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[RUGBYLIST] Rugbylist, una ventata di tristezza

CoCa ciaerrelleo a gmail.com
Sab 25 Ott 2008 14:19:38 CEST


sono quasi esattamente le regole che vengono applicate nel minirugby, a 
parte la mischia che non esiste per quella categoria, i bambini possono 
placcare o essere placcati solo dalla cintola in giù.
non so se possa essere una soluzione, in quel caso magari al posto di 
rompersi le costole ci si romperebbero a lungo andare articolazioni 
delle gambe e legamenti...
quello che bisognerebbe fare e non sono il primo a dirlo, è di rendere 
più incerti punti di incontro consentendo ai giocatori di contendersi la 
palla nelle ruck, una cosa del genere aumenterebbe i giocatori vicino 
alle mischie e diminuirebbe il numero dei giocatori al largo, ci 
sarebbero quindi più spazi e verrebbe meno fare l'autoscontro, almeno 
nel gioco dei centri incrementando quel gioco alla mano che tanto piace.
Ciao
CoCa


p.s. leggo la list, e saltuariamente ci scrivo da abbastanza tempo per 
averla vista evolversi, un tempo era frequentata dai soliti appassionati 
che davano tutte le notizie che allora era impossibile trovare online, 
mi ricordo ceh ancora 3-4 anni fa le notizie o si cercavano in list o su 
planetrugby.com. ora che finalmente il sito della fir è aggiornato in 
tempo reale, e ci sono una marea di siti di rugby, oltre a quelli delle 
squadre, la gente legge la list per trovare un dialogo, commentare le 
partite viste, segnalare situazioni, fare insomma un po' di bar sport. 
La list si è evoluta, da centro di smistamento informazioni e confronto 
a piazza su cui commentare le partite viste in tv (tantissime rispetto a 
pochi anni fa) o dal vivo. Come il rugby in questi ultimi anni ha 
incrementato i suoi numeri (in toscana nel 2000 c'erano 7 squadre in 
serie c1 e c2, e si giocava assieme alle emiliane e alle umbre, ora ci 
sono due gironi da 10 squadre, tutte toscane) sono aumentati i lettori 
della list, chiaramente nei gironi toscani le squadre forti restano 
quelle 6-7 che c'erano 8 anni fa, perchè hanno più esperienza, allo 
stesso modo penso che alla list si siano avvicinate tante persone e il 
livello come normale sia un po' sceso,  quindi quelli "esperti" 
giudicano spesso noiosi tanti commenti dei nuovi arrivati, i nuovi si 
ritrovano spesso immersi in un fiume di mail come quello scatenato dalla 
inutile polemica sul copia e incolla, e tutti sono scontenti, da parte 
mia scrivo meno perchè ho tanti impegni e sempre più spesso mi faccio la 
domanda: ma quello che scrivo potrà davvero interessare qualcuno? i miei 
interessi ora occupano la mia squadra e il suo campionato di serie C, e 
questo sicuramente interessa poco la maggior parte della list, mi 
interessa la nazionale, ma su questa list si legge di tutto e di più, 
non penso che la mia voce possa aggiungere qualcosa.
quindi resto tra i lettori dormienti, in attesa dei periodi più vivi 
come quelli tra febbraio e marzo.
Ciao
CoCa


cavallopazzo ha scritto:
> Grazie.
> Solo oggi trovo il tempo per affrontare la risposta avendo un pò di 
> tempo a disposizione per poterci ragionare ed approfondire come il 
> tema senz'altro merita.
> Intanto voglio partire dal concetto di "rugby educativo". Educativo 
> anche per il fisico e per la salute dell'atleta. Per cui credo che, 
> partendo in prima analisi dalla mischia comandata, l'impatto fisico 
> che in essa si consuma a lungo andare provochi danni irreversibili 
> negli atleti, visto le ultime modifiche delle regole di ingaggio e
> l'avvento del professionismo che permette degli allenamenti 
> maggiormente intensi e potenziamenti del fisico fino a pochi anni fa 
> insospettabili.
> Danni che cominciano a manifestarsi alla fine carriera (e quindi forse 
> oggi non possiamo avere dati certi seppur ci siano dei segnali) e 
> certamente con l'invecchiamento ( 50-60 anni) come avviene agli ex 
> atleti che hanno praticato per esempio il sollevamento pesi a livello 
> importante di competizione internazionale.
> Lo choc delle prime linee oggi è sicuramente troppo violento.L'arbitro 
> chiama le tre fasi : bassi, tocco, ingaggio e proprio in quest'ultima 
> fase si scarica tutta l'energia degli atleti che hanno accumulato 
> mentalmente  nei due comandi precedenti: è come una piccola (o media) 
> esplosione che si rivolgono l'un l'altro.
> Credo che a lungo andare il rachide e la colonna vertebrale ne paghino 
> le conseguenze. Mi accorgo di essere andato un pò oltre le mie 
> capacità non essendo medico ed allora allargo il campo di intervento 
> rivolgendo richiesta di conferme o smentite ai medici o comunque ai 
> listaroli che avessero titolo per una opinione qualificata.
> Una soluzione sarebbe quella, ad esempio, di fare legare in prima fase 
> solo le due prime linee avversarie ed in seguito le seconde e le 
> terze. Soluzione suggeratami tempo fa da un eminente listarolo, in 
> privato, che spero legga ancora la list. Questa regola depotenzierebbe 
> enormemente l'impatto delle prime linee.
> Concordo poi con la proposta rivoluzionaria ( di Luca Oliva) di 
> impedire lo scontro fisico così come accade adesso fra i centri che 
> non si placcano più ma vengono abbattuti al terreno con dei colpi 
> d'ariete al petto simulati da placcaggio alto. Bisognerebbe consentire 
> solo il placcaggio dalla cintola in giù. Intanto il pallone vivrebbe 
> di più, perchè essendo placcati alle gambe si potrebbe passare sempre 
> il pallone con le braccia prima di cadere e forse si potrebbe 
> assistere a quelle azioni fantasiose e spettacolari che a me 
> personalmente (ma mi sembra di non essere il solo) mancano tanto.
> Di ciccia al fuoco credo di averne messa abbastanza ed allora se la 
> list non è morta animiamola con tutte le nostre critiche. Feroci e non.
> Un caro saluto da Cavallo Pazzo
>  
>
>     ----- Original Message -----
>     *From:* luca.oliva a katamail.com <mailto:luca.oliva a katamail.com>
>     *To:* rugbylist <mailto:rugbylist a rugbylist.it>
>     *Sent:* Thursday, October 23, 2008 12:04 PM
>     *Subject:* Re: Re: [RUGBYLIST] Rugbylist, una ventata di tristezza
>
>     Mi piace questa disamina che hai fatto. Due proposte
>     rivoluzionarie, ma realmente rivoluzionarie, che cambierebbero le
>     cose sono:
>
>        1. impedire il placcaggio sopra la cintura
>        2. consentire di raccogliere palla con le mani in ruck:
>           consentire cioè di trasformare la ruck in maul
>
>     Mi rendo conto che il punto 1. può essere oggetto di forti
>     discussioni e scatenare perplessità, ma di sicuro ridurrebbe la
>     forza e potenza degli impatti, costringendo anche i giocatori di
>     maggiore forza fisica ad impostare i placcaggi correttamente dalla
>     cintola in giù. Si vedrebbero meno placcaggi "isolani", si
>     ridurrebbe la pericolosità degli impatti stessi e la forza fisica
>     sarebbe utilizzata più palla in mano per "sfondare" le linee
>     difensive, che per "abbattere" gli avversari con la palla in mano.
>
>     Il punto 2. impedirebbe quella catena ininterrotta di ruck che
>     caratterizza la fine di certe partite e che ricorda - fatte le
>     debite proporzioni - la melina calcistica di olandesiana memoria.
>     Va stroncata: è contro lo spirito stesso del rugby !
>
>     Ma se guardiamo alle ultime modifiche regolamentari, in
>     particolare mi riferisco ai 5 metri di tolleranza sulla mischia
>     ordinata, vediamo che l'orientamento è ben diverso. Abbiamo visto
>     lo Stade Francaise schierare Mauro Bergamasco mediano di apertura
>     in mischia ordinata: lo diceva già Luciano Ravagnani in tempi non
>     sospetti (a proposito: ciao Luciano !), ma qui lo scopo è
>     completamente diverso: sfruttare lo spazio libero per mandare
>     quello che una volta era il giocatore di maggior raffinatezza
>     della squadra a schiantarsi contro la difesa avversaria ... Stiamo
>     passando dall'era dei "bang center" a quella dei "bang players":
>     ve lo vedete Barry John o Stefano Bettarello o Phil Bennett in
>     questo tipo di gioco ?
>
>     *gio 23/10/08 08:26 , "cavallopazzo" 14cavallopazzo a libero.it ha
>     inviato:
>     *
>
>         Personalmente il rugby che viene giocato oggi mi attira meno
>         di quello giocato ieri. Questi super colossi che si scontrano
>         in continuazione abbattendosi l'un l'altro abbracciandosi con
>         violenza all'altezza del petto ed una volta a terra non
>         possono contendersi la palla ma possono formare quelle rucks
>         dove la palla rimane giocabile ed in vista ma il mediano può
>         aspettare dei minuti prima di tirarla fuori e giocarla quando
>         vuole, credo tolga dinamicità al gioco. E poi dalla ruck si
>         riparte con altri colossi che fanno un metro e riformano una
>         ruck alla barba degli avversari che non hanno possibilità di
>         impossessarsi della palla perchè non ci si può andare con le
>         mani, e via che ripartono i colossi a fare un altro metro e
>         gli altri colossi cercano di stopparli e così in
>         continuazione... uffa che barba!!!
>         Oggi vanno i tre-quarti centri da 110 chili perchè il gioco si
>         basa sugli scontri da dove si riparte con le rucks di cui
>         dicevo poc'anzi e si riparte con altre rucks e così via.
>         Le aperture devono avere un calcio da 60 metri per "poter
>         occupare il terreno di gioco" e le ali e l'estremo devono
>         stare 40-50 metri indietro perchè non si calcia più in touche
>         ma si deve "occupare il terreno" e quindi chi è in difesa
>         (concetto che non esiste e quindi per capirsi chi non ha la
>         palla) deve tenere le linee arretrate veramente arretrate. Per
>         tornare all'argomento Coppe europee io le guardo su France 2 e
>         per fare un esempio lampante sulla partita Clermont-Montauban
>         mi ricordo un solo buco del mediano di mischia del Clermont
>         verso la fine della partita che mi ha fatto saltare sulla
>         poltrona da tanto è stata bellissima la sua azione.
>         Per il resto :calci di occupazione e tanti scontri, scontri e
>         rucks, rucks.
>         Mi chiedo: è spettacolo tutto questo scontro? Evidentemente
>         per qualcuno lo è. Questo tipo di gioco ha preso piede e
>         quindi si è sviluppato nei paesi dell'emisfero sud, forse non
>         tanto il Sud Africa ma gli altri sicuramente, compresa
>         l'Argentina. L'Europa gli è andata dietro. Ha fatto bene? Ha
>         fatto male? Non loso, però la Word Cup
>         è diventata il 3° avvenimento sportivo di importanza mondiale.
>         Sono un nostalgico inguaribile? Forse. Però le giocate di J.
>         Williams, Gareth Edward, Blanco, I f.lli Gamberabero, la
>         famosa coppia di centri Little e Bance e le serpentine di
>         Shane erano e sono veramente entusiasmanti. Per me il vero
>         spettacolo è questo. Non disgiunto da belle giocate delle
>         mischie, delle terze linee che sfondano per velocità, dalle
>         "girate" in touche, anche dei "carrettini" che mi appassionano
>         : ma sempre nella giusta misura. Se tutta la partita si basa
>         sullo scontro fisico ed il principio deve essere che chi ha
>         più "forza" vince la partita perchè si deve schiantare
>         l'avversario fisicamente il tutto mi appassiona molto poco.
>         Un caro saluto da Cavallo Pazzo
>
>             Ciao a tutti,
>             sono abbastanza d'accordo con Angelo: ultimamente la
>             rugbylist e' meno appassionante di una volta.
>
>             Faccio una premessa. Non credo che ci sia qualcuno che
>             trama per affossare la lista. C'e' un calo di interesse,
>             la cosa mi sembra abbastana evidente, ma la causa va
>             cercata altrove.
>
>             Angelo fa un preciso riferimento alla mancata discussione
>             sulle coppe europee. Beh, questo mi da' lo spunto per
>             poter dire la mia: per me, se la gente non si interessa ai
>             risultati delle coppe europee, e' perche' le coppe europee
>             non sono interessanti. Punto.
>
>             Parto dalla mia impressione personale. Sono il primo a non
>             riuscire a trovare pathos e interesse nelle Coppe Europee.
>             Non credo, pero', di essere l'unico. Ho anche sentito dire
>             che il numero di spettatori che guarda le coppe in TV e'
>             ridicolo. Questo mio disinteresse e' indipendente dai
>             risultati.  La mia sensazione e' che le coppe europee
>             siano tornei artificiali, creati apposta per creare un
>             pubblico televisivo da rimbambire e al quale vendere della
>             pubblicita'. Per me le coppe europee esprimono proprio
>             quel rugby che non mi dice niente: il rugby senza cuore e
>             senza radici, inventato a tavolino.
>
>             E, visto che ci sono, la dico tutta. A me interessa
>             veramente poco anche il rugby super 10. Credo che la
>             scelta di creare un campionato a 10 squadre sia l'ennesimo
>             colpo inferto alla diffusione del rugby in Italia. Sono
>             anni e anni e anni che si studiano meccanismi per ridurre
>             il numero di squadre di vertice, per creare sfide "d'alto
>             livello" e il risultato qual e'? Un campionato che attira
>             sempre meno pubblico e che richiama un po' di interesse
>             solo nelle partite finali. Uno schifo.
>
>             Io credo che la causa sia da cercare lontano, che tutto
>             sia iniziato con l'introduzione dei playoff, il primo
>             meccanismo che ha tolto interesse al campionato (alla
>             prima fase sicuramente). Per compensare questo calo di
>             interesse, si sono inventate tante formule, una peggiore
>             dell'altra. E come risultato, il calo di interesse per il
>             campionato e per il rugby giocato vicino a casa. Che poi,
>             per me, e' l'unico che conta.
>
>             Forse sulla rugbylist non si discute delle coppe Europee
>             (e invece si parla di Paolini in TV) perche' ci sono
>             troppi nostalgici come me, che rimpiangono un rugby del
>             passato, un rugby che non c'e' piu'. Forse un giorno
>             arrivera' un rugby moderno, in grado di ricavarsi un posto
>             nei miei sentimenti, vicino al rugby antico. Ma almeno per
>             il momento, non riesco proprio a trovare un rugby in grado
>             di suscitare in me le stesse emozioni di quello di una volta.
>
>             Sono rimaso in dubbio se scrivere o meno queste cose, ma
>             era un po' che me le tenevo dentro e ci tenevo a dirle.
>
>             Ciao
>             Giovanni Sonego
>
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