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[RUGBYLIST] I: leggendo tra le righe di questa mattina

Salvatore Messina totorugby a yahoo.it
Mar 6 Ott 2015 17:38:33 CEST


Purtroppo viviamo in un paese che è la culla della cultura della mediocrità."In medio stat virtus" lo si insegna fin dalla nascita da qualche millennio...
Noi abbiamo bisogno di eroi del bene o del male che elevino gli standard della mediocrità perché socialmente non siamo in grado di farlo. Eroi perché il sistema stesso è strutturato per eliminare gli estremismi. E per sopravvivere questi stessi eroi devono comunque raggiungere dei compromessi. Siamo il paese più conservatore senza una linea guida che ci indichi cosa conservare e conserviamo tutto e niente.
Finché il nostro movimento non troverà una persona di spessore ma carismatica questo è il limite e non se ne esce. Salvatore Messina
    ----- Messaggio inoltrato -----
  Da: Giovanni Ciraolo <jxcira a tin.it>
 A: rugbylist a rugbylist.it 
 Inviato: Lunedì 5 Ottobre 2015 21:56
 Oggetto: [RUGBYLIST] leggendo tra le righe di questa mattina
   
Tra i commenti degli irlandesi al match di ieri mi ha colpito la frase del
loro tecnico nazionale Joe Schmidt: “talvolta occorre vincere essendo
brutti”.

Nella stampa italiana di oggi questo argomento degli irlandesi viene spesso
ripreso. Si potrebbe riassumere: abbiamo fatto brutti gli irlandesi, e siamo
contenti del nostro onore che è salvo!

Mi sembra un pessimo argomento. L’Italia ha veramente fatto tutto il
possibile? I giocatori in campo sono ragionevolmente autonomi (vedi
argomento Manici ripreso da Luciano Ravagnani)? Siamo contenti di avere
“rallentato l’Irlanda”, visto che non la “potevamo proprio” fermare? Stiamo
parlando forse di leggi gravitazionali dove il nostro pianeta Italia deve
percorrere un’orbita diversa rispetto ad altre squadre? Mi viene da pensare
a quelle esperienze in fisica dove una particella (es. un .elettrone) può
essere rallentata ma non se ne può cambiare il corso finale! Gli irlandesi
hanno vinto malgrado la loro bruttezza e noi abbiamo perso a causa della
nostra grande bellezza! (beh, esteticamente siamo meglio noi)          

Preferirei perdere per 25 a 0 e per undici volte consecutive contro
l’Irlanda, ma alla dodicesima partita avere una chance reale di vittoria
anche del solo 1%, piuttosto che perdere contro la stessa squadra undici
volte di un solo punto e con lo stesso gioco e alla dodicesima partita
sentirmi gli avversari osservare che “questo è il risultato che tu puoi fare
contro di noi: oltre questo, mio caro, non potrai mai andare! L’elettrone
irlandese, malgrado la sua bruttezza, doveva PER FORZA imbucarsi in meta:
infatti lo dicevano anche gli astri (bookmakers), di che segno era
l’arbitro?

Quando vedo squadre dove i rugbisti chiaramente ritardano il loro gioco, ne
soffro. In Italia troppi tecnici e dirigenti decidono ancora troppo e di
troppe cose e con pochissima trasparenza verso i giocatori. Per non parlare
di una parte della stampa alla quale interessa solo il titolone.

All’ombra del proprio campanile, molti possono trovare il calduccio buono
della mediocrità. 

La mediocrità? Fino a lì puoi arrivare, ma non oltre: l’Irlanda deve
vincere!  

Ma l’Italia non è tutta così. 

    

g.ciraolo      



 

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