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[RUGBYLIST] Review Italia di Planet Rugby

Giovanni Ciraolo jxcira a tin.it
Lun 31 Mar 2008 21:56:40 CEST


Oltre che superare insieme la linea del vantaggio, occorre perfezionare il gioco d'intercezione nel caso in cui la squadra attaccante si dimostri lenta nelle sue trasmissioni. In questo caso, il tentativo d'intercezione puo' associarsi al sovrannumero dell'avversario verso l'esterno, dove un giocatore come Masi puo' tagliare il gioco degli avversari montando rapidamente, ma non troppo, in avanti; questo pero' presuppone un'azione da parte dei compagni nei riguardi del sovrannumero avversario con una difesa collettiva 'scivolata' salvo che la squadra attaccante non richiami qualcuno in linea. Le tattiche d'attacco, comunque, devono continuamente evolvere in funzione dei punti forti o deboli dell'avversario; in questo siamo ancora carenti, affidati troppo alle individualita', ben sviluppate da Mallett, ma pur sempre individualita'. D'altra parte, non poassiamo adottare tattiche collettive unidirezionali. 'Fissare' il nostro attacco come si faceva con Johnstone non puo' fruttare molto, se non siamo capaci di creare sovrannumero nei tre quarti. Una tattica prettamente basata sugli avanti appare discutibile, data la difficolta' per questi ultimi di intervenire a piu' riprese in fase difensiva. Una tattica basata sui mediani sarebbe possibile utilizzando giocatori classici, ma non certo Masi. Piu' probabile e' l'adozione nella nostra squadra di un gioco di perforazione dell'estremo o dei tre quarti con passaggi ad intervallo molto ravvicinato sull'avversario, e qui anche il gioco di piede puo' venire perfezionato, in particolare con calci di ricentraggio sugli avanti o incrociati dell'apertura verso il tre quarti ala. Questo suppone avere un'apertura classica che sappia giocare correttamente di piede. Ci lamentiamo di non avere giocatori del genere. Non credo sia vero, giocatori come Pilat ed altri sanno svolgere questo ruolo.
Giovis        
  ----- Original Message ----- 
  From: Luca Oliva 
  To: rugbylist 
  Sent: Monday, March 31, 2008 4:23 PM
  Subject: Re: [RUGBYLIST] Review Italia di Planet Rugby


  Il problema è superare la linea del vantaggio coi centri, cosa che a noi succede sempre più raramente con Mirco e/o Canale.
  Senza questo, tutto il movimento della palla è inutile. L'unico 'bang center' che abbiamo è sicuramente Masi: è l'unico che riesce a superare la linea del vantaggio e ad impostare una ruck a favore dei compagni. Non credo ci sa un problema di sostegno in mezzo al campo: abbiamo terze linee sufficientemente veloci da garantire un sostegno tempestivo (Mauro Bergamasco su tutti, ma anche Sole e Parisse non scherzano). 
  Bene ha fatto però Mallet a concedere a Marcato un esordio graduale nel Torneo. Ve la sareste sentita - siamo sinceri ... - a fare esordire Marcato dal 1° minuto della prima partita in posizione di apertura titolare ? Adesso è facile dirlo, ma Mallett si è dimostrato lungimirante nel dargli il tempo di inseririsi e nel farlo giocare gli ultimi minuti delle partite quando l'energia dell'opposizione si è un attimino esaurita.
  Adesso sarebbe interessante provarlo - il tour di giugno potrebbe essere l'occasione giusta ... - con Masi 1° centro - lui o Fraser, se diventerà italiano per matrimonio. Il problema della tenuta difensiva però resta - se hai terze linee o aperture potenti le fai sicuramente attaccare dove c'è il varco più debole ...

  Ciao.
  Luca

    ----- Original Message ----- 
    From: cavallopazzo 
    To: rugbylist 
    Sent: Monday, March 31, 2008 1:29 PM
    Subject: Fw: [RUGBYLIST] Review Italia di Planet Rugby



    Credo che il problema della nostra apertura sia invece quello di giocare quando ha la palla! Non riusciamo a creare alternative col gioco al piede e purtroppo lo sanno anche i nostri avversari che ci aspettano tranquillamente all'ala, tanto è lì che porteremo giocoforza il pallone. Ormai ci leggono l'azione prima ancora di iniziarla!!!
    Il loro estremo e l'ala della parte chiusa giocano comodamente sulla "poltrona" come usano dire i nostri cugini transalpini.
    Per quanto riguarda Masi senza palla concordo anch'io che è un grande, anzi, grandissimo difensore. Però noi abbiamo palesemente il problema di gestire tutti quei palloni conquistati in touche o in mischia comandata. Io credo che sia più importante concentrarci sulla gestione dei nostri palloni, altri pensano che sia più importante difenderci dagli altrui attacchi non credendo che in azzurro ci siano giocatori che possano soddisfare in maniera apprezzabile ambedue le situazioni.
    Un caro saluto da Pavallo Pazzo.
    P.S.: I sentori non sono la solita cosa dei sapori.


     Secondo me se perdiamo in attacco con Masi apertura è perché "gli altri non attaccano", visto che lui ha la propensione ad andare sempre a  prendere la linea del vantaggio, ma mai nessuno lo segue, nessuno gioca senza palla, se fossimo il Galles Masi ad apertura faremmo faville...
     
    Spero che Sonego non reputi il mio messaggio inutile, spammandolo anche stavolta, soprattutto considerando che si discute di vino al sapore di mammola (ma chi diavolo avrà mai mangiato mammole per sapere che sapore abbiano?)





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