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[RUGBYLIST] Mondiali di rugby

allrugby allrugby a gmail.com
Mar 4 Set 2007 15:36:30 CEST


Anche il Gazzettino riprende a parlare di rugby quasi "normalmente"
dopo un periodo nel quale le notizie erano scarse e poco rilevanti.
Riporto quanto pubblicato oggi.
Ciao.
Franco (TV)

RUGBYAlla vigilia della partenza per la Francia e a cinque giorni
dall'esordio mondiale con la Nuova Zelanda, la Nazionale italiana ha
fatto visita al presidente del Coni Petrucci
Parata azzurra e promesse: «I quarti la nostra coppa»

Non sono bastate 5.510 firme raccolte on line dal sito VitadaRugby. La
Coppa del Mondo dell'Italia, presentata in pompa magna ieri al salone
d'onore del Coni a Roma, non si vedrà in chiaro in tivù. I tifosi che
non calcheranno gli spalti di Francia '07 dovranno rassegnarsi. O si
abbonano a Sky, che ha l'esclusiva e mette in campo uno sforzo degno
del suo stile: tutti i 48 match in diretta su Skysport 2, 33 ore di
approfondimenti, 200 ore di repliche. Oppure dovranno accontentarsi
degli highlights, salvo colpi di scena dell'ultima ora. Un vero
peccato, vista la popolarità crescente del rugby, che avrebbe meritato
un palcoscenico in chiaro per la Nazionale, come succede per il calcio
ed altri sport.
«L'entusiasmo intorno alla palla ovale azzurra è cresciuto dopo i
successi al torneo delle Sei Nazioni, ma ora bisogna rimanere con i
piedi per terra - ha detto il ct Pierre Berbizier confermando il
momento di gran moda del rugby, ma facendo allo stesso tempo
professione di realismo - I nostri obiettivi sono confermare la
crescita per andare ancora più avanti e continuare a mostrare la
nostra identità. Sono stati due anni meravigliosi alla guida di questa
squadra. Spero che la Coppa del Mondo sia la conferma del progetto
cominciato allora».

Obiettivi che tradotti in risultati significano solo una cosa: battere
la Scozia sabato 29 settembre a St. Etienne e qualificarsi per la
prima volta ai quarti di finale. La sesta William Webb Ellis Cup, così
è chiamato il Mondiale dal nome dell'inventore di questo sport, che
inizierà venerdì a Parigi con Francia-Argentina (ore 21) e si
concluderà 42 giorni dopo (20 ottobre) per l'Italia si concentrerà
tutta qui. In una sorta di test match. Di dentro o fuori da giocarsi
in 80'. Dentro al paradiso del rugby, se battiamo la Scozia, come già
fatto nel Sei Nazioni a Edimburgo. Fuori se perdiamo, come successo
nel 2003 in Australia contro un Galles altrettanto alla nostra
portata. Battere la Scozia significa continuare a inebriarsi di prime
volte. Perdere vuol dire continuare a rincorrere una maturità
internazionale finora mai completamente ottenuta.

Il resto del lungo Mondiale azzurro è scontato dal punto di vista dei
risultati. Scontata la sconfitta che ci attende nel match d'esordio
sabato a Marsiglia (ore 13,45) contro l'imbattibile Nuova Zelanda.
Agli azzurri si chiede solo di reggere con dignità il campo, com'è
nelle loro potenzialità, e di contribuire alla festa
mediatico-popolare che va sempre in scena quando ci sono gli All
Blacks. Scontate le vittorie che arriveranno contro Romania
(Marsiglia, mercoledì 12) e Portogallo (Parigi, mercoledì 19). Pena il
naufragio di tutti i sogni di gloria. Lo ha confermato lo stesso
presidente della Fir Giancarlo Dondi definendo «partita della vita»
quella contro gli scozzesi, al termine della quale «speriamo di gioire
tutti insieme».

Una gioia di cui godere subito gliel'ha data il presidente del Coni
Gianni Petrucci, annunciando per domani «l'inizio dei lavori allo
stadio Flaminio, che si concluderanno il 5 febbraio». In tempo per
ospitare il prossimo Sei Nazioni. Un traguardo importante per fare
dell'impianto romano sempre di più la casa della Nazionale. «Sono
grandi Mondiali - ha continuato poi Petrucci passando alla rassegna
iridata, la terza più importante per audience tv dopo Coppa del mondo
di calcio e Olimpiade - Mi auguro che sapremo tenere alto il
tricolore. Adesso l'Italia è una squadra che tutti temono, speriamo di
fare bella figura per l'immagine e per tutto il movimento».
«L'obiettivo dei quarti di finale è realistico, ma duro da ottenere -
ha chiuso capitan Marco Bortolami - Una volta ai quarti non avremo più
nulla da perdere».

Ivan Malfatto



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