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[RUGBYLIST] (Zatta/Dondi) SELEZIONI

p.zaghetti a licensingconsultants.it p.zaghetti a licensingconsultants.it
Lun 6 Nov 2006 09:08:22 CET


Caro Guido, hai assolutamente ragione per quanto riguarda la Grande Milano,
tanto che io sono nel consiglio e la ritengo anche un'ottima iniziativa.
Però è un'iniziativa nata monca, non per nostro volere, ma per l'ottusità di
alcuni. Con il risultato di avere tre squadre in serie B, che vagolano a
livelli non certo in linea per una città come Milano.
Si dice che nei grandi centri urbani è più difficile creare realtà sportive
differenti dal calcio; sarà, ma Roma è avanti anni luce rispetto a Milano,
ed anche a Roma ci sono due realtà calcistiche importanti, il basket ecc.
Hai ragione, con l'ASR non si riesce ad avere un rapporto costruttivo,
l'Amatori ha tergiversato un po' ma chiaramente non ha mai avuto
l'intenzione di abbracciare il progetto Grande Milano.
Io vorrei solo contribuire a riportare il rugby milanese a grandi livelli
con un progetto strutturale di lungo periodo, in modo da evitare il casus
Milan.
Credo però che l'unica via sia quella di consorziare tutti, ma proprio
tutti.

Con affetto
Paolo
----- Original Message -----
From: "Guido Chimienti" <tequila2 a hotmail.com>
To: <p.zaghetti a licensingconsultants.it>; <azibana a tin.it>;
<angelo.volpe a poste.it>; <rugbylist a rugbylist.it>
Sent: Saturday, November 04, 2006 10:54 AM
Subject: Re: [RUGBYLIST] (Zatta/Dondi) SELEZIONI


> Ciao Paolo,
> mi sembra falso e ingiusto quello che dici:
> che la dirigenza del vecchio Milan (Amatori) abbia fatto un sacco di
cazzate
> è lapalissiano;
> ma dire che oggi nessuno faccia niente è falso e tendenzioso.
>
> Qualche anno fa (3 o 4, non ricordo più) i dirigenti del Cus Milano
decisero
> una fusione con quelli del Chicken Rozzano, scelta corretta che, col senno
> di poi, non ho paura di ammettere all'epoca trovai come stupida e discussi
> coi miei dirigenti cussini. Il motivo? al Cus ci mancavano seniores, il
> Chicken non aveva giovani... dalla fusione è nato un bel gruppo, che si è
> tolto diverse soddisfazioni.
>
> Nel frattempo a livello giovanile si è creata una realtà denominata Grande
> Milano, con atleti di diverse società per cercare di ottenere un "alto
> livello" (e nel frattempo il Chicken Cus prestava i migliori atleti U19 e
21
> all'ASR ...);
>
> quest'anno, coraggiossamente, il Chicken Cus ha ceduto i propri diritti
alla
> Grande Milano, associazione di diverse squadre meneghine, per cercare una
> crescita reale, senza soldi "magici" ma frutto di lavoro e passione.
>
> Certo che se tu vedi solo sponda ASR (per principio no a qualsiasi
proposta)
> o nuova Amatori Milano (noi siamo i migliori, non abbiamo bisogno di
> nessuno...) hai ragione, ma nello stesso stadio Giuriati qualcuno cerca di
> fare del bene al rugby milanese.
>
> Con inmutato affetto.
> Guido
>
>
> >From: <p.zaghetti a licensingconsultants.it>
> >To: "A Zibana" <azibana a tin.it>,"Angelo.Volpe" <angelo.volpe a poste.it>,
> ><rugbylist a rugbylist.it>
> >Subject: Re: [RUGBYLIST] (Zatta/Dondi) SELEZIONI
> >Date: Thu, 2 Nov 2006 18:03:04 +0100
> >
> >Caro Antonio,
> >
> >a Parma siete comunque fortunati, guarda come è stato ridotto il rugby a
> >Milano, dovr dirigenti miopi non sanno trovare una minima collaborazione
> >per cercare di portare il rugby milanese ad un livello che le compete.
> >
> >Nessuno è disposto a cedere il proprio orticello per qualche cosa di più
> >costruttivo.
> >Desolante
> >
> >Ciao
> >Paolo Zaghetti
> >   ----- Original Message -----
> >   From: A Zibana
> >   To: Angelo.Volpe ; rugbylist a rugbylist.it
> >   Sent: Thursday, November 02, 2006 5:49 PM
> >   Subject: Re: [RUGBYLIST] (Zatta/Dondi) SELEZIONI
> >
> >
> >   Troppo buono Angelo a pensare io conosca la materia.
> >   Scozia, Galles ed Irlanda affrontano le Coppe con selezioni. Non so se
> >sotto l'egida delle proprie federazioni o per accordi fra i CLub
> >nell'ambito delle regioni.
> >   Per noi sarebbe più difficile fare selezioni regionali per il fatto
> >della concentrazione dei club al Nord. Ma con buon senso e buona volontà
si
> >potrebbe trovare una soluzione.
> >   Rimango comunque del parrere che dovrebbero essere gli stessi club a
> >gestire l'iniziativa tranite la Lega.
> >   Sarà possibile ?
> >   Io ho qualche dubbio vedendo che le due squadre di Parma non trovano
un
> >accordo di fusione che darebbe a Parma una squadra all'altezza della
> >passata tradizione.
> >   Non mi occupo più di rugby se non seguendolo in televisione e mi é
> >difficile dire di più. C' é sempre Guazzini da interpellare....
> >   Stiamo a vedere ma i passivi che stanno subendo le nostre squadre non
> >sono accettabili.
> >
> >   Antonio
> >     ----- Original Message -----
> >     From: Angelo.Volpe
> >     To: rugbylist a rugbylist.it
> >     Sent: Thursday, November 02, 2006 12:04 PM
> >     Subject: [RUGBYLIST] (Zatta/Dondi) SELEZIONI
> >
> >
> >     Ringrazio chi ha dato seguito con un proprio commento alla mia idea
di
> >formazione e utilizzo delle selezioni al posto delle squadre di club
nelle
> >coppe europee. Mi pare che nella maggioranza l'idea sia stata giudicata
> >fattibile. Fatta eccezione per Antonio che invece l'ha bocciata nel
> >complesso.
> >     Poiche' Antonio (Zibana) non è certo l'ultimo arrivato e conosce
bene
> >la materia e i soggetti coinvolti nella mia informalissima proposta, sono
> >propenso a pensare che non abbia parlato a sproposito, ma si sia basato
su
> >considerazioni concrete. Non so se esistano già dei progetti in tal senso
> >ma mi chiedo davvero perchè la strada delle selezioni non sia
praticabile.
> >     In definitiva, qual'è l'ostacolo maggiore? Senza dubbio l'aspetto
> >economico. Attualmente ogni singolo club partecipante alle coppe
percepisce
> >un contributo piuttosto rilevante. Non ho dati certi ma credo che possa
> >aggirarsi intorno a 100-150.000 euro a stagione. Non sono pochi per i
magri
> >bilanci delle nostre squadre e dunque è chiaro che tale introito fa gola
a
> >tutti e possa sembrare irrinunciabile. Ma se la Fir incamerasse tali
> >sovvenzioni e li riutilizzasse, magari anche aggiungendone di propri per
> >retribuire l'utilizzo di ciascun giocatore, non saremmo più o meno alla
> >pari? Non credo che i club ci perderebbero granchè. Anzi,... I main
sponsor
> >delle formazioni coinvolte potrebbero vedere i loro loghi commerciali
sulle
> >maglie in giro per l'europa...
> >     Insomma, se sei squadre partecipanti alle coppe portano in dote
> >ciascuna 150.000 euro e a sua volta la federazione ridistribuisse tale
> >somma come quota pro capite per ogni giocatore convocato, i conti
> >potrebbero tornare? Sì o no?
> >
> >     Posso pensare ad esempio ad un criterio geografico, ma potrebbero
> >essere altri (mi baso sugli attuali club che fanno le coppe):
> >     selezione Bianca (o Dogi): Treviso e Petrarca
> >     selezione Rossa (o Lupi): Gran Parma e Overmach
> >     selezione Verde (o Zebre): Viadana e Calvisano.
> >
> >     Non pensate che ne verrebbero fuori delle formazioni competitive,
> >almeno nella misura che permetta di non perdere sistematicamente le
partite
> >50-60 a zero e tentare il passaggio del primo turno?
> >     Ringrazio chi volesse esprimere la propria opinione, anche se in
> >disaccordo (anzi, soprattutto se in disaccordo).
> >
> >     angelo
> >       ----- Original Message -----
> >       From: Angelo.Volpe
> >       To: allrugby ; rugbylist a rugbylist.it
> >       Sent: Monday, October 30, 2006 5:44 PM
> >       Subject: [RUGBYLIST] Re: Notizie del lunedì (Zatta/Dondi)
> >
> >
> >       Anch'io ieri ho ascoltato il servizio di Pacitti su Radio1.  Ero
in
> >macchina e stavo seguendo la gara di Valentino Rossi. Ohibò, ho pensato,
> >rugby sulla Rai?? Che succede? Meraviglia delle meraviglie. E devo dire
che
> >sono rimasto molto perplesso nel sentire l'intervista a Dondi. Il quale
> >dice, quasi con candore, che le squadre italiane per quanto riguarda le
> >partite di coppa non sono tenute a rispettare la regola dei 12 giocatori
di
> >formazioneitaliana. La Fir lascia libere le squadre di immetterne di più,
> >se lo vogliono. Il che mi porta a pensare a due soluzioni:
> >       1- è possibile tesserare più giocatori stranieri e farli giocare a
> >piacimento solo nelle coppe europee
> >       2- è possibile tesserare più giocatori stranieri e farli giocare a
> >rotazione in campionato a patto di non superare la famosa quota dei 12
> >italiani a referto.
> >       Se non ho preso lucciole per lanterne, questa sarebbe la soluzione
> >proposta da Dondi alle società che devono attrezzarsi per le coppe
europee.
> >       Come dire che un club dovrebbe avere risorse economiche tali da
> >potersi permettere di tesserare un certo numero di giocatori ma di
tenerne
> >in tribuna una parte.
> >       Lo spirito dei 12 italiani a referto mi pare sia quella di
> >salvaguardare i giocatori italiani che si vedrebbero portare via il posto
> >in formazione dagli stranieri (di qualunque tipo). Bene, ok. Ha un senso
e
> >potrebbe portare a qualcosa di buono se non fosse che di solito parte di
> >quei 12 sono i titolari fissi della panchina e generalmente non entrano
> >mai. Ma evidentemente fatta la legge, trovato l'imbroglio. E a suggerire
il
> >modo di aggirare la regola è il presidente federale in persona.
Fenomenale.
> >Certo, formalmente la regola dei 12 a referto è rispettata, ma in pratica
> >si suggerisce ai club come aggirarla. A parte la valutazione etica che
> >ognuno è libero di fare in proposito, viene da chiedersi quanti e quali
> >sarebbero i club italiani in grado di mettere a contratto un giocatore,
> >pagarlo regolarmente, e farlo giocare solo saltuariamente, ossia in coppa
o
> >a rotazione nelle partite di campionato. Follia pura.
> >
> >       A questo punto mi pare sarebbe più serio e più saggio abbandonare
la
> >strada delle regole dettate e poi aggirate. Mi sembrerebbe il caso di
> >intraprendere seriamente e concretamente la strada delle selezioni (Nord
> >ovest, nord est, centro, ecc.... o semplicemente selezione Bianca, Rossa
o
> >Verde...) da iscrivere alla Heineken e alla Challenge Cup. Due, tre o
> >quattro da suddividere tra le due manifestazioni europee. L'ostacolo
> >attuale è quello di mettere d'accordo i club nella suddivisione della
parte
> >economica spettante alle squadre partecipanti. E allora perchè non creare
> >le selezioni direttamente da parte della Fir, saltando l'accordo
> >impossibile tra i club? La Fir, individuato uno specifico per le coppe
> >selezionatore alla stregua della nazionale, come per la nazionale paga
una
> >quota per ogni giocatore selezionato. Forse non tutti lo sanno, ma
> >attualmente la convocazione di un proprio tesserato frutta al club di
> >appartenenza un gettone di 5.000 euro per ogni convocazione. Un club che
> >arriva ad avere 7-8-10 convocati mette in tasca 35-40-50 mila euro ad
ogni
> >impegno della nazionale. Fate un po' i conti di cosa significa alla fine
> >della stagione per le casse di quel club..... Significa, credo, ripagarsi
> >buona parte degli ingaggi ai giocatori....
> >       E allora sull'esempio della nazionale, perchè non creare 3 o 4
> >selezioni, iscriverle alle Coppe, per esempio due (o una) in Heineken e
due
> >in Challenge, e reclutare i 100 giocatori necessari con lo stesso
criterio
> >adottato per la nazionale? 25 giocatori X 4 selezioni = 100 (italiani e
> >stranieri). I club che forniscono i giocatori ci guadagnano una cifra
quale
> >rimborso da parte FIR e non potranno di certo lamentarsi e noi, come
> >Italia, potremo finalmente esprimere quattro formazioni di vertice
formate
> >da giocatori provenienti potenzialmente da tutte le squadre italiane,
senza
> >limitazioni di stranieri e italiani.
> >       Il budget della federazione credo non abbia problemi ad affrontare
> >un investimento del genere perchè pingue come non mai a causa dei diritti
> >del 6 nazioni. In più non dimentichiamoci delle sovvenzioni che arrivano
> >dall'ERC (?) che potrebbero finire sempre alle società in ragione e
> >proporzione ai giocatori forniti.
> >       Vi sembra impossibile  (a parte la difficoltà nell'esporre il
> >progetto)? Io credo di no, laddove ci sia davvero la volontà di uscire
> >dall'imbuto che vede i club italiani non in grado di competere con quelli
> >stranieri. Certamente mi sembra molto più serio che suggerire di
tesserare
> >più giocatori e di farli giocare solo per le Coppe o tenerli a rotazione
in
> >tribuna.
> >
> >       Certo come proposta è semplicemente buttata lì e sicuramente
> >presenta falle o punti oscuri, ma è solo una proposta per avviare la
> >discussione, non pretendo certo di avere la soluzione in tasca.
> >
> >       angelo
> >       (scusate la lunghezza)
> >
> >
> >       From: allrugby
> >         To: rugbylist a rugbylist.it
> >         Sent: Monday, October 30, 2006 2:46 PM
> >         Subject: [RUGBYLIST] Notizie del lunedì
> >
> >
> >         Copio id incollo dal Gazzettino di oggi.
> >         Mi sembra che l'intervista al presidente della Benetton Amerino
> >Zatta
> >         capiti a fagiolo, anche in relazione ai turni di coppa
disputati,
> >per
> >         una discussione in list.
> >         Ciao.
> >         Franco (TV)
> >
> >         Ma che emozioni con Mulieri e Perziano
> >
> >
> >         Il Treviso soffre molto nella conquista. La mischia difetta di
> >         potenza: è stata maltrattata sia dal Perpignan che dal Castres.
E
> >deve
> >         ancora arrivare, nel doppio confronto di dicembre, la più
potente
> >del
> >         girone: quella del London Wasps. La touche balbetta, e la lunga
> >         squalifica di Tejeda aggrava i problemi nel lancio. Con la
> >pressione
> >         addosso, ovvio che le cose si complichino per la cerniera. Il
> >gioco al
> >         piede è il grande assente e sembra più facile sbarcare sulla
luna
> >che
> >         occupare il campo. Regge invece la linea difensiva, capace di
> >pressare
> >         e di recuperare palloni interessanti. E non difetta la qualità
> >nella
> >         circolazione della palla. Peccato che le occasioni di sfruttarla
> >siano
> >         così rare e di bassa qualità.
> >         ***
> >
> >         Due delle tre mete segnate (tutte in prima fase) a Castres
> >dimostrano
> >         che la classe e l'ispirazione della linea arretrata è intatta.
> >Azioni
> >         pregevoli. La prima, quella di Maci Perziano, è nata da uno
> >strepitoso
> >         rilancio di Mulieri. Sul calcio di Lassucq sopra i pack riuniti
> >per un
> >         maul, ha raccolto Semenzato a metacampo e ha passato
all'indietro
> >per
> >         l'ala all'altezza della linea dei 15 metri. Mulieri ha innescato
> >una
> >         corsa trasversale fatta di soffici appoggi che ha debordato
> >l'intera
> >         barriera difensiva transalpina che saliva da lontano: superato
in
> >         orizzontale anche il secondo centro Carballo, ha scartato
> >raddrizzando
> >         la corsa con una sorprendente accelerazione dopo aver fintato un
> >         passaggio a Sartoretto. Una volta guadagnata la linea dei 10
metri
> >ha
> >         saltato Goosen per imboccare direttamente all'esterno Maci piè
> >         veloce.Si sa che Perziano come respira l'aria della Francia si
> >         galvanizza. Sembra che si diverta da matti. Specie se gli
servono
> >una
> >         palla veloce. Quando riceve ha davanti a sè 40 metri di campo.
Si
> >         allarga leggermente verso la linea di touche, stampa sul prato
> >sette
> >         falcate perentorie, alza la testa. Cerca con lo sguardo
> >Jean-Baptiste
> >         Peyras. Lo fissa negli occhi. E quando lo affronta sulla linea
dei
> >22
> >         metri: sorpresa. Maci raddrizza il tronco, calcia l'aria col
> >destro,
> >         un po' alla Campese. E contemporaneamente esegue un buffo
saltello
> >         sull'altro appoggio. Una sberleffo. Perchè quando ricade sulla
> >         caviglia sinistra orienta il corpo verso l'interno, ma con un
> >cambio
> >         di passo fulminante se la fila dalla parte opposta. L'estremo
del
> >         Castres abbranca l'aria, finisce con la faccia sull'erba, tenta
> >una
> >         disperata manata sulla caviglia della lepre trevigiana che però
si
>> >         già tolta dalla traiettoria, affonda i bulloni a un paio di
> >centimetri
> >         dalla linea di touche e conclude la sua corsa con un tuffo
> >trionfale.
> >         «Terrible» ripetono in tribuna i telecronisti francesi. Seigne
in
> >         panchina osserva con calma: «Bella meta, il Treviso ha molta
> >velocità
> >         all'esterno».
> >         ***
> >
> >         Non aveva ancora visto la terza meta. Quella di Legg. Nata da un
> >         pallone bonificato dagli avanti con una ruck a fondo touche dopo
> >un
> >         lancio maldestro. Picone dà ad Ansell rimasto fuori dallo
> >schieramento
> >         della rimessa laterale, in posizione di primo attaccante.
> >Passaggio a
> >         Goosen sui 40 metri, Legg si inserisce a vuoto fissando i centri
> >         francesi mentre il sudafricano serve alle sue spalle Mulieri. Ma
> >si
> >         pronuncia Muliaina. L'ala trevigiana si esibisce in un gioco di
> >         appoggi interno-esterno degno dell'all black. Prende
l'intervallo
> >e
> >         accelera. Sfugge alla francesina di Peyras, poi piazza un
frontino
> >su
> >         Marticorena che arriva a chiudere dall'interno. Sulla linea di
> >meta
> >         gli si para infine davanti Christophers. Ma a questo punto
> >         Mulieri-Muliaina non può più sbagliare: è il vertice di un rombo
> >con
> >         Perziano a destra, Goosen sull'asse e Legg all'interno. Deve
solo
> >dare
> >         la palla. La mesce, facile, all'inglese che trotterella in mezzo
> >ai
> >         pali: quattro passaggi, meta in prima fase. Un sorso di
champagne
> >dopo
> >         tanta acqua. A Treviso il palato non si guasta mai, nemmeno
nelle
> >         giornate peggiori.
> >
>
>---------------------------------------------------------------------------
--------------------------------------------
> >
> >         COPPE - 2. TURNO Il presidente del Benetton spiega perchè dal
> >2004/05
> >         Treviso ha perso 9 match consecutivi in Heineken. Ultimatum a
> >Dondi
> >         «La regola dei 12 italiani ci affossa in Europa»
> >         Zatta: «Se la Fir non ci pone alle stesse condizioni degli altri
> >sarà
> >         sempre peggio. Loro corrono in Ferrari, noi su una Fiat»
> >
> >         Due stagioni fa il Benetton Treviso vinceva 3 partite su 6 del
suo
> >         girone, battendo Bath e Bourgoin (2 volte), e sfiorava lo
storico
> >         passaggio ai quarti in Heineken Cup. Da allora non ha più vinto
in
> >         coppa (9 sconfitte consecutive) e venerdì sera ha beccato 41
punti
> >a
> >         Castres. «Una vera umiliazione - confessa il presidente
trevigiano
> >         Amerino Zatta - se penso che fino al 2004/05 questa era
> >un'avversaria
> >         che potevamo battere...».
> >         Come mai questo crollo? Perchè la squadra italiana leader in
> >Europa,
> >         per un periodo ha avuto quasi il 50\% di successi, non è più
> >         competitiva? E con essa l'intero movimento, visti i risultati
> >anche di
> >         questo 2. turno di Eurocoppe dove solo l'Arix Viadana (in
> >Challenge)
> >         ha sconfitto la neopromossa Albi, mentre tutte le altre hanno
> >preso
> >         batoste?
> >
> >         «Perchè con la regola dei 12 atleti di formazione italiana, di
cui
> >un
> >         under 21, obbligatori a referto non è possibile essere
competitivi
> >in
> >         Europa - continua Zatta - La prossima stagione quando
diventeranno
> >13
> >         sarà ancora peggio. Due anni fa, quando il Benetton batteva il
> >Bath e
> >         il Bourgoin, giocava con 5 stranieri e il resto di atleti con
> >         passaporto italiano. Venerdì a Castres noi avevamo i 12 italiani
> >         previsti, loro 15 non francesi su una rosa di 35 della rosa. Già
> >         facevamo fatica a competere quando avevamo le stesse regole
degli
> >         altri, adesso è impossibile».
> >
> >         L'attacco alle nuove regole volute dalla Fir è esplicito. Come
> >quello
> >         alle risposte date dal presidente federale Giancarlo Dondi su
> >         RadioRai, a una domanda fatta dal sempre attento Paolo Pacitti
sui
> >         risultati delle italiane. «Dondi ha risposto - continua Zatta -
> >che
> >         nessuno vieta ai club italiani di organizzarsi per le coppe come
> >fanno
> >         i club europei. Vero. Ma non dice che gli inglesi, i francesi e
> >gli
> >         altri hanno le stesse regole sia in coppa che nei loro
campionati,
> >non
> >         due regole diverse. Se dovessi seguire il consiglio di Dondi,
> >dovrei
> >         allestire e pagare due rose distinte. Una per il campionato con
i
> >12
> >         italiani, una per le sole 6 partite di coppa con gli stranieri.
> >         Assurdo! Sia dal punto di vista organizzativo che degli
> >investimenti.
> >         Sarebbe come correre su una Ferrari in Europa e su una Fiat nel
> >         campionato, mentre gli altri corrono sempre in Ferrari».
> >
> >         Zatta è amareggiato da tutto ciò. Afferma con rabbia che che «è
da
> >         masochisti fare l'Heineken Cup a queste condizioni». Si dice
> >convinto
> >         che «fino a quando la federazione non prenderà adeguati
> >provvedimenti
> >         saremo sempre penalizzati in Europa». Paventa una fuga degli
> >ultimi
> >         sponsor innamorati del rugby (compresi i Benetton?) se le cose
non
> >         cambieranno: «I club devono costruire i giocatori fino ai
> >vent'anni
> >         per poi vedere che se ne vanno all'estero, come fanno ormai
tutti
> >i
> >         migliori italiani, e scoprire che ciò va a beneficio della
> >Nazionale,
> >         la quale se li trova belli e pronti per l'alto livello. A cosa
> >serve
> >         allora continuare a investire?».
> >
> >         Il numero uno trevigiano non ha dubbi, andando avanti di questo
> >passo
> >         «i club spariranno, o si limiteranno a svolgere attività
> >amatoriale».
> >         Bisogna quindi scegliere: o si costruisce un movimento forte,
> >         competitivo (anche in Europa), con un campionato credibile che
> >riporti
> >         indietro i migliori italiani e si cambia rotta; oppure no e in
> >coppa
> >         andrà sempre peggio. «Qualunque delle due strade Dondi voglia
> >         imboccare, deve dirci qual è il suo progetto - chiude Zatta -
> >Vuole
> >         sostituire i club con le selezioni? Ce lo dica chiaramente. Poi
> >         potremo non sposare la sua linea, ma almeno sapremo dove vuole
> >portare
> >         il rugby. E ci comporteremo di conseguenza».
> >
> >         Ivan Malfatto
> >
>
>...........................................................................
............................................
> >         Il Galles vuole escluderci dal barrage
> >          (im) Colpo di mano del Galles nell'ultima riunione dell'Erc,
> >tenuta
> >         martedì a Dublino. Al momento di discutere l'aumento dei soldi
da
> >far
> >         affluire nelle casse delle italiane che partecipano alle coppe
> >europee
> >         (dall'attuale 9\% degli introiti complessivi si vuole arrivare
nel
> >         giro di due anni al 12,5\% parificando l'Italia alle tre
celtiche)
> >il
> >         rappresentante gallese si è detto favorevole solo a una
> >condizione:
> >         eliminare il barrage di accesso all'Heineken Cup fra un'italiano
e
> >una
> >         gallese dando quel posto al Galles. Evidentemente il ko subito
dai
> >         Dragons in casa con il l'Overmach Parma brucia ancora. Il colpo
di
> >         mano sembra sia fallito, ma dimostra l'ostilità dei gallesi
(anche
> >in
> >         chiave Celtic Legaue) nei confronti dell'Italia.
> >
>
>---------------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------
> >
> >         GLI ALTRI GIRONI. IN HEINEKEN LE FRANCESI GUIDANO 4 GIRONI SU 6
> >         Drop di Parisse, quattro azzurri in meta
> >
> >
> >         Un solo successo per le squadre italiane nel secondo turno delle
> >coppe europee.
> >         L'Arix Viadana ha vinto in casa contro l'Albi 26-13. A non
essere
> >         travolto nonostante il ko, come al solito, il Benetton, uscito
> >         sconfitto da Castres 41-22. Quasi 70 punti subìti, invece, da
> >Ghial
> >         Calvisano e Skg Gran Parma, 50 quelli al passivo per l'Overmach
> >Parma
> >         (debutto da titolare per il pilone di San Donà Alberto De
Marchi),
> >53
> >         per il Carrera Petrarca. Anche in questo secondo turno
drammatica
> >la
> >         differenza tra i punti segnati e quelli subiti. In Heineken Cup
le
> >         italiane hanno segnato 40 punti e ne hanno subiti 158, in
> >Challenge
> >         Cup i punti fatti sono stati 38 contro 135 al passivo, per un
> >totale
> >         di 78 all'attivo e 293 al passivo.
> >
> >         E' stata poi la giornata del clamoroso drop segnato da Sergio
> >Parisse
> >         in Stade Français-Ospreys. Anche in questo turno non sono
mancate
> >le
> >         sorprese. Ha tirato un po' su la testa il Tolosa. In Heineken
Cup
> >a
> >         guidare i 6 gironi sono 4 francesi, una gallese e una irlandese;
> >in
> >         Challenge Cup comandano 3 inglesi e due francesi.
> >
> >         HEINEKEN CUP Poule 1:Partita intera e una meta per l'azzurro
Pablo
> >         Canavosio in forza al Castres nel match vinto contro Treviso
> >         41-22.Poule 2:Gloucester-Agen 26-32 (Bortolami, capitano degli
> >         inglesi, uscito ad un quarto d'ora dalla fine),
Edinburgo-Leinster
> >         25-24; Agen 9, Leinster 6, Edinburgh 5, Gloucester 1.Poule
3:Stade
> >         Français-Ospreys 27-14 (gara intera per i fratelli Bergamasco e
> >         Parisse, Mirco autore di una meta e Parisse di un drop (!) da 25
> >         metri), Sale-Calvisano 67-11; Stade Français 9, Sale 6, Ospreys
4,
> >         Calvisano 0.Poule 4:Munster-Bourgoin 41-23 (Pucciariello entrato
a
> >         sostituire temporaneamente Horan negli irlandesi, Del Fava 80'
nel
> >XV
> >         francese), Cardiff-Leicester 17-21 (negli inglesi Castrogiovanni
> >         uscito a metà ripresa); Munster 9, Cardiff, Leicester 5,
Bourgoin
> >         0.Poule 5:Llanelli-Ulster 21-15, Tolosa-London Irish 37-17 (nel
> >Tolosa
> >         80' per Perugini); Llanelli 9, Tolosa, Ulster 5, London Irish
> >1.Poule
> >         6:Overmach Parma-Biarritz 7-50 (per Dellapè gara intera),
> >         Northampton-Border Reivers 37-13; Biarritz 10, Border Reivers,
> >         Northampton 5, Overmach Parma 0.
> >
> >         Il prossimo turno nel weekend dell'8-10 dicembre: sabato 9 Ghial
> >         Calvisano-Ospreys, Overmach Parma-Northampton (entrambe alle
14),
> >         domenica 10 London Wasps-Benetton (ore 15 locali).
> >
> >         CHALLENGE CUP Poule 1:Bristol-Dragons 11-7 (80' per Stanojevic
nel
> >         Bristol), Bucuresti-Bayonne 32-27; Bristol 9, Dragons 6,
Bucuresti
> >5,
> >         Bayonne 2.Poule 2:Narbonne-Saracens 20-37 (76' giocati per
Ongaro,
> >al
> >         rientro nei Saracens), Glasgow-Gran Parma 69-7; Saracens 9,
> >Glasgow 6,
> >         Narbonne 4, Gran Parma 1.Poule 3:Nel Brive, che ha battuto il
> >         Newcastle 41-12, 80' di gioco per Orquera autore anche di una
meta
> >e
> >         due trasformazioni.Poule 4:Harlequins-Montpellier 57-10,
> >Bath-Connacht
> >         21-19; Harlequins 9, Bath 8, Connacht 2, Montpellier 1.Poule
> >         5:Clermont Auvergne-Worcester 29-23 (nei francesi Troncon ha
> >giocato
> >         77' da capitano e ha segnato pure una meta, tribuna invece per
> >         Canale), Arix Viadana-Albi 26-13; Clermont Auvergne 9, Worcester
> >6,
> >         Arix Viadana 4, Albi 0.
> >
> >         Prossimo turno: sabato 9 dicembre Brive-Carrera (ore 15),
domenica
> >10
> >         Arix Viadana-Clermont Auvergne (ore 14) e Saracens-Gran Parma
(ore
> >15
> >         locali).
> >
> >         Ennio Grosso
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