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R: [RUGBYLIST] green addio all'Italia

Nino Rhodigi ninorhodigi a virgilio.it
Mer 13 Dic 2006 17:31:09 CET


MessaggioCaro Paolo,

                  Io concordo in pieno con quanto hai scritto tu ( ed in
parte Tamu ) :è troppo facile dare sempre e comunque colpa alla Fir:
è un po' come fanno quì nel Veneto che quando qualcosa non marcia dicono
'Colpa del governo ladro'............
Quasi la stessa musica.
Ad ogni modo Mr.Dondi ( e chi gli sta' vicino ..)penso che dovrebbe alquanto
preoccparsi che le nostre squadre di >Clubs prendano 80 punti e più e che
spesso giocano 'per dovere o con fastidio' senza qualla 'verev' che hanno in
campionato.
NON ESISTE SOLO LA NAZIONALE.

Leonini
  -----Messaggio originale-----
  Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it
[mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]Per conto di paolo
  Inviato: mercoledì 13 dicembre 2006 13.57
  A: rugbylist a rugbylist.it
  Oggetto: [RUGBYLIST] green addio all'Italia


  Mi schiero dalla parte di Tanu. I nostri club affrontano le coppe con lo
spirito del buon allenamento e questo non è corretto verso i tifosi. Inoltre
le nuove regole erano state anticipate di qualche mese e devo dire che
nessuno ha fatto nulla per adeguarsi. Molte squadre considerano i settori
giovanili come un obbligo federale da esplicare e altri ne approfittano per
avere sovenzioni che poi non si sa bene come vengono investite. Non siamo in
Europa da due giorni, quindi si poteva programmare una crescita. Come ho già
detto pochi club hanno una dirigenza adeguata agli impegni, adeguata dal
punto di vista manageriale, non certo dal punto di vista professionale o di
passione, e questa deficenza la paghiamo a caro prezzo. Vogliamo dare
proprio una colpa alla fir? Per me la colpa è quella di non aver adeguato le
competenze dei vari dirigenti, federali e di club, alle nuove esigenze
create dal professionismo. Tutto il resto è la logica conseguenza di questa
scelta, o non scelta. Idea del tutto personale, quindi condivisibile o no,
sempre nei termini della civiltà e del confronto di crescita.
  Paolo Ceravolo
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