[RUGBYLIST] Dio salvi la regina...

[Giovanni Ciraolo]

...La regina Elisabetta ha altro a cui pensare (come sistemare figli e 
nipoti un po' sgangherati!) e non credo che il rugby le interessi piu' di 
tanto, per quanto le vicissitudini della sua famiglia la costrinsero, nel 
corso del tempo, a trasformarsi da un mediano di mischia compassato e 
imperturbabile (all'inizio del suo regno) ad un estremo (sic!) tappabuchi 
della corona britannica negli anni piu' recenti!
Niente paura, comunque, sono stato spesso in UK per i giubilei, e togliere 
la corona ai cittadini britannici e' come togliere loro la moglie che li 
corregge (leggi: 'I quaderni del maggiore Thompson', di Pierre Daninos) e 
della quale non possono fare a meno, insomma sarebbe un po' come a noi 
italiani toglierci la mamma, oppure gli spaghetti e il caffe' nel campo 
materiale (per quanto gli spaghetti abbiano evidenti aspetti spirituali: 
vedi Alberto Sordi!).
Tornando all'ovale, la vittoria dell'Inghilterra nel 2003 e' stato a mio 
parere un evento abbastanza fortuito e irripetibile, legato al passaggio 
verso l'iper-professionismo del rugby contemporaneo, e alla transizione 
verso un rugby totale che forse ha gia' fatto il suo tempo, argentini 
docent.
Gli inglesi non hanno mai avuto inoltre molto interesse a vincere trofei 
sportivi. A loro interessa essenzialmente non interrompere mai, ripeto mai 
(mai: cioe' in nessunissimo momento!) la loro presenza attiva e 
condizionante nei vari sport, dei quali generalmente governano tutte le 
istanze dirigenziali, assicurandone anche la common law, poiche' l'elite di 
oxbridge (Oxford+Cambridge) a livello politico, governativo, militare ed 
anche sportivo e' ancora oggi, e di gran lunga, la migliore del mondo. In un 
certo senso, e' l'unica elite veramente popolare e governante esistente al 
mondo.
Perche', dunque, vincere coppe del mondo in sport che gia' sono stati creati 
in Inghilterra? Credo sia largamente inutile...ci pensi invece l'Italia a 
vincere la world cup di rugby e poi...ne riparliamo insieme, come Toto' e 
David Niven, sul Daily Telegraph e alla BBC!
(Insomma, come diceva Oppenheimer, direttore del progetto atomico, a 
Roosevelt, in una famosa telefonata del 1942, dopo aver saputo che Enrico 
Fermi aveva costruito la prima pila atomica a Chicago, 'Mr. President', 
esclamo' Openheimer a Roosevelt, 'Italian did it', l'italiano ce l'ha fatta, 
si gli italiani, malgrado tutto, sono come le donne, alla fine ce la fanno).
A parte gli scherzi, ho il massimo rispetto per Woodward e Laporte, ma, come 
dicevo in un precedente intervento, secondo me si sta tornando piano piano 
alla tradizione del rugby ben fatto e ben giocato, inserendo in essa, 
naturalmente, la creativita' dei nuovi links tattici contemporanei, le nuove 
regole sul gioco a terra, l'esigenza di una piu' rapida liberazione 
dell'ovale, la capacita' di non provare semplicemente schemi singoli di 
gioco e quella (peraltro sempre esistita) di invertire le regole 
convenzionali su chi imposta l'azione per fare cosa e per gestire come 
l'avversario, campi in cui il dibattito tecnico si e' evoluto come mi 
sottolineava anche Andrew Jepson, e continuera' ad evolversi, ovviamente. Ma 
in fondo, come ci si crea spazi e gaps di penetrazione nel rugby se non 
sconvolgendo continuamente le aspettative dell'avversario???
Bene comunque che un rugby tecnocratico-monacale, partorito in ritiri quasi 
calcistici, angosciosi, con giocatori che finiscono nei motels per incontri 
dubbi e seminari ultra-tecnici lontani dal vero spirito ovale della 
confidenza leggera, dell'umilta' e della curiosita', dei canti, degli 
sfotto', bene, dicevo, che un certo rugby non regga piu' di tanto. Se cio' 
accadesse , ne sarei contento (evitiamo ai trainers ovali l'esaurimento 
nervoso ed il panico in campo come ad allenatori di calcio).
Giovanni

----- Original Message ----- 
From: <fdt.joker a libero.it>
To: "rugbylist" <rugbylist a rugbylist.it>
Sent: Friday, September 14, 2007 11:34 PM
Subject: [RUGBYLIST] Dio salvi la regina...


...perchè ne ha proprio bisogno!
non riuscire a fare neanche un punto è grave, noi con la NZ in fondo ne 
abbiamo fatti 14 (quasi 21).
alla fine i noti commentatori di Sky avanzavano il dubbio che, perdendo con 
Samoa, i campioni del mondo non riescano nemmeno a passare il turno.
buonanotte.
Joker


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