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[RUGBYLIST] Castaldini su tuttorugby

Paolo Sale paolosale1 a hotmail.com
Lun 10 Mar 2008 15:53:54 CET


Da www.tuttorugby.it 
QUARTA GIORNATA RBS 6 NAZIONI
La quarta giornata del Sei Nazioni ha emesso verdetti che fanno male soprattutto all'Italia. Come se non bastasse il k.o. subito allo Stade de France (25-13, seconda migliore tariffa "parigina" del Championship dopo il 42-31 del 2000), gli azzurri, scorrendo i risultati del sabato di Edimburgo e Dublino,  potrebbero veder pericolosamente aumentare il loro senso d'impotenza. Ovvio il riferimento alla vittoria della Scozia contro un'Inghilterra che, nonostante "l'eccezione" del Mondiale chiuso al secondo posto, viaggia di "regola" ormai da tre anni ben al di sotto dello standard che il livello dei suoi giocatori e del suo campionato imporrebbero. Gli Highlanders, però, questa "regola" l'hanno sfruttata, mentre in casa Italia ci si potrebbe arrabbiare ancora oggi al solo pensiero delle delle due ingenuità da cui nacquero le mete e di conseguenza la sconfitta coi Bianchi al Flaminio.
La vittoria del Galles a Dublino, invece, non rimanda direttamente alla mezza occasione persa dalla nostra Nazionale a Croke Park, ma costringe a rileggere sia la sfida con il XV del Trifoglio, sia con quello del Dragone alla luce del problema principale dei nostri: l'incapacità di concretizzare la mole di gioco svolto, il possesso palla e, di coseguenza, le energie buttate sul campo dagli azzurri che a oggi, con zero punti in quattro partite, sono costretti a trovarne di nuove (dentro di sé, non mediante l'innesto di forze fresche perché non ce n'è) in vista della sfida decisiva contro la Scozia. Che varrà, ormai solo per noi, l'agognata "perdita" del Cucchiaio di Legno.
Quanto al Galles, quello attuale, anche in virtù dei momenti di trapasso di Francia e Inghilterra, sembra davvero su un altro pianeta. Anche le partite più ostiche, come quella di Dublino, di questi tempi finiscono con una vittoria. In altre situazioni è facile pensare che a Croek Park avrebbe vinto l'Irlanda, forte di un O'Gara finalmente da applausi e di una mischia "tritatutto". Purtroppo per i suoi avversari, il Galles 2008 concede troppo (anche una superiorità numerica nel primo tempo davvero veniale), ma non crolla mai. Così, piano piano, affidandosi al redivivo piede di Stephen Jones e i suoi assi nella manica (come l'ingresso a partita in corso di Hook) espugna Dublino per 16-9. La sua stella Shane Williams è ancora sugli altari: per lui una meta fondamentale (la 40° in 55 partite) e tanta personalità, proprio quella che mancò nei due Sei Nazioni precedenti e, soprattutto al Mondiale, al resto dei suoi compagni. 
 
LUCA CASTALDINI, classe 1971, ex giocatore delle Fiamme Oro, è un giornalista di Sportweek-La Gazzetta dello Sport, rivista per la quale ha seguito i principali eventi ovali degli ultimi anni.
 
 
Terzo tempo a Parigi
 
Il diario di Alessandro Zanni 
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