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[RUGBYLIST] Italia - Francia (spoiler)

Giovanni Ciraolo jxcira a tin.it
Dom 4 Feb 2007 15:27:22 CET


Hai detto in maniera piu' precisa di me quello che anch'io penso. Il match di ieri e' stato freddo, con poca anima. Nessuno ha rischiato niente. Anche la correttezza e' stata perfetta, ma non per un rispetto di norme, piuttosto per l'assenza di passione. No pain no gain, come dicono gli inglesi. Senza dolore niente guadagno! 
In alcuni momenti mi sembrava di vedere dei professionisti arrivati al Flaminio con la ventiquattrore, contenente l'essenziale per ben figurare, ma senza lo spirito del rugby, senza l'ingaggio, senza il contrasto spirituale e l'umilta' emotiva che affascinano in questo gioco.
Si tratta di una questione di carattere dei giocatori? Non lo so, a voi l'ardua sentenza. Devo dire che sono uscito dallo stadio abbastanza nero, mi sono mangiato un freddo tramezzino verso piazza Mancini e meno male che c'era il maxi schermo a piazza del Popolo con Inghilterra-Scozia...vi rendete conto gli stranieri a Roma che si saranno chiesti 'ah ma il rugby e' veramente molto popolare in Italia, c'e' un maxi schermo in una delle piazze piu' famose, non sara' mica uno degli sport nazionali?'. Oddio, Oddio! E che spettacolo unico ed esilarante ascoltare i supporters francesi avversare l'Inghilterra, mi chiedo che mai ci sara' in questo congenito contrasto tra i due paesi a cavallo della Manica!!   
Il punteggio finale di Italia-Francia e' relativo. Non esiste un punteggio nel rugby, cioe' se una squadra supera l'altra, se una squadra scardina la difesa dell'altra e la 'rompe' mentalmente, se una squadra penetra nel limite ed entra nel possesso del campo e dell'ovale, beh quella squadra deve vincere il match, salvo eccezioni rarissime.Il punteggio conta poco. Anche la stessa Francia poco tempo fa ha subito in casa una batosta dagli All Blacks e non conta il punteggio finale, conta il fatto che la Francia non abbia potuto giocare.
Qual'e' il problema della nostra nazionale? Non lo so. Non vorrei che, per raggiungere progressi avanzati sul gioco di difesa, si finisca con il trascurare i fondamentali del rugby che ogni allenatore, ogni tecnico della piu' sperduta cittadina di provincia italiana, si trovi essa vicino a Reggio o a Torino o a Brescia o a Benevento o a Tor di Quinto sulla Flaminia, conosce necessariamente, ed invariabilmente insegna ogni giorno ai suoi allievi.
A mio avviso, ieri allo Stadio Flaminio non sono stati applicati alcuni canoni elementari del rugby. Abbiamo dei giocatori che fanno cose pregevoli e poi si perdono in un bicchiere ovale! Tutti conosciamo infatti alcuni principi rugbistici basilari, eccoli: 
  1.. restringere il campo di azione, avanzare rapidamente
  2.. arrestare il gioco avversario nel luogo del contatto
  3.. disporre i tre quarti in modo 'piatto' per superare rapidamente il vantaggio
A mio parere queste regole base sono state sistematicamente violate. La prima regola e' stata violata quasi sempre. La nostra azione ha mancato di compattezza, sintonia, gestione e organizzazione. Se i mediani non si intendono in un batter d'occhio, se non giocano rapidamente in perfetta intesa, se non sono capaci di creare scompiglio, saltando i centri, rischierandosi rapidamente, orientando il pack sugli sviluppi dell'azione, la palla si perde o, peggio ancora, si determina un logoramento fisico e soprattutto mentale dei giocatori. Il che e' puntualmente avvenuto ieri. Ho visto qualche percussione di pregio, ma senza alcun esito. Avrei preferito due-tre tentativi di drop.
La regola numero 2, cercare di arrestare il gioco avversario nel luogo del contatto, anch'essa e' stata trascurata. Con una mischia fisicamente piu' potente di quella francese, siamo finiti dove siamo finiti. Altro che telecamera per controllare la meta avversaria!
Sulla disposizione dei tre quarti, invece, abbiamo fatto meglio, salvo vanificare il tutto con un'altra fondamentale violazione di regola, quella del sostegno. Ogni tre quarti, prima di sostenere l'altro, deve sostenere se' stesso, altrimenti non cogliera' mai il momento giusto per liberarsi della palla. Non si trasmette una palla, si trasmette una dinamica di gioco. Infatti, nel rugby, l'attimo e' tutto. Non basta giocare 'bene', non basta pulire come si deve il pallone, perche' se non si coglie l'attimo senza ritorno, il momento del passaggio nel quale tutto puo' avvenire e prima o dopo il quale nulla avviene, tutto va a spegnersi.
Questo e' il rugby!             

 Giovanni
  ----- Original Message ----- 
  From: Giovanni Cardeti 
  To: Giovanni Ciraolo 
  Cc: rugbylist a rugbylist.it 
  Sent: Sunday, February 04, 2007 8:28 AM
  Subject: Re: [RUGBYLIST] Italia - Francia (spoiler)


  A me sembra che oltre a carenze tecniche evidenti (mediana lenta ed improponibile a questi livelli, calciatori sia nei piazzati che nei calci di spostamento inguardabili, tre-quarti scarsamente efficaci) quello che lascia perplesso da molte partite è la mancanza di anima di questa squadra.
  Mi sembra una squadra "fredda", dotata di molti professionisti ma di poche persone con il carattere e l'orgoglio che una squadra di rugby dovrebbe avere.
  Ricordiamoci la squadra che ci ha portato al 6 nazioni era guidata da un grande capitano che si faceva rispettare da tutto e da tutti e da altri giocatori che a fronte di innegabili carenze tecniche compensavano con una grinta incredibile.
  Sono andato spesso a vedere questa nazionale sia a Roma nel 6 nazioni che all'estero (l'ultima in Scozia due anni fa), qualche volta ho portato qualche amico per avvicinarlo alla causa, ma quando sono uscito troppo spesso non sono stato contento non del punteggio ma proprio dell'attitudine nell'affrontare questo tipo di partite.
  A me non interessa perdere 3-39 con la Francia (o meglio interesserebbe ma purtroppo il divario è netto), ma interessa che la squadra ci metta tutto e mi faccia uscire orgoglioso di essere italiano.
  Poche volte è successo.....


  Giovanni Ciraolo <jxcira a tin.it> ha scritto:
    Sono rimasto sconcertato da questo match con la Francia. La mia opinione si 
    avvicina a quella di Franco, ma non la conclusione.
    Credo che dobbiamo giocare questo 6 Nazioni in modo diverso, in modo 
    normale. Non possiamo continuare a far circolare la palla come ai tempi che 
    furono, senza alcun cambiamento rapido di fase. La Francia di oggi non era 
    irresistibile. Ero seduto accanto a dei supporters francesi, e non erano 
    affatto entusiasti della loro squadra.
    Sul piano della conquista, i francesi hanno fatto poco, molto meno del loro 
    standard abituale. Non riusciamo a giocare sul vantaggio quando l'avversario 
    spinge, e non riusciamo a sostenere l'uomo in piu' nei momenti finali. Non 
    applichiamo i canoni, tutto qui! Una meta è stata distrutta nel primo tempo 
    in un modo che nemmeno nei corsi rugbistici di liceo potrebbe essere 
    ammesso.
    Non si capisce a che cosa serve questa nostra squadra, con giocatori che 
    all'estero fanno fuoco e fiamme, e che sono fisicamente molto superiori agli 
    avversari (questo si vedeva ad occhio nudo dalla tribuna centrale), ma che 
    si rivelano inspiegabilmente prudenti nei contatti e inflessibili (cioe' 
    troppo scolastici) nelle decisioni di attacco e nella difesa collettiva. 
    Paradossalmente i nostri giocatori si rivelano scolastici quando 
    servirebbero delle invenzioni di penetrazione, e si dimostrano invece 
    sterilmente fantasiosi quando si tratterebbe solo...di portare l'ala in 
    meta.
    Mi sembrava che in alcuni contatti i nostri, pur di non fare placcaggi 
    mediocri ma utili non placcassero affatto.
    Ora se ci sono giocatori in questa nazionale che si credono molto capaci, 
    vanno sospesi dalle prossime convocazioni. Neanche Wilkinson scende in campo 
    con uno spirito egoistico, e si tratta di Wilkinson, quindi se i nostri 
    giocatori all'estero si assoggettano alla normale disciplina di squadra, ed 
    invece in nazionale non riescono a farlo, vanno sostituiti con elementi meno 
    capaci di loro, ma in grado di giocare a rugby fino in fondo, anche con 
    errori ma compiutamente, come hanno fatto gli scozzesi oggi contro 
    l'Inghilterra.
    Non riesco a pensare ad altro. E' stata certo una grande giornata di sport e 
    di fratellanza. I francesi sono meno aperti mentalmente di scozzesi ed 
    irlandesi, pero' abbiamo goduto di uno stadio di uomini. Gli spettatori del 
    Flaminio (si vede dalle facce) hanno una professione, degli amori, degli 
    affetti cioe' non vanno allo stadio per saldare i propri debiti con la 
    societa'. Ovviamente in molti sport (basket, pallavolo etc..) il pubblico e' 
    normale, ma in nessun'altro caso come nella palla ovale si esplica il 
    fenomeno della mischia. Nel rugby non si gioca solo contro l'avversario, ma 
    insieme ad esso. Questo fenomeno di fusione non esiste (a mia conoscenza) in 
    nessun altro ambiente sportivo. Non esistono altri sport dove l'alterita' 
    (l'altro, l'avversario e' il mio limite, non lo conosco, non lo posso 
    prevedere, e' un termine leale di confronto, non posso barare contro di lui) 
    si combina a fondo con la fusione (l'altro e' come me, e' la mia stessa 
    passione, non mi realizzo senza di lui, ho bisogno di lui, anche oltre la 
    durata della gara).
    Giovanni

    ----- Original Message ----- 
    From: "Gaetano Palmiotto" 
    To: "allrugby" ; 
    Sent: Saturday, February 03, 2007 8:20 PM
    Subject: Re: [RUGBYLIST] Italia - Francia (spoiler)


    > Franco, una volta tanto (succede di rado), mi trovo in disaccordo con te: 
    > la
    > cosa più preoccupante successa oggi, è stata che la loro mischia ci ha
    > surclassati, carretti e chi più ne ha più ne metta: il nostro punto di
    > forza, ucciso dai rivali, il nostro capitano che sembrava uno scolaretto 
    > in
    > balia dei navigati avversari...
    > Volete sapere qual'è l'altra cosa che mi ha fatto riflettere? Alla fina
    > della partita sono corso al nostro campo perchè si stava allenando la
    > Francia Under 21, Campione del Mondo in carica e avversaria degli 
    > azzurrini
    > domani a Parabiago: beh, secondo i parametri del progetto altezza, metà di
    > questi campioncini in erba non potrebbero vestire la maglia azzurra: non è
    > che stiamo sbagliando seriamente qualcosa?
    > Spero che sabato prossimo, rientrando la sera a casa dei miei zii inglesi,
    > non debba abbassare il capo e subire come sempre, ma visto che Jonny
    > Wilkinson e Jason Robinson hanno resuscitato quel cadavere ambulante che 
    > era
    > l'Inghilterra, c'è di che preoccuparsi....
    >
    >
    > ----- Original Message ----- 
    > From: "allrugby" 
    > To: 
    > Sent: Saturday, February 03, 2007 5:07 PM
    > Subject: [RUGBYLIST] Italia - Francia (spoiler)
    >
    >
    > Come volevasi dimostrare. Con la palla in mano non riusciamo a
    > combinare nulla di buono, anzi, in ben tre occasioni, in attacco,
    > abbiamo ceduto palla all'avversario che è andato in meta!
    > Testardi a voler aprire il gioco non avendo i mezzi per farlo, senza
    > mai sfruttare la mischia per mettere in difficoltà i francesi.
    > Il temino era semplice: evitare che "loro" giocassero al largo.
    > Svolgimento: i francesi hanno fatto quello che hanno voluto.
    > Ma si può essere più autolesionisti?
    > Berbizier che cosa avrà detto, ai giocatori, prima della partita?
    > Perchè non si è giocato con la mischia, unica arma efficace che abbiamo?
    > Nessuno, in campo, si accorgeva che, con la palla in mano in attacco
    > si indietreggiava sotto la pressione transalpina?
    > Mah!
    > Tante speranze e poi vediamo l'Italia più brutta da quando esiste il VI
    > Nazioni.
    > Due prime linee buttate in campo a vanvera.
    > Per fortuna abbiamo Sergio Parisse, veramente un leone, al pari del
    > loro Chabal (Man of the match).
    > Interviste finali patetiche!
    > Telecronaca ... beh, forse dal fondo ci si può anche sollevare.
    > Se questi sono i presupposti, prepariamoci ad una serie di cappotti
    > molto pesante.
    > Ciao.
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