[RUGBYLIST] italia

Lun 12 Feb 2007 22:18:28 CET

MessaggioQuanto conta il possesso territoriale nel rugby? Il possesso e' importante ma la conquista, la concretizzazione e la volonta' effettiva di fare quel che si vuole fare, e soprattutto di non farlo capire all'avversario, di non fare 'leggere' il proprio gioco all'avversario, e' molto, molto piu' importante di ogni possesso territoriale. 
Un possesso territoriale prolungato e sterile finisce con il sabotare il morale e la lucidita' della squadra che attacca. Il rugby e' uno sport mentale prima ancora che fisico. 
Abbiamo visto in questo week-end la Francia infrangere i sogni irlandesi, con un match non fondato sul possesso territoriale. Anche il peso dell'arbitro a livello di un 6 Nazioni mi sembra trascurabile, come anche e' trascurabile (fino a un certo punto...) la presenza di un buon kicker, perché se e' vero che in alcuni momenti del nostro match a Twickenham la realizzazione di un paio di calci poteva fare morale, nel rugby (salvo rarissime eccezioni) la squadra piu' forte vince indipendentemente da temporanei sollievi di piazzati, o di decisioni arbitrali, o anche di infortuni. 
Nel caso irlandese, tutto congiurava per una vittoria dei verdi sulla Francia: il nuovo stadio, la presenza di grandi talenti, incluso uno dei maggiori calciatori della storia del rugby isolano. Di fronte, tuttavia, c'era una squadra piu' esperta ed inesorabile nel concretizzare la propria pressione, piu' capace di perforare ogni illusione dell'avversario circa temporanei arresti, e piu' decisa a trasformare ogni maul, ogni cedimento, ogni variazione in demolizione tattica. In questi casi, di solito non c'e' arbitro che tenga, non c'e' kicker che regga, non c'e' pubblico che serva a scongiurare il destino di una gara.   
Penso che nel rugby non si vinca con i trucchi, con i piccoli ragionamenti, con le discussioni, con le ipotesi. Nel rugby vince la realta', da una parte c'e' qualcosa e qualcuno che improvvisamente cede, mentre dall'altra c'e' l'opposto, c'e' una forza inarrestabile che nessun arbitro, nessuna presunzione, nessun egocentrismo puo' arrestare. Da una parte, nel momento clou, c'e' una squadra, dall'altra solo degli uomini singoli.  
Cosa manca all'Italia di oggi? Forse manca proprio quel senso di inevitabilità dell'azione di contrasto e di scardinamento che distingue la grande scuola rugbistica da una buona squadra. Una buona squadra in certe situazioni va in meta solo se tutto va bene, se l'ovale circola correttamente, se la palla viene lavorata bene fin dall'inizio e si creano certe condizioni. Va in meta solo in 'certe' situazioni, in parte create ed in parte sfruttate. Una grande squadra, invece, realizza cio' che sta creando nel momento stesso in cui lo crea o nel peggiore dei casi fa capire di rimandare solo di poco il successo totale. Questa Francia non sembra irresistibile, ma quando viene il momento realizza nel momento stesso della creazione, non da' scampo.  
In alcuni momenti mi sembra che i nostri abbiano paura di rendere inarrestabile la propria azione. Non basta togliere spazio all'avversario, devi avanzare rapidamente in spazi ristretti aprendo con variazioni che amplificano i ritardi dell'avversario. La grande squadra va in meta non malgrado l'avversario, ma servendosi fino in fondo del suo pieno concorso, scardinando dall'interno ogni piano di contrasto, ogni visione. 
Anche noi avremmo la forza di fare quello che ha fatto la maul francese contro l'Irlanda, ma questo avverra' solo se la nostra azione di gioco esce da ogni calcolo.   
giovanni     
  ----- Original Message ----- 
  From: SCALIA, Daniela 
  To: paolo ; rugbylist a rugbylist.it 
  Sent: Saturday, February 10, 2007 6:34 PM
  Subject: R: [RUGBYLIST] italia


  La grafica della regia internazionale nel secondo tempo diceva 75% di possesso territoriale per noi...
    -----Messaggio originale-----
    Da: paolo [mailto:luigi.ceravolo a fastwebnet.it]
    Inviato: sabato 10 febbraio 2007 18.34
    A: rugbylist a rugbylist.it
    Oggetto: [RUGBYLIST] italia


    Qualcuno ha le statistiche della partita. Mi piacerebbe saperre quanto abbiamo tenuto noi palla e quanto territorio. Credo che avremo grandi sorprese.
    Per Franco Tv. Sarebbe bello specie per me. De Carli è davvero preparato e con i tempi giusti, vale a dire riesce a spiegare tutto in poco tempo.
    Di Barca credo d'aver già detto tutto.
    Paolo Ceravolo


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