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R: RE: R: [RUGBYLIST] l'haka all black

qso a libero.it qso a libero.it
Lun 24 Nov 2008 12:33:31 CET


Anna scrive che dovremmo tenerci in casa i nostri migliori e ieri sera Munari alla tele proponeva lo stesso metodo utilizzato in NZ: chi va a giocare fuori, non viene più convocato in Nazionale. Sembra quindi che il problema possa essere il fatto che i migliori giocatori vadano a fare quattrini all'estero, mentre sino a pochi anni fa questo era motivo di orgoglio nazionale (ricordo le mail in list con le imprese settimanali dei nostri - e che adesso non vedo più...) e si reputava che queste esperienze avrebbero arricchito sia gli stessi giocatori, che di riflesso il movimento (come?). Fermo restando il fatto che do per scontato che chiunque venga convocato in nazionale dia per default il 110% e ci metta un impegno pazzesco, se i risultati sono questi, perchè questi devono per forza essere - sposo il Bonacina pensiero al 100% - perchè non cercare di essere professionali al 100%? Voglio dire, non pensate che oramai siamo al di là della fase della semplice propaganda, e che il movimento (parlo della base e dei numeri di nuovi iscritti) stia consolidandosi? Se è così (come spero), non pensate che sia il caso di abbandonare il progetto "equiparati per vincere" e sia il caso di incominciare una nuova stagione?

 

Massimo rispetto, comunque, per CHIUNQUE, giocatori e staff.

 

Ciao

 

Luca Bonisoli
  -->  Il nostro limite è che abbiamo pochi giocatori di buon livello e nessun ricambio, la conseguenza è che se manca solo uno di loro giochiamo male, (nb ho scritto giochiamo) il nostro limite è che il livello tecnico sta crescendo e ci facciamo facili illusioni e poi ci culliamo sugli allori, il nostro limite è che i nostri giocatori migliori se vogliono portare a casa una discreta pagnotta devono andare a giocare all'estero, e lì devono mantenere una perfetta forma fisica se vogliono continuare a mantenere la discreta pagnotta, forse sarebbe il caso che la politica federale fosse maggiormente improntata a tutelare sempre e comunque i giocatori di interesse nazionale, soprattutto nei confronti dei club esteri di appartenenza, e che si facesse di più per avere noi "in casa un campionato di livello" (in poche parole è meglio che ci teniamo in casa la roba nostra, i ragazzi nostri); quindi, il nostro limite è che col poco che abbiamo possiamo permetterci ben poco....   A me la haka non fa ne caldo nè freddo, quando sento il mio inno nazionale (e non quello degli altri per quanto impressionante possa essere) l'adrenalina MI MONTA A MILLE!!   a me personalmente ha dato molti più brividi la partita del Munster, (quella si giocata con onore) che la sceneggiata prepartita fatta da professionisti consumati del rapporto tra sport e mass media...   Della partita mi è piaciuto un solo giocatore, adesso non ditemi che sono campanilista se no, vuol dire che avevate gli occhi chiusi...   mac   

From: plmaciocia a mclink.itTo: rugbylist a rugbylist.itSubject: R: [RUGBYLIST] l'haka all blackDate: Mon, 24 Nov 2008 11:37:01 +0100  

ecco il nostro limite, non abbiamo tradizioni, non rispettiamo la storia, e non parlo solo di Rugby, perché il “folclore” dei neozelandesi arriva prima di tutto dal loro senso di appartenenza, dal loro amore per la Nazione, ed in nome di questo, e non solo, scendono in campo e mimano lo scannamento!!
plm
 


Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di Angelo Volpe @fastInviato: lunedì 24 novembre 2008 9.25A: rugbylist a rugbylist.itOggetto: [RUGBYLIST] l'haka all black


 


Mac..., calma! Forse bisognerebbe immedesimarsi maggiormente nella mentalità e tradizione neozelandese per giudicare approfonditamente il fenomeno haka. Il nostro metro di giudizio da italiani disincantati e irrimediabilmente avviati sulla via del cinismo mediatico ci porta a considerare solo l'aspetto folkloristico abituati come siamo a usare come paradigma la tv, le mode o la pubblicità. Pura forma esteriore. Invece molto probabilmente si tratta non solo di forma ma anche di sostanza, di un vero e proprio fatto culturale specifico neozelandese ( e non solo). Per essere solo folklore (robaccia mediatica, come dici tu) dura da troppi decenni (anzi secoli), non credi?. Ed è una tradizione cominciata ben prima della supremazia della pubblicità come modello di riferimento e stile di vita.


 


angelo




----- Original Message ----- 


From: ANNA CINZIA MATTEI 


To: rugbylist a rugbylist.it 


Sent: Sunday, November 23, 2008 7:15 PM


Subject: RE: [RUGBYLIST] La sfida gallese all'haka all black


 

 E' tutta robaccia mediatica altro che sfida guerresca...
 


From: volpe_angelo a fastwebnet.itTo: rugbylist a rugbylist.itDate: Sun, 23 Nov 2008 18:49:10 +0100Subject: [RUGBYLIST] La sfida gallese all'haka all black

Quello che si è visto in Galles - All Blacks nel test match di sabato passerà alla storia e alla leggenda ovale. Non credevo ai miei occhi....


 


Due filmati amatoriali da diversa angolatura


http://it.youtube.com/watch?v=QBkL_uON8OA


 


http://it.youtube.com/watch?v=xIAhs9QXILw&feature=related


 


La versione vista in tv


http://it.youtube.com/watch?v=jpUu0WE8xT4

 
 


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