[RUGBYLIST] Violenza degli ultras e pasta e fagioli

Lun 12 Nov 2007 21:18:40 CET

Il minor tasso di incidenti di ordine pubblico nel rugby dipende da tanti fattori. L'ordine pubblico dipende dall'ordine interiore delle persone. Se ad un avvenimento sportivo partecipano persone che sono interiormente disordinate, tale disordine si propaga all'esterno. Il calcio e' diventato l'espressione del disordine interiore di molte persone, e di quello sociale: e' diventato l'espressione di un arrivismo per il quale alcuni genitori pensano di far scavalcare ai figli le classi sociali non con il sacrificio, ma con il dio denaro miliardario. Il rugby non e' un'isola felice, ma ci sono buoni educatori nel nostro come in altri sport. Ogni domenica si giocano migliaia e migliaia di partite di basket, pallavolo, e si disputano tantissime gare di ciclismo in tutto il nostro paese (con milioni di tesserati), e quasi mai si sente parlare di incidenti gravi. Quello che sta succedendo nel calcio e' mostruoso. Si pensi a certi impiegati modello di Bergamo che la domenica si trasformano in veri energumeni. Ai miei tempi di ragazzino (1972-74), ero anch'io laziale come il tifoso morto ieri, e seguivo la meravigliosa squadra di Tommaso Maestrelli: ricordo una trasferta a Terni con rigore di pareggio trasformato da Chinaglia, e noi che scappammo in pullman quasi a gambe levate per evitare il peggio...insomma anche allora non erano rose e fiori!
Si, l'ambiente rugbistico e' migliore di molti altri. Si ha l'impressione conversando tra rugbisti o ex, e l'ultima volta mi e' capitato forse con Joker, che ci siano tante cose di cui discutere senza alterarsi per niente. E' bella questa filosofia che smonta tante cose. Influisce forse il codice d'onore del gioco ovale. Influisce un certo campanilismo locale ed associazionistico, la parte piu' autentica dell'Italia, che anche Machiavelli esaltava nel suo buon ritiro finale. Mio zio, un ex-manager assicurativo non certo appassionnato di palla ovale, assistette al famoso esordio al Sei Nazioni del 2000, con un biglietto gratis di tribuna d'onore. Mi disse: il pubblico del rugby e' un pubblico perfetto! Sappiamo che non e' cosi', anzi il bello del rugby e' proprio il fatto di trasformare l'imperfezione dei singoli in calore di squadra, di trasformare la fragilita' umana in forza. Si tratta quasi di un miracolo religioso, la debolezza dell'uomo solo che diventa forza comune. Speriamo che la Provvidenza preservi il gioco ovale da tanto male dilagante. Non bisogna mai disperare. Dio puo' comunque trarre il bene anche dal male. Una delle cose piu' belle del Flaminio e' comunque quella di vedere i poliziotti di sorveglianza, mandati a presenziare il Sei Nazioni, tutti molto rilassati e sorridenti. Mandano dei poliziotti da premiare? Sembrano che la considerino quasi una vacanza!
Scusate la lunghezza... ciao Giovanni      
  ----- Original Message ----- 
  From: giacomo serchiani 
  To: rugbylist a rugbylist.it 
  Sent: Monday, November 12, 2007 6:49 PM
  Subject: [RUGBYLIST] Violenza degli ultras e pasta e fagioli

  .ieri, come di consueto, ho trascorso la domenica in giro per i campi a dare il mio contributo, seppur piccolo, alla causa del nostro amato rugby.
  Ero ad arbitrare una "Serie B" in Emilia; una partita "delicata", quasi un derby, che non si è disputata a porte chiuse o con il paese sotto assedio, ma con ingresso in tribuna "a offerta libera" e tanta serenità.
  .sono partito da Padova la mattina e per radio ho cominciato a sentire la notizia del fattaccio di Arezzo e tutto il resto.
  .le notizie erano frammentate e vaghe.
  .arrivato al campo il mio pensiero era solo per il rugby e per la partita che mi aspettava (ci mancherebbe altro).
  .partita molto maschia, appassionante e con qualche fallo di troppo.
  .tornato in spogliatoio per la doccia dopo gara ho acceso la radiolina che porto con me (di solito per sentire un po' di musica e per farmi compagnia, visto che l'arbitro è sempre solo!), e ascoltavo l'evoluzione dei fatti.
  .uscito dallo spogliatoio mi son diretto verso la zona del terzo tempo, a fianco della tribuna e all'addiaccio, dove la gente si scambiava battute e commenti. Un buon piatto caldo di pasta e fagioli con i crostini, una birra, le castagne e la focaccia di S.Martino hanno scaldato ancor più l'ambiente nonostante il sole fosse tramontato e l'aria che scendeva dall'appennino iniziasse a farsi sentire.
  .due chiacchiere con giocatori e dirigenti e poi il "rompete le righe" con i saluti e l'appuntamento alla prossima.
  .salito in macchina per il rientro e accesa ancora la radio, non credevo alle mie orecchie e pensavo: "poveracci".
  .ancor più del solito ho apprezzato il patrimonio del nostro sport.
  Non dimentichiamolo mai.
  giacomo

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