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[RUGBYLIST] la list

Gianluca Barca cymru a tin.it
Gio 21 Set 2006 20:18:07 CEST


Butto io lì una domanda.

Perché sponsor e imprese private, in Italia, non hanno mai creduto veramente
nel rugby?

Non parlo di quei pochi benefattori che ancora sostengono il movimento, ma
di quelle aziende che avrebbero potuto far decollare i nostri club a livello
europeo.

Quando è arrivato il professionismo (1995) la distanza tra le nostre squadre
migliori e quelle inglesi e francesi non era tanto economica, quando di
storia e tradizione= radici. Infatti il Perpignan nel 1998 aveva un budget
di 800 mila Euro, un miliardo e mezzo. Non credo che le disponibilità di
Benetton e Milan (finchè c’è stato…), nei primi anni Novanta,  fossero così
lontane da quella cifra. iNfatto Treviso andò a vincere con gli
Harlequins…Il problema è che quando gli altri hanno cominciato a investire
pesantemente, noi abbiamo smesso: il Milan si è ritirato, Benetton si è
accontentato di fare il gallo in un pollaio sempre più povero, Padova ha
ridimensionato orizzonti e pretese, non parliamo di L’Aquila e Rovigo.
Risultato: a trainare il movimento sono rimaste realtà come Viadana e
Calvisano, territorialmente due microbi. Tanto di cappello al loro sforzo,
ma è evidente che solo l’assenza di un reale interesse nelle grandii città e
della presenza dei grossi sponsor che queste potrebbero metter in campo,
consente ai “piccoli” di monopolizzare la scena nazionale del rugby.
Immagino già una risposta. Cosa avrebbe dovuto fare Benetton, continuare a
investire per giocare sei partite di Heineken Cup e vincere ogni match di
campionato 80-0? Probabilmente sì. Le partite europee avrebbero potuto
diventare sette, o otto (quarti, semifinali…). E poi cosa facevano negli
anni settanta Ignis e Simmenthal nel basket? Dominavano il campionato
italiano e poi vincevano in Europa: memorabili le sfide con l’Armata Rossa,
la Stella Rossa,  le spagnole etc. 

L’interesse lo  costruisci con quei successi. E infatti, su quell’onda sono
arrivate poi la Synudine Bo, la Forst etc. Ci sono stati alti e bassi,
fallimenti e crisi, ma vi ricordo che il Basket è stato finalista alle
Olimpiadi, con l’evidente traino. 

Vi elenco i nomi delle aziende che hanno vinto la Coppa dei Campioni di
basket con le squadre Italiane:

Squibb (Cantù), Ford (cantù), Bancoroma, Tracer (Milano), Kinder.

Volley: Philips (Modena), Il messaggero (Ravenna), Santal (parma), Sysley
(Treviso), Casamodena

 

A parte Benetton, di cui ho già detto, dove sono i Kinder, i Bancoroma,
Santal, i Philips etc del rugby?

 

L’unica che ha uno sponsor nazionale è Padova con Carrera. Gli altri, con
tutto il rispetto, sono marchi sconosciuti ai più,  soprattutto dal punto di
vista del loro impatto sulla domanda al dettaglio. Vuol dire che si tratta
di operazioni di puro mecenatismo, o altro. Perché non credo che Overmach o
Ghial abbiano potuto veramente promuovere il loro business attraverso il
rugby: quanti di voi sanno di cosa si occupano queste due aziende?

E adesso diventerà sempre più difficile attirare nomi grossi, perché il
campionato è modesto, il pubblico latita e, in Heineken, le nostre squadre
rimediano solo batoste epocali. 

La federazione deve metterci molto di suo, ma se le imprese non credono al
rugby, ci sarà  poco da fare…

In tv ci sono un sacco di spot con il rugby come tema dominante (l’haka
delle donne, Vodafone con Megan Gale qualche anno fa, etc). perché nessuno
di questi ha provato a investire nel rugby? 

 

 

 

 

 

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