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[RUGBYLIST] R: R: Re: R: Re: L'ITALIA E' FINITA

Giovanni Ciraolo ciraolo.g a reliefunion.com
Mar 21 Mar 2017 18:31:26 CET


Pensiamo sempre a ciò che non va nel nostro rugby, ma raramente analizziamo ciò che non è il nostro rugby. Non si può dire che qualcosa va male se quel qualcosa in realtà non esiste. Bisogna esistere anche per andare male! In Italia, le società sono fortemente polverizzate, sembra quasi un regime di concorrenza perfetta, anche se il loro numero rimane lontanissimo da quello di altre federazioni. Non mi riferisco solo alle discipline forti come il calcio, la pallavolo, la pallacanestro, ma anche all’atletica leggera, al ciclismo, alle arti marziali, alla danza sportiva, al motociclismo e addirittura allo stesso settore bocciofilo! Il nostro rugby, ancora sottodimensionato come struttura agonistica, diffonde tuttavia un numero di tecnici/operatori superiore (se i dati Coni di 2 anni fa risultano ancora validi) a quelli della pesca sportiva! La mia tesi sul rugby italiano si riassume nella frase: a noi praticanti piace il rugby, stiamo bene la sera e non abbiamo quindi voglia di crescere! La paura di crescere è il male che attanaglia il rugby italiano. Vige qui il principio del piccolo è bello e come in economia sono le nostre piccole-medie imprese che difenderebbero la competitività. Un principio assurdo, questo, anche in economia: sono le grandi imprese che hanno fatto il miracolo economico italiano. Le piccole e medie imprese sono state partorite dalle grandi ed hanno creato poi grandi risultati anche nello sport italiano ma derivati dal grande ed in espansione. Con piccole società ci si diverte, ma non si va da nessuna parte senza aggregazioni. Nel nostro rugby ci sono troppi addetti e soprattutto troppi tecnici che hanno sotto di sé un numero di persone insufficienti per diffondere cambiamenti rapidi. Il modello irlandese potrebbe allora essere valido con le sue aggregazioni forzate ma quello è un sistema di concorrenza monopolistica su pochissimi grandi club mentre il nostro rugby canta ancora malinconicamente lo sai che i papaveri son grandi grandi grandi …….

g.ciraolo              

 

Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di gima_g a libero.it
Inviato: martedì 21 marzo 2017 10:28
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] R: Re: R: Re: L'ITALIA E' FINITA

 


allora torniamo a quello che scrissi qualche mese fa ma senza alcun riscontro in list: progetti, controprogetti, formule nuove dei campionati e controformule ma ......... nessun miglioramento mentre il super stipendio viene versato ad ogni fine mese !!!!!!

e lo scienziato che ha progettato tutti questi capolavori è ancora lì !!!!!!!!!!

ora finalmente qualcun altro sta condividendo questa visione del problema, speriamo di diventare tanti e poi a pedate nel culo e fino a scuola lo rispediamo

un abbraccio a tutti - che a 1

Giorgio

 

----Messaggio originale----
Da: "Luca Oliver" <lucaoliver63 a gmail.com>
Data: 20/03/2017 10.30
A: <rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: Re: [RUGBYLIST] R: Re: L'ITALIA E' FINITA

Io sono perfettamente d'accordo con te sul giudizio generale sul ns ambiente e ti garantisco che è così anche a basso livello, ma se bisogna trovare un capro espiatorio, proprio sui club dobbiamo andare ... ??? :-)

Se permetti, rischia di apparire strumentale ... Prima dei club, ci sono molte altre cose da riformare ... Dopo si può sicuramente mettere mano ai club di vertice e fare in modo che lavorino - tutti - in sinergia con un progetto condiviso, rispettoso della storia, della tradizione e del lavoro quotidiano dei club, che li valorizzi e li metta nella condizione di dare il meglio - tutti, dall'Eccellenza alla serie C - e che sia DI CONSEGUENZA funzionale allo sviluppo della Nazionale ...

Dopo di che, vedrai che sicuramente tutti remeranno nella stessa direzione ...

Se i progetti vengono fatti CONTRO i club - o contro "ALCUNI" club ed a favore di ALTRI - questo non succederà mai, e il movimento sarà sempre SPACCATO  ...

Ciao. Luca 

 

Il 20/03/2017 10:14, ilfalco7 ha scritto:

Gruppo Facebook della Rugbylist
https://www.facebook.com/groups/44366421488/
__________________________________________

 

esattamente cio che ha detto O.C. tutti abituati a dare contro a parlare male l uno.dell altro. mai qualcuno.che dicesse ok il progetto é questo io non sono d acvordo.ma se x vincere c é da dare una mano....cosa posso fare io?

invece no tutti contro tutti. é ognuno attaccato al proprio meschino.tornaconto personale e picvolo potere.......

questo siamo noi

 

 

 

Inviato da smartphone Samsung Galaxy.

 

-------- Messaggio originale --------

Da: Luca Oliver  <mailto:lucaoliver63 a gmail.com> <lucaoliver63 a gmail.com> 

Data: 20/03/17 09:26 (GMT+01:00) 

A: rugbylist a rugbylist.it 

Oggetto: Re: [RUGBYLIST] R: Re: L'ITALIA E' FINITA 

 

La cosa che mi ha colpito delle dichiarazioni post-partita di COS, ma spero che si tratti di un errore di interpretazione (dovuto magari alla scarsa conoscenza dell’italiano di Conor) è che sia stata scaricata la colpa della attuale situazione italiana sui “club”.

Ma come, abbiamo Accademie che non producono talenti ma giovani individualisti che si credono arrivati, Centri di formazione sparsi nel territorio con l’unico scopo di erogare prebende in cambio di sostegno elettorale, Franchigie mal organizzate e poco finanziate con staff approssimativi e scarsa professionalità che vanno in giro per l’Europa a prendere sberle … e la colpa è dei “club” ?

Anzi, qualcuno ha già aggiunto, in uno dei post pubblicati su un noto blog rugbystico in questi questi giorni, ad “un club” ben specifico situato tra l’Adige e il Po che non si adegua ai diktat federali ???

Bene, abbiamo individuato l'origine dei nostri mali, è Rovigo ...

Se così fosse e la tenaglia dovesse stringersi su quel poco che resta del movimento di vertice dei club nazionali, avremmo completato quella distruzione del rugby italiano avviata nel 2011 con l’istituzione delle franchigie …

Ciao a tutti.

Oliver

 

Il 18/03/2017 20:28, ilfalco7 ha scritto:

Gruppo Facebook della Rugbylist
https://www.facebook.com/groups/44366421488/
__________________________________________

 

no l italia non è  finita.

ci vorra ancora un po ma cresceremo ci sono dei segnali profondi.

e dei giocatori se curati......

e vedrete cambiera molto adesso

 

 

 

Inviato da smartphone Samsung Galaxy.

 

-------- Messaggio originale --------

Da: Paolo Imperatori  <mailto:p.imperatori a gmail.com> <p.imperatori a gmail.com> 

Data: 18/03/17 19:05 (GMT+01:00) 

A: La mailing list del rugby italiano  <mailto:rugbylist a rugbylist.it> <rugbylist a rugbylist.it> 

Oggetto: Re: [RUGBYLIST] L'ITALIA E' FINITA 

 

A nulla probabilmente. Ma non sono un tecnico per dare soluzioni.

Quello che penso da tempo è che secondo me non è una questione di chi possa sostituire l'Italia nel Sei Nazioni. Non c'è qualcuno di meglio. Entrasse, chessò, la Georgia, sarebbe la stessa cosa se non peggio. La questione semplicemente è se tornare al Cinque Nazioni, e ricominciare da capo. Punto.

Paolo 

 

 

Il giorno 18 marzo 2017 16:36, paolo.valbusa a libero.it <paolo.valbusa a libero.it> ha scritto:

Gruppo Facebook della Rugbylist
https://www.facebook.com/groups/44366421488/
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Ciao a tutti,

dopo aver visto l'imbarazzante (eufemismo) prestazione italiana contro la Scozia (l'ultima, ahimè, di una lunga serie) mi faccio e vi faccio una domanda: a cosa sono serviti anni di Accademie, di raduni, di stage, di allenamenti specifici, di mental coaching, ecc., se poi non riusciamo a piazzare un pallone in mezzo ai pali, a tenere un pallone in mano, a fare un semplice passaggio, all'uomo in sostegno, che non sia troppo debole, troppo forte, troppo alto, troppo basso, troppo indietro o troppo avanti?

Paolo

 

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