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[RUGBYLIST] Notizie del venerdì

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Ven 22 Feb 2008 13:07:01 CET


Dal Gazzettino di oggi, un'interessante nota sul match di domani del
competente Ivan Malfatto.
Ciao.
Franco (TV)

Equilibrio. È la parola chiave delle ultime due sfide fra Italia e
Galles. È quello che ci si aspetta domani al Millennium di Cardiff
nella partita valevole per il 3. turno dell'Rbs Sei Nazioni (ore 16,
diretta La7). Dovesse andare diversamente, vuol dire che qualcosa si è
rotto nei rapporti di forza fra le due nazionali. Dovessero vincere
nettamente i gallesi, vuol dire che la squadra di Nick Mallett ha
fatto un passo indietro rispetto a quella di Pierre Berbizier.
Nel 2006 al Millennium Galles-Italia è finita 18-18. Primo storico
punto esterno per gli azzurri nel Sei Nazioni. Un match (mete di
Galon, protagonista anche domani, e Canavosio) che con un pizzico di
fortuna si poteva vincere. Tanto alla fine i rimpianti sono stati più
della gioia.

Nel 2007 al Flaminio è finita 23-20 per l'Italia, con quel finale
incredibile passato alla storia come il giallo di mister White (signor
Bianco, in inglese). All'ultima azione il Galles ottiene sui 25 metri
l'agevole calcio per il pareggio. James Hook chiede se c'è tempo per
giocare la penaltouche. Il direttore di gara dice sì. L'apertura
gallese rinuncia a piazzare per cercare la meta. Ma quando il
tallonatore sta lanciando la touche a pochi metri dalla linea azzurra
arriva il fischio finale. Galles beffato, Italia in trionfo e tante
polemiche. Non cambia però la sostanza. Anche quella è stata una
partita da pareggio.

Così domani, qualsiasi risultato diverso dal match giocato punto a
punto, sarà sentito in casa azzurra come una delusione. Il Galles
schiera ben 10/15 della squadra sconfitta al Flaminio (l'Italia solo
5/15). Viene da una Coppa del Mondo più deludente della nostra, perchè
per i Dragoni essere eliminati nei quarti non è la regola come per
noi, ma l'eccezione. I due successi ottenuti finora nel torneo hanno
rinverdito i ricordi del Grande Slam 2005, ma non hanno eliminato i
problemi. Quali?

Intanto la conquista. La prima linea gallese rischia di venire
sfiancata (come l'Irlanda) dalla testa di mischia
Castrogiovanni-Ghiraldini-Perugini. La touche può essere messa in
difficoltà. Jonathan Thomas, il flanker che comanda le 25 chiamate
predisposte dal reparto, è preoccupato: «La touche ha funzionato male
nei momenti chiave contro l'Inghilterra. Perciò l'Italia avrà posto
molta attenzione in allenamento. Me l'aspetto particolarmente forte
contro di noi».

Solo la coppia mediana Stephen Jones-Dwayne Peel appare nettamente
superiore a quella dell'Italia, per esperienza e gioco al piede. E qui
non dimentichiamo che il 18-18 e il 23-20 erano maturati anche grazie
ai calci di Pez. È tutta da valutare la prestazione di Andrea Marcato,
estremo-calciatore, di Simon Picone, al battesimo da titolari nel
torneo. Mettendoci un numero 10 adattato come Andrea Masi, è proprio
in cabina di regia che i gallesi possono creare guai agli azzurri e
trovare la chiave del match.

Infine i funambolici trequarti nella fase d'attacco. La verve di Shane
Williams & C., soprattutto nelle palle di recupero, può essere il
vero, devastante, marchio di fabbrica del Galles. La prova sono i 6'
di follia inglese che hanno permesso la rimonta vincente di
Twickenham. Ma è anche vero che una una buona linea di difesa ha
ampiamente dimostrato, per 75' con l'Inghilterra e per lunghi tratti
con la Scozia, che tale verve può essere soffocata.

Finora proprio la difesa è stato il punto di forza dell'Italia di
Mallett. Ha subito solo tre mete: due da palle perse, una da giocata
al piede a scavalcarla di O'Gara. Di fatto, nessuna per colpe proprie.
Dovesse mantenere tale livello d'eccellenza anche domani, il primo
solido mattone della prestazione italiana sarebbe messo.

L'equilibrio potrebbe regnare per la terza sfida consecutiva. E gli
azzurri si giocherebbero punto a punto la vittoria.

Ivan Malfatto



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