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R: [RUGBYLIST] Addio mitica Osteria alla Colonna!

Pier Luigi Maciocia plmaciocia a mclink.it
Mer 30 Apr 2008 16:00:47 CEST


…Osteria La Colonna. quando le club-house erano qualcosa di  “troppo
straniero”, lei stava già li a testimoniare quello che noi terroni avevamo
sempre sognato per il RUGBY. Che dire, ancora un colpo mortale al “vecchio
che muore e che resterà solo nei ricordi” 

 

plm

Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]
Per conto di ruggero rizzi
Inviato: mercoledì 30 aprile 2008 15.19
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] Addio mitica Osteria alla Colonna!

 

...oddio oddio!!!...Chiude la "colonna" 
  .....queste non sono solamente  brutte notizie.
Sono funeste.
Tre giorni di lutto (da assoluti astemi) sono previsti, qui in bassa Valle
Scrivia.
E' il minimo da riconoscere a quella che è stata la pietra miliare di veri e
genuini convivii  rugbystici.

Dolorosamente dalla bassa Valle Scrivia (per tre gg. Valle di Lacrime)
Ruggero Rizzi      ;-)




Il 30 aprile 2008 15.05, Angelo Volpe @fast <HYPERLINK
"mailto:volpe_angelo a fastwebnet.it"volpe_angelo a fastwebnet.it> ha scritto:

Questo l'articolo del Mattino di PD a firma di Federico Fusetti sull'Antica
Colonna, la mitica Osteria padovana ormai non più gestita da Sandro
Marchetto (ex pilone petrarchino pluriscudettato) che ha ceduto la propria
attività per motivi di salute. In quei locali sono passate generazioni di
rugbysti ed ha preso vita il XV della Colonna, selezione ad inviti che osò
sfidare gli All Blacks.

 

Si chiude un'epoca. Quella del rugby e della Colonna. E per molti è un colpo
duro da digerire. Per anni l'osteria di via Altinate è stata sinonimo di
palla ovale, un "covo" di giocatori e tifosi conosciuto, senza esagerare, in
tutto il mondo. Il locale, oggi molto frequentato da professionisti e
studenti, raffinato e familiare allo stesso tempo, rimane dov'è, con tutti i
suoi clienti. Ma da qualche giorno, dietro al bancone non c'è più nemmeno
Sandro Marchetto, che in quel locale ha passato un bel pezzo della sua vita.
Prima da appassionato, poi da giocatore, visto che il Petrarca ha
festeggiato anche lì tutti i cinque scudetti che ha vinto con la maglia da
pilone (tra il 1980 e l'87), infine da "oste". L'Osteria Antica Colonna, in
origine, era stata aperta qualche metro più in là da Gino Gasparini negli
anni '70, imprenditore appena tornato da un periodo di lavoro in Germania.
Tifoso e amico del Petrarca, divenne per tutti "Gino della Colonna", fino a
fondare la squadra "XV della Colonna" insieme ad altri dirigenti bianconeri.
Una formazione ad inviti che richiamava campioni da tutto il Veneto, e che
affrontava formazioni straniere di primo piano (pensate, un'osteria padovana
che invita gli All Blacks nel '92, e che riempie il Plebiscito), tutto per
beneficenza, per sostenere la lotta alle leucemie. Sei anni fa, dopo la
scomparsa di Gino, Sandro Marchetto aveva rilevato il locale, mettendoci
passione e professionalità, ma ormai da tempo era la salute in cima ai suoi
pensieri: "E' stata la danza classica a rovinarmi", spiega con la battuta
pronta, un suo marchio di fabbrica. "Già un anno fa avevo ceduto l'attività
ad un amico, ed ero rimasto lì solo a collaborare. Le ginocchia hanno
bisogno di una bella revisione, stare in piedi tutto il giorno era ormai
insostenibile. Ormai non avevo alternative, questo è un lavoro bello, ma ci
vuole fisico". Una scelta sofferta, il rimpianto principale di Sandro è
proprio l'interruzione del legame col rugby. "Per quanto mi riguarda ho
qualche progetto per il futuro, ma prima ho bisogno di almeno tre mesi per
guarire. Con me finisce il connubio Colonna-rugby, e questo ha reso molto
più sofferta la scelta. Sono 25 anni che bazzicavo da quelle parti, e con me
tanti rugbisti padovani che negli anni d'oro avevano in via Altinate un
punto di riferimento". Centinaia le cravatte appese ai muri, oltre a
fotografie storiche e quadri "ovali". Sandro ha portato tutto con sé, ora li
restituirà ai legittimi proprietari. Tra loro, anche chi negli anni '70
festeggiava così gli scudetti del Petrarca: Gino allestiva tavolate
chilometriche lungo via Altinate, bloccando il traffico, mentre canti e
risate si arrampicavano sui muri delle case.

 

Federico Fusetti

 

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