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[RUGBYLIST] I fischi in Italia-Australia

LUCA Giarratana lucagiarratana a gmail.com
Mar 11 Nov 2008 19:00:14 CET


La frase di Voltaire potrebbe essere anche usata così:
" Non la penso come te ma darei la mia vita per farti esprimere la tua
idea... *fischiando*".
Ciao.
Luca
Il giorno 11 novembre 2008 10.17, cavallopazzo <14cavallopazzo a libero.it> ha
scritto:

>  Il tema mi stuzzica.
> Io faccio parte di un club che fa del fair-play la propria bandiera. Questo
> non vuol dire però che i miei comportamenti siano sempre consoni al
> massimo del fair-play, anzi alcune volte anch'io trascendo perchè purtroppo
> ho un carattere passionale ed impulsivo. Tutt'altra cosa è invece
> esprimere considerazioni a freddo su comportamenti che poco hanno dello
> "sportivo". Cosa intendo per sportivo o comunque lealtà sportiva?
> Per chiarire il mio concetto voglio rifarmi egli "enciclopedisti" francesi
> di cui Voltaire ne era forse il simbolo guida. Diceva:" Non la penso
> come te ma darei la mia vita per farti esprimere la tua idea". Parafrasando
> ciò nello sport il mio significato è: sono un supporter della mia
> squadra ma non voglio impedirti di esprimerti al meglio nella disputa della
> gara perchè voglio vincere ad armi pari. Voglio inoltre aggiungere,
> fra parentesi, che veramente apprezzo e ne traggo soddisfazione nel vedere
> gesti atletici eccezionale o performanti, azioni mirabolanti ed
> effettuate grazie a fantasia,preparazione fisica, tempistica giusta
> condite da tecnica individuale o collettiva rimarchevoli.
> Per dirla tutta traggo piacere anche quando queste azioni rimarchevoli e
> difficili vengono effettuate dagli avversari di turno.
> Per tutte queste considerazioni sono veramente contrario ai fischi verso
> l'atleta che cerca il gesto performante e per cercare di poterlo
> fare ha bisogno della massima concentrazione. In una parola lo trovo
> "antisportivo". E vi assicuro che non ho mai ( e poi mai) fischiato
> un "avversario" durante il calcio di punizione. Anche se ritenevo che il
> calcio fosse ingiusto. Nel rugby credo che la sportività sia un filo
> conduttore unico e che mai si sia spezzato fin dai tempi di Ellis Williams
> per giungere agli attuali. Forse ne è anche una caratteristica :
> i veri rugbysti ne fanno il loro simbolo e moltissimi ragione di vita. Per
> questo si dice che il rugby è un modo di intendere le vita, in una
> parola è una filosofia di vita. Non credo che ciò si possa di dire di altre
> discipline sportive.
> Poi, nella mia vita rugbystica, devo dire che nelle fasi calde non sempre
> il mio "aplomb" è stato sportivo.  Ma di questo mi dispiaccio.
> Forse predico bene ma razzolo male.
> Un caro saluto da Cavallo Pazzo.
>
>
> ----- Original Message -----
>
> *From:* tempodirugby <tempodirugby a gmail.com>
> *To:* rugbylist a rugbylist.it
> *Sent:* Monday, November 10, 2008 5:08 PM
> *Subject:* [RUGBYLIST] I fischi in Italia-Australia
>
> QUELLE DAMINE CHE SI SCANDALIZZANO PER I FISCHI…
>
> Da quando il rugby ha fatto capolino su "La7", mostrandoci gli Azzurri ed
> il Sei Nazioni, questa benemerita televisione libera, che non pretende né
> canone né abbonamento (e scusate se è poco) ha molto contribuito alla
> diffusione di questo sport in Italia.
>
> Tuttavia i suoi commentatori mi pare indulgano troppo in una visione
> idilliaca ed idealistica del rugby.
>
> Su "La 7" si riferiscono alla palla ovale insistendo troppo sul concetto
> del fair play. E' vero, e lo dimostrano i match in tutto il mondo, che le
> tifoserie avversarie siedono gomito a gomito e non ci scappano mai insulti e
> mazzate. Questo è un fatto eccezionale che il calcio si sogna.
>
> Però bisogna finirla con la storia che la correttezza arrivi al punto di
> non fischiare i giocatori avversari.
>
> Sabato, durante Italia-Australia, lo speaker dell'emittente televisiva,
> oltretutto corroborato dal grande "Coco" Mazzariol, giocatore professionista
> ancora in attività, si è profuso in critiche al pubblico padovano che
> fischiava gli avversari quando, ad esempio, si accingevano a battere un
> calcio piazzato.
>
> "Non si fa", "è scorretto", "bisognerebbe smetterla", "si dovrebbero
> prendere provvedimenti": di questo tenore erano le amenità proferite.
>
> Ora io mi domando a quale dimensione ed a quale universo parallelo
> appartenga questo rugby che vive solo nella fantasia di queste persone.
> Eppure l'esperienza, diretta ed indiretta, non dovrebbe mancare loro!
>
> Basta ascoltare l'audio di fondo delle partite in qualsiasi parte del
> mondo: dalla Nuova Zelanda, al Sud Africa, alle Isole Britanniche (non ne
> parliamo della Francia!) è tutto un profluvio di fischi ed urla.
> Sarà poco carino, va bene, ma non c'è niente di che stupirsi e,
> soprattutto, di che scandalizzarsi. Questo *politically correct* un tanto
> al chilo mi fa ridere. Vuoi vedere che un tifoso che paga il biglietto non
> può nemmeno fischiare la squadra avversaria? Ma dove siamo finiti?!
> *Vorrei sapere cosa ne pensa la List: se, cioè, non si ritenga che stiamo
> esagerando con queste pretese o se, invece, dovremmo veramente lottare per
> far smettere questi atteggiamenti, anche se nel resto del mondo se ne
> fregano.
> *Un saluto a tutti.
>
>
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> (Massimo Coppa Zenari)
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