sono tornato a guardare i primi 20' del secondo tempo di Italia-Galles per capire meglio cosa fosse successo, quali fossero le caude delle 4 (quattro) mete subite in 20', che hanno portato il risultato dal 13-14 al 13-42 (parziale 28-0 per il Galles).
La prima meta (13-21), quella della punizione battuta "rapida" da Webb, nasce da un errato calcio di liberazione in touche da parte di Orquera che purtroppo resta in campo e dà il via a un azione a 11 fasi del Galles, che si conclude col calcio di punizione sancito da Clancy.
La seconda meta (13-28) nasce per lo scellerato calcetto a scavalcare di Orquera, ma qui francamente c'è un clamoroso errore di schieramento in campo aperto, perchè l'intera linea difensiva italiana è concentrata in poco più di dieci metri di larghezza senza nessuna copertura al largo. Nell'ordine troviamo "concentrati" cinque uomini: Orquera, Sarto, Venditti, Furno e Masi. Masi, che è l'uomo più esterno dello schieramento, va a "salire" sul calcetto di Orquera, lasciando ulteriormente scoperta la larghezza. Per di più va a placcare l'uomo sbagliato, e lascia un'intera metà campo libera per il contrattacco di Williams-North in un comodissimo 2 vs 0 (c'è solo Gori che tenta disperatamente di rinvenire dall'interno). 
A questo punto c'è la sostituzione dell'intera prima linea + Biagi, ma era evidente che non era la prima linea da cambiare: da notare che sulla prima mischia chiusa Chistolini, schierato a dx al posto di Castro, prende punizione perchè non spinge diritto. 
Poi c'è l'ammonizione di Masi perchè ostacola il 1° centro gallese. Dalle riprese si vede Masi che mette una mano sul petto del gallese: il fallo non sembra clamoroso, ma evidentemente Clancy rileva gli estremi dell'anti-gioco, o del fallo professionale, e sancisce l'ammonizione.
La terza meta (14-35) rappresenta un assoluto capolavoro di "strategia". Touche a nostro favore all'interno dei 22: anzichè scegliere un lancio difensivo, "qualcuno" (evidentemente non Ghiraldini, appena sostituito) decide di tentare un lancio lungo con Manici, notoriamente sicurissimo nel lancio. Alun Wyn-Jones anticipa Minto, e i gallesi si trovano una piattaforma formidabile per lanciare la più classica delle aperture al largo, dove noi siamo in inferiorità numerica. McLean tenta di ripristinare la parità sull'esterno, ma non riesce ad anticipare e North nell'1vs1 gli è superiore.
La quarta meta, infine (14-42), è il paradigma del crollo. Secondo lancio consecutivo sbagliato da parte di Manici (questa volta storto). Mischia per i gallesi, seconda punizione consecutiva contro l'Italia con la prima linea cambiata. Touche per i gallesi nei ns 22, 3 pick and go consecutivi senza opposizione, due passaggi e meta con North che arriva al centro dei pali su due placcaggi mancati Orquera-Venditti.

Le mie valutazioni:
1) se c'era qualcuno da sostituire non era certamente la prima linea ma Orquera, incapace di valutare le situazioni e di prendere le corrette decisioni
2) in immediata successione andava sostituito Masi, indisciplinato e poco lucido 
3) De Marchi-Manici-Chistolini non all'altezza di Rizzo-Ghiraldini-Castrogiovanni
4) avere tolto Ghiraldini dal campo ha privato l'Italia di un punto di riferimento insostituibile, oltre ad avere creato crepe tecniche insanabili, minando le poche certezze della squadra 

Conclusione: l'impressione è che Brunel con scelte illogiche e autolesionistiche abbia minato la fiducia della squadra e che probabilmente la cosa non sia cominciata sabato, ma abbia radici molto più lontane. Questo giustificherebbe la scarsa fiducia del gruppo nei confronti dell'allenatore e spiegherebbe certe affermazioni sentite nel dopopartita. A questo ovviamente non c'è rimedio, se non con scelte radicali e dolorose, che rischiano però di avere conseguenze ancora più pesanti. Non c'è alternativa dunque a continuare la battaglia con questo esercito e questo generale. Naturalmente la sensazione di amarezza per l'ennesima occasione persa, frutto di una serie di decisioni sbagliate, è enorme. Tutto sommato la dichiarazione di Gavazzi: "Non l'ho scelto io, ma lo sostengo" dice molto di più di quanto non voglia dire.

Ciao a tutti.
Luca 

Il 23/03/2015 14:30, Luca Oliva ha scritto:
E' successo: 

14	

(15)	

GEORGIA	72.16	

15	

(14)	

ITALY	71.85	


http://www.worldrugby.org/rankings

Il 23/03/2015 11:35, Gian Domenico Mazzocato ha scritto:
Da Luca Oliva, poche ma centrate, calibrate, santissime parole.
gian domenico
 
vieni a trovarmi nel mio sito
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i miei libri, le conferenze, 
i miei diari di viaggio,
gli appuntamenti e tanto altro
 
scrivimi
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Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di Luca Oliva
Inviato: lunedì 23 marzo 2015 10.42
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] Bilancio azzurro 6nazioni2015
 
Sì diciamo che, al di là della classifica finale, gli azzurri a mio             parere sono risultati come la peggiore squadra del torneo.
La Scozia, pur perdendo contro di noi, non ha mai dato quella senzazione di inadeguatezza che l'Italia azzuri hanno fornito in alcune partite, o spezzoni di partita (Francia tutta, Galles secondo tempo, Inghilterra 60').

Ciao.
Luca Oliva

Il 23/03/2015 10:36, anna maria ha scritto:
Parla chiaro il sondaggio della list: alla vigilia del Torneo gli "esperti", fra i quali anche chi scrive queste brevi note, davano in grande maggioranza l'Italia come la più probabile designata "vincitrice" del cucchiaio di legno - la squadra cioè che arriva ultima e non quella che non vince alcun incontro dei cinque in programma, in questo caso il "premio" è il Whitewash (andare in bianco). Insomma nonostante la delusione della maggior parte degli sportivi, per le aspettative seguite al successo di Edimburgo sulla Scozia, nel 6nazioni appena concluso gli azzurri non hanno collezionato alcuno dei due poco ambiti trofei. Come recita un antico adagio <chi si accontenta...>
 
romano rambaldi
 
 



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